Evento pubblico
Grande interesse per 'Women In Digital'
Numerosi operatori nel mondo della comunicazione digitale hanno preso parte all’evento dedicato alle Donne nel Digitale, organizzato da O--one, Digital Media Communication, venerdì 20 gennaio al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
L’incontro 'Women In Digital', che si è tenuto il 20 gennaio scorso a Bologna, ha visto la partecipazione di un folto pubblico di operatori nel mondo della comunicazione digitale, con una chiara, quanto prevedibile, maggioranza di donne.
“Il punto di partenza è una constatazione che abbiamo fatto analizzando il nostro lavoro quotidiano, fatto molto spesso di frequentazioni a seminari ed eventi dedicati al mondo digitale: abbiamo osservato che spesso i relatori sono esclusivamente di sesso maschile e questo stride con la nostra esperienza umana e professionale quotidiana - ha raccontato Gianfranco Fornaciari, CEO di O--one - . Da molti anni noi collaboriamo con grandi aziende italiane ed internazionali, ci relazioniamo con organizzazioni pubbliche e i nostri referenti sono nella maggior parte dei casi donne con ruoli strategici e di rilievo. Ecco quindi l’idea di Women in Digital, l’evento per dare voce alle esperienze delle donne in rete”.
Nella mattinata alcune Digital Women, esponenti di grandi aziende multinazionali, hanno presentato progetti di comunicazione e marketing digitale da loro voluti e seguiti in prima persona. Laura Pezzotta di Nike si è soffermata sulla community Nike Women Italia, Vittoria Michielotto di Glaxo Smith Kline ha parlato del progetto multicanale Zovipoint, mettendo in risalto le logiche così attuali della gamification della comunicazione; logiche riprese anche da Lorena Valenti di New Holland Agriculture. Sara Pupin di Bricocenter ha illustrato la nuova community Casabrico dalla forte anima user generated e, infine, Roberta Barba di Fiat Group ha approfondito logiche e risultati del progetto Alfa Romeo Social Netwall.
Nel pomeriggio si è svolta un’interessante tavola rotonda, moderata da Cecilia Pedroni e Linda Serra di O-- one, cui hanno partecipato: Micaela Calabresi, Web Editor & Sales a Pde, Leda Guidi, Responsabile dei 'Servizi di Comunicazione con i cittadini' del Comune di Bologna e Project Manager della rete civica Iperbole, Anna Piacentini, Presidente & Business Developer di People 3.0 e Manager Emilia IN, Lidia Marongiu, Consulente Studio Giaccardi &Associati e amministratore G&M Network Srl, Organizzatrice di Ravenna Future Lessons, e Roberta Chinni, Project Manager per Bologna Children's Book Fair. La tavola rotonda ha coinvolto il pubblico in un’animata discussione sulle reali opportunità per le donne, che lavorano nel digital, di dar vita ad un futuro differente.
Sono stati presentati dati provenienti da diverse ricerche che hanno evidenziato che le donne hanno più attitudine e mostrano una maggior frequentazione dei luoghi digitali rispetto agli uomini. Da questo dato, se è vero che l’ICT rappresenta una grande opportunità di crescita per tutte le organizzazioni pubbliche e private, ci si è chiesti con quali dinamiche ed ostacoli questo eventuale spostamento degli equilibri a favore delle donne potrà avvenire. La risposta del pubblico, naturalmente, è stata articolata e tutt’altro che univoca, ma i dati emergenti sono sicuramente rivolti a un forte interesse su questi temi e alla consapevolezza che l’aggregazione, quella che è stata più volte definita una 'alleanza' tra professioniste, può fare la differenza.
Gli atti dell’evento e le ricerche utilizzate per argomentare i dati esposti sono disponibili su Slide Share http://www.slideshare.net/DrOone/women-in-digital-11219275.
Women in Digital è stato seguito in tempo reale su tutti i social network ed in particolare su Twitter dove con l’hashtag #womenindigital moltissimi tra i partecipanti hanno condiviso con i loro followers dati e commenti (più di 300 messaggi dal 19 al 21).
“Il punto di partenza è una constatazione che abbiamo fatto analizzando il nostro lavoro quotidiano, fatto molto spesso di frequentazioni a seminari ed eventi dedicati al mondo digitale: abbiamo osservato che spesso i relatori sono esclusivamente di sesso maschile e questo stride con la nostra esperienza umana e professionale quotidiana - ha raccontato Gianfranco Fornaciari, CEO di O--one - . Da molti anni noi collaboriamo con grandi aziende italiane ed internazionali, ci relazioniamo con organizzazioni pubbliche e i nostri referenti sono nella maggior parte dei casi donne con ruoli strategici e di rilievo. Ecco quindi l’idea di Women in Digital, l’evento per dare voce alle esperienze delle donne in rete”.
Nella mattinata alcune Digital Women, esponenti di grandi aziende multinazionali, hanno presentato progetti di comunicazione e marketing digitale da loro voluti e seguiti in prima persona. Laura Pezzotta di Nike si è soffermata sulla community Nike Women Italia, Vittoria Michielotto di Glaxo Smith Kline ha parlato del progetto multicanale Zovipoint, mettendo in risalto le logiche così attuali della gamification della comunicazione; logiche riprese anche da Lorena Valenti di New Holland Agriculture. Sara Pupin di Bricocenter ha illustrato la nuova community Casabrico dalla forte anima user generated e, infine, Roberta Barba di Fiat Group ha approfondito logiche e risultati del progetto Alfa Romeo Social Netwall.
Nel pomeriggio si è svolta un’interessante tavola rotonda, moderata da Cecilia Pedroni e Linda Serra di O-- one, cui hanno partecipato: Micaela Calabresi, Web Editor & Sales a Pde, Leda Guidi, Responsabile dei 'Servizi di Comunicazione con i cittadini' del Comune di Bologna e Project Manager della rete civica Iperbole, Anna Piacentini, Presidente & Business Developer di People 3.0 e Manager Emilia IN, Lidia Marongiu, Consulente Studio Giaccardi &Associati e amministratore G&M Network Srl, Organizzatrice di Ravenna Future Lessons, e Roberta Chinni, Project Manager per Bologna Children's Book Fair. La tavola rotonda ha coinvolto il pubblico in un’animata discussione sulle reali opportunità per le donne, che lavorano nel digital, di dar vita ad un futuro differente.
Sono stati presentati dati provenienti da diverse ricerche che hanno evidenziato che le donne hanno più attitudine e mostrano una maggior frequentazione dei luoghi digitali rispetto agli uomini. Da questo dato, se è vero che l’ICT rappresenta una grande opportunità di crescita per tutte le organizzazioni pubbliche e private, ci si è chiesti con quali dinamiche ed ostacoli questo eventuale spostamento degli equilibri a favore delle donne potrà avvenire. La risposta del pubblico, naturalmente, è stata articolata e tutt’altro che univoca, ma i dati emergenti sono sicuramente rivolti a un forte interesse su questi temi e alla consapevolezza che l’aggregazione, quella che è stata più volte definita una 'alleanza' tra professioniste, può fare la differenza.
Gli atti dell’evento e le ricerche utilizzate per argomentare i dati esposti sono disponibili su Slide Share http://www.slideshare.net/DrOone/women-in-digital-11219275.
Women in Digital è stato seguito in tempo reale su tutti i social network ed in particolare su Twitter dove con l’hashtag #womenindigital moltissimi tra i partecipanti hanno condiviso con i loro followers dati e commenti (più di 300 messaggi dal 19 al 21).

