DriveNow (Gruppo BMW): nel 2018 superati i 100mila clienti, focus sulla intermodalità e l'integrazione dei servizi. Il 95% del budget in comunicazione al digital

DriveNow è il car sharing del Gruppo BMW, presente nelle principali città europee, è operativo a Milano dal 2016 con una flotta composta da cinquecento veicoli tra BMW Serie 1, Serie 2 (Active Tourer e Cabrio), MINI Clubman, MINI 3 e 5 porte e MINI Cabrio, nonché la richiestissima BMW i3, a propulsione completamente elettrica. 

Tagliato il traguardo dei 100.000 clienti effettivi nel corso del 2018, DriveNow ha disegnato una crescita significativa e costante. Dal momento del lancio ad oggi complessivamente le vetture DriveNow hanno percorso oltre 11 milioni di chilometri e, considerando che il cliente car sharing riduce del 30% i chilometri che altrimenti avrebbe percorso con la sua auto privata, il beneficio apportato si stima in oltre 3 milioni di chilometri risparmiati. 

“Il cliente-tipo DriveNow è uomo, di età media compresa tra i 26 e i 43 anni, prevalentemente studente o professionista – spiega Andrea Leverano, managing director di DriveNow Italia. – I tempi medi di singola guida per cliente sono di circa 20-25 minuti, che salgono a 30-40 minuti per utente includendo anche i 'pacchetti week-end', ovvero utilizzi di vettura riservata per l’intero fine settimana”. 

I numeri, illustrati in occasione della presentazione dell'edizione 2019 di Fjord Trends (leggi news), non fanno che confermare una delle tendenze identificate nel report, ovvero AHEAD OF THE CURB (Anticipare il futuro delle città. Dai monopattini elettrici ai droni, la nuova mobilità urbana ha reso le città terra di conquista. C’è bisogno di mettere ordine e iniziare a creare piattaforme, ecosistemi unificati in grado di soddisfare i bisogni dei cittadini in tempo reale, ndr.).

“In questi due anni di attività – commenta Andrea Leverano – abbiamo constatato come, in un mercato come quello di Milano, che è tra i più vivaci e competitivi anche a livello internazionale, ci sia ancora margine di crescita per un servizio di car sharing che si sappia distinguere per la qualità dell’offerta. Come DriveNow, da un lato continuiamo a lavorare per garantire a tutti i nostri utenti un livello di servizio premium, mettendo a loro disposizione una flotta efficiente e di nuova generazione, completamente rinnovata proprio a inizio 2018, e dall’altro proseguiamo nello sviluppare nuove modalità di spostamento sempre più condivise, sostenibili e intermodali tra mezzi di trasporto differenti e alternativi all’auto privata.” 

Importanti sono anche i passi nel processo di integrazione del servizio di car sharing DriveNow con il trasporto pubblico, in linea con la strategia già implementata nelle altre capitali europee. Le vetture DriveNow sono presenti sull'app ATM dal dicembre 2017 e recentemente è stata presentata l’offerta dedicata agli abbonati annuali ATM che garantisce a tutti gli abbonati annuali ATM l'iscrizione gratuita al proprio servizio, oltre ai primi 20 minuti di guida a chi ha acquistato l'abbonamento annuale ATM online. 

Già presente a Milano Linate, dal 2019 con DriveNow è possibile raggiungere e parcheggiare direttamente all’aeroporto di Milano Malpensa. Gli utenti DriveNow in partenza o in arrivo a Malpensa potranno infatti iniziare o terminare il noleggio presso il parking P3 immediatamente prospiciente il Terminal 1, in apposite aree riservate.  

Nata dalla collaborazione con Generali Italia, attraverso la società di servizi Iot e Connected Insurance Generali, da gennaio 2019 è attiva inoltre la campagna di sensibilizzazione di DriveNow, società di car sharing del Gruppo BMW, per incoraggiare uno stile di guida responsabile. A tutti i clienti DriveNow in Italia - che hanno aderito dando il loro esplicito consenso – è  offerta la possibilità di partecipare all’iniziativa 'DriveNow, DriveSafe' che premia con minuti di utilizzo gratuiti tutti coloro il cui stile di guida monitorato dall’innovativo sistema Real Time Coaching di Generali Italia risulterà virtuoso. 

il dna innovativo di DriveNow è confermato anche dalla strategia di comunicazione che, come ha affermato Leverano, prevede che il 95% del buget venga destinato al digital.

SP