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Osservatorio FCP: a marzo la pubblicità sui quotidiani precipita a - 33,7%. Primo trimestre a - 17,7%. Positiva solo la tipologia Classified ( +47,8%)

Nel terzo mese dell'anno, dopo gennaio e febbraio pari rispettivamente a -4,3 % e - 8,8%, la pubblicità sui quotidiani risente pesantemente dell'emergenza coronavirus che ha impattato su tutto il mercato. Le testate quotidiane di carattere locale/areale sono state maggiormente penalizzate, rispetto alle testate nazionali, dalle disposizioni di chiusura che sono gravate sulle imprese commerciali e sui pubblici esercizi. Negative quasi tutte le tipologie (Commerciale nazionale: -41,6%; Commerciale locale: -54,6%; Legale: -17,4%; Finanziaria: -5,3%).

“Gli investimenti pubblicitari sui quotidiani, rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Stampa Fcp coordinato dalla società Reply, hanno registrato nel mese di marzo un - 33,7%, a fronte dei precedenti parziali di gennaio e febbraio pari rispettivamente a -4,3 % e - 8,8%. Il 1° trimestre 2020 si è chiuso pertanto con un - 17,7%.   Di seguito gli andamenti delle singole tipologie:

Tipologia Commerciale nazionale: -41,6%. 
Tipologia Commerciale locale: -54,6%.
Tipologia Legale: -17,4%. 
Tipologia Finanziaria: -5,3%. 
Tipologia Classified: +47,8%. 

 

Come spiega in una nota Alessandro Furgione (nella foto), Presidente FCP Assoquotidiani, i dati sopra riportati  risentono sicuramente "del difficile contesto che si è venuto a creare a partire dalla seconda metà di marzo, quando a seguito dell’emergenza Covid-19 il mercato pubblicitario è stato interessato da una significativa contrazione della domanda, imputabile alle aziende appartenenti ai settori merceologici più colpiti dall’emergenza (fra di essi si segnalano in particolare i comparti “Automotive” e “Moda/Abbigliamento”) e dalla parallela limitazione dell’offerta. In tal senso ci riferiamo non solo all’interruzione di importanti eventi sportivi/manifestazioni, ma anche alla chiusura totale di teatri, cinema ed in generale dei luoghi di spettacolo".

"Le testate quotidiane di carattere locale/areale sono state maggiormente penalizzate, rispetto alle testate nazionali, dalle disposizioni di chiusura che sono gravate sulle imprese commerciali e sui pubblici esercizi.  Tali categorie di imprese, tipici inserzionisti pubblicitari di carattere locale, non solo hanno dovuto in diversi casi interrompere la propria attività comunicativa, ma si trovano oggi in condizioni economiche tali che pongono a rischio la loro stessa sopravvivenza" prosegue la nota dell'Osservatorio FCP.

"Nel difficile contesto sopra descritto l’informazione di qualità, rappresentata in modo particolarmente significativo dalle diverse testate quotidiane nazionali e territoriali, prosegue la nota -  ha svolto giornalmente un fondamentale ruolo informativo di carattere sociale.   Nonostante un lieve calo delle edicole aperte (a marzo si stima circa un 7% di chiusure) le diffusioni dei quotidiani si sono mantenute complessivamente sostenute ed in diversi casi hanno beneficiato di un considerevole incremento" commenta Furgione. 

"Con il manifestarsi dell’emergenza sanitaria molte aziende hanno prontamente modificato il proprio linguaggio, passando da una tipica brand promotion a campagne istituzionali e di sensibilizzazione di tematiche sociali legate alla delicata fase del paese."  Il mezzo quotidiano ha sicuramente intercettato con grande efficacia tale esigenza, ospitando numerose inserzioni caratterizzate da temi comunicativi connessi con il Covid-19b (fra di esse si segnalano le tante “lettere aperte”). Nei prossimi mesi il nostro impegno dovrà essere ancora più intenso e propositivo per essere parte integrante della ripresa” conclude il manager.