Scenari
FreeWheel lancia il Viewer Experience Lab. L’affollamento pubblicitario è calato del 40% dal 2016: i fornitori di video premium danno priorità alla qualità che alla quantità
FreeWheel, una società Comcast, ha annunciato oggi i risultati della seconda edizione del suo rapporto “The Delicate Art of Balancing Ad Load” che prende in esame l’affollamento pubblicitario video nel primo semestre 2022 a livello europeo. Il set di dati su cui si basa è uno dei più vasti attualmente disponibili sull’uso e la monetizzazione dei contenuti video professionali gestiti con diritti in Europa e si fonda sui dati pubblicitari aggregati raccolti dalla piattaforma FreeWheel.
I risultati mettono in luce i fattori che rendono ottimale l’affollamento nei contenuti video, come la durata degli spot, la durata delle interruzioni pubblicitarie, il tipo di dispositivo, la natura del contenuto. Questi elementi sono stati analizzati per tutte le tipologie di contenuto: long-form (di oltre 30 minuti), mid-form (di 5-30 minuti) e short-form (sotto i 5 minuti). Ecco una sintesi dei principali approfondimenti emersi dalla ricerca:
I media provider si concentrano sul perfezionamento dell’affollamento
Dal 2016, il numero degli annunci inclusi in ogni interruzione pubblicitaria è calato, da una media di circa cinque annunci a una di tre per interruzione. Anche la durata delle interruzioni è lievemente diminuita, soprattutto per i contenuti di media lunghezza. Con 126 secondi di durata, le interruzioni mid-roll sulle smart TV sono le più lunghe e contano il maggior numero di annunci, con una media di cinque o sei annunci per interruzione. Le interruzioni pre-roll sui cellulari sono quelle che hanno invece la durata più breve, 30 secondi, e contengono in media solo uno o due annunci per interruzione.
Il VOD long-form si aggiudica la maggioranza delle visualizzazioni pubblicitarie
Il pubblico europeo fruisce degli annunci pubblicitari su diversi schermi e dispositivi: VOD set-top-box (30%), mobile (29%), CTV (26%), desktop (15%). Quasi otto visualizzazioni su dieci hanno luogo su VOD e il 68% delle visualizzazioni degli annunci su VOD avviene all’interno di contenuti long-form. Dai dati del rapporto, inoltre, emerge un notevole aumento delle visualizzazioni degli annunci sulla TV in diretta (20%), rispetto al 10% del 2020.
Gli ambienti video premium generano impatto
I contenuti lunghi e medi raggiungono un tasso di completamento degli annunci elevato, pari al 94%, mentre i contenuti short-form un tasso dell'80%. Per fare un confronto, un tasso di completamento delle pubblicità video online pari al 70% è considerato “buono”. Ma c’è di più: meno di un quarto delle interruzioni nella visione avviene durante l’annuncio, il che significa che le interruzioni avvengono principalmente durante la fruizione dei contenuti.
Il Viewer Experience Lab di FreeWheel
Per permettere alle emittenti e ai fornitori di contenuti di comprendere meglio gli effetti dell’affollamento sull’esperienza di visione degli spettatori, in giugno, FreeWheel ha lanciato The Viewer Experience Lab negli Stati Uniti in collaborazione con MediaScience. Questa iniziativa propone ricerche quantitative e soluzioni innovative con l’obiettivo di supportare le aziende operanti nel settore dei media in una delle sfide attuali: migliorare il carico pubblicitario realizzando al tempo stesso un’esperienza di qualità per gli spettatori su canali sempre più diversificati.
Sempre più il pubblico può accedere a una ricca varietà di contenuti attraverso diverse piattaforme e dispositivi, in particolare utilizzando più schermi per poter guardare i programmi che ama. Anche se cosa, come, dove, e quando si usufruisce dei contenuti cambia, mantenere un'esperienza di visione di qualità è assolutamente fondamentale su tutti gli schermi e i canali.
“Definire l’affollamento pubblicitario in base al tipo di abbonamento e al contenuto, come stiamo facendo nella nostra App OTT Mediaset Infinity, aiuterà a far crescere l'audience, ad aumentare l'engagement e, per i marketer, a ottenere rendimenti ancora migliori" dichiara Andrea Conte, Director Product Development and Data, Publitalia’80.