Evento pubblico
Mini alla Settimana Milanese del Design 2011
Durante il Fuorisalone, dall’11 al 17 aprile, presso l’Università degli Studi di Milano e il Museo del Design della Triennale, Mini ha proposto esposizioni di grande effetto che hanno portano i visitatori in un suggestivo viaggio nel tempo.
Mini ha messo in mostra la sua attitudine al design con due esposizioni di grande impatto al Salone del Mobile di Milano che ha avuto luogo dall’11 al 17 aprile 2011.
Come l’anno scorso, Mini ha utilizzato esposizioni presso l’Università degli Studi di Milano e il Museo del Design della Triennale per mettere in luce la filosofia del marchio relativamente all’utilizzo creativo dello spazio.
Il collante che lega le due opere è un concetto del viaggiare nel tempo che comprende di tutto: dalle radici del marchio al futuro della mobilità.
La mostra ‘Mutant Architecture & Design’ proposta dalla famosa rivista italiana di design INTERNI, con la supervisione di Gilda Bojardi, ha messo Mini al centro del palcoscenico con la sua esposizione ‘Mini Sintesi’.
Altri partecipanti alla mostra sono Zaha Hadid Architects per Artemide e Ingo Maurer per Enel.

‘Mini Sintesi’ è una scultura tridimensionale creata dal responsabile del Design Mini, Anders Warming e dal suo team. La scultura rappresenta l’evoluzione della famiglia Mini: ‘Dall’originale all’originale’, utilizzando i profili di diverse vetture. Le linee di ogni auto sfruttano estensioni cilindriche lungo vari assi per produrre un’immagine tridimensionale del design Mini attraverso le differenti epoche su una superficie dalle dimensioni di 6,5 x 6 x 2,7 metri. I contorni della Mini classica, incorniciati dalle sagome della Mini Hatch, della Mini Clubman, della Mini Countryman e della Mini Coupé Concept car rappresentano il punto centrale della mostra.

‘Mini Sintesi’ esprime il linguaggio iconografico del design dei singoli membri della famiglia mediante la colorazione delle linee di contorno. Per quanto riguarda lo schema dei colori della scultura, Anders Warming si è avvalso delle tonalità originali usate per gli esterni dei singoli modelli. La struttura dell’esposizione futuristica fa riferimento ad un principio base del design della famiglia Mini: tutti i componenti emergono dallo stesso nucleo e condividono gli stessi geni. Tuttavia, essi dimostrano anche alcune caratteristiche molto diverse e personali. Conseguentemente, la forma complessiva dell’opera cambia man mano che l’osservatore ci gira intorno, incoraggiando il visitatore a guardarla da diverse angolazioni.
Come l’anno scorso, Mini ha utilizzato esposizioni presso l’Università degli Studi di Milano e il Museo del Design della Triennale per mettere in luce la filosofia del marchio relativamente all’utilizzo creativo dello spazio.
Il collante che lega le due opere è un concetto del viaggiare nel tempo che comprende di tutto: dalle radici del marchio al futuro della mobilità.
La mostra ‘Mutant Architecture & Design’ proposta dalla famosa rivista italiana di design INTERNI, con la supervisione di Gilda Bojardi, ha messo Mini al centro del palcoscenico con la sua esposizione ‘Mini Sintesi’.
Altri partecipanti alla mostra sono Zaha Hadid Architects per Artemide e Ingo Maurer per Enel.

‘Mini Sintesi’ è una scultura tridimensionale creata dal responsabile del Design Mini, Anders Warming e dal suo team. La scultura rappresenta l’evoluzione della famiglia Mini: ‘Dall’originale all’originale’, utilizzando i profili di diverse vetture. Le linee di ogni auto sfruttano estensioni cilindriche lungo vari assi per produrre un’immagine tridimensionale del design Mini attraverso le differenti epoche su una superficie dalle dimensioni di 6,5 x 6 x 2,7 metri. I contorni della Mini classica, incorniciati dalle sagome della Mini Hatch, della Mini Clubman, della Mini Countryman e della Mini Coupé Concept car rappresentano il punto centrale della mostra.

‘Mini Sintesi’ esprime il linguaggio iconografico del design dei singoli membri della famiglia mediante la colorazione delle linee di contorno. Per quanto riguarda lo schema dei colori della scultura, Anders Warming si è avvalso delle tonalità originali usate per gli esterni dei singoli modelli. La struttura dell’esposizione futuristica fa riferimento ad un principio base del design della famiglia Mini: tutti i componenti emergono dallo stesso nucleo e condividono gli stessi geni. Tuttavia, essi dimostrano anche alcune caratteristiche molto diverse e personali. Conseguentemente, la forma complessiva dell’opera cambia man mano che l’osservatore ci gira intorno, incoraggiando il visitatore a guardarla da diverse angolazioni.

