Scenari

Osservatorio Non Food 2018 di GS1 Italy. Nel 2017 in leggera crescita i consumi non alimentari con 103,7 miliardi di vendite (+0,5%). Brillano edutainment (+5%), sport (+3,7%) e profumeria (+3,1%)

I consumi non alimentari delle famiglie nel 2017, così come rilevati dall’Istat (esclusi mezzi di trasporto, carburante, tabacchi e grocery), sfiorano il 15% dei consumi complessivi e sono l’aggregato che ha registrato la dinamica più tiepida rispetto al 2016 (+1,8%). Come spiega Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy: "Esclusi pochi settori con segno negativo, come casalinghi, tessili e cancelleria, alcuni sono cresciuti in modo significativo - edutainment in primis -, altri hanno evidenziato una certa stabilità, mentre abbigliamento e calzature sono riusciti a frenare i trend negativi degli anni scorsi".

La ripresa dei consumi non alimentari iniziata tre anni fa è proseguita anche nel 2017, ma con un passo più lento: la crescita si è assestata a +0,5% (contro l’1,6% del 2016) e il valore complessivo è salito a quota 103,7 miliardi di euro. A rivelarlo è l’edizione 2018 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, lo studio annuale condotto in collaborazione con TradeLab che monitora il settore dei beni non alimentari.

«Per il sedicesimo anno l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy conferma il suo ruolo di punto di riferimento per misurare le tendenze e cogliere l’evoluzione e le mosse dello scacchiere dei consumi extra-alimentari» commenta Marco Cuppini, research and communication director di GS1 Italy. «L’edizione 2018 ha registrato per il terzo anno consecutivo un dato positivo, che, seppure sia il più basso dell’ultimo triennio, rispecchia il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori e il ritorno al processo di sostituzione di alcuni prodotti con tecnologie e design innovativi. Altri segnali interessanti emergono dall’analisi più approfondita dei 13 comparti¹ non alimentari monitorati dall’Osservatorio: se, infatti, la ripresa accomuna quasi tutto il mondo del Non Food, si esplica in modo differente nei singoli mercati. Esclusi pochi settori con segno negativo, come casalinghi, tessili e cancelleria, alcuni sono cresciuti in modo significativo - edutainment in primis -, altri hanno evidenziato una certa stabilità, mentre altri, come abbigliamento e calzature, sono riusciti a frenare i trend negativi degli anni scorsi».

Le novità dell’edizione 2018 sono l’ampliamento del censimento della rete dei gruppi della distribuzione moderna specializzata non alimentare e il focus sulle esperienze più interessanti del 2017, raccolte nel capitolo dedicato alle tendenze emergenti e ai retail innovativi: comprende una panoramica delle attività realizzate a punto vendita e delle politiche di marketing e/o commerciali messe in atto dalle aziende del comparto non alimentare.

Anche in quest’edizione, inoltre, l’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha allargato il monitoraggio dei canali di vendita, rendendo visibili separatamente gli acquisti online di:
Abbigliamento e calzature.
Articoli per lo sport
Edutainment, dove l’analisi concerne sia l’e-commerce dei prodotti sia fisici sia digitali
Elettronica di consumo
Profumeria
Tessile

Universo Non Food: la fotografia del 2017

I consumi non alimentari delle famiglie, così come rilevati dall’Istat (ossia esclusi mezzi di trasporto, carburante, tabacchi e grocery), sfiorano il 15% dei consumi delle famiglie e sono l’aggregato che ha registrato la dinamica più tiepida rispetto al 2016 (+1,8%).

Sono 103,7 i miliardi di euro di vendite raggiunti nel 2017 dai 13 settori monitorati dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, che esclude i servizi Non Food e alcuni comparti minori compresi dall’Istat. Un dato che ha fatto chiudere l’anno con una crescita dello 0,5% rispetto al 2016.

Mercati Non Food: il bilancio dei 13 comparti

L’analisi dei 13 mercati seguiti dall’Osservatorio Non Food di GS1 Italy ha fatto emergere situazioni diverse. Sebbene, in generale, nel 2017 la ripresa abbia accomunato tutto l’universo non alimentare, si è esplicitata in modi diversi all’interno di ciascun comparto: i trend, infatti, sono stati quasi tutti positivi rispetto al 2016 e, laddove non lo sono stati, si è assistito a processi di riduzione della flessione, com’è evidente nel mondo dell’abbigliamento e delle calzature (-1,8% contro il -2,3% del 2016). In controtendenza casalinghi (-0,4%) e cancelleria (-0,4%) che, dopo la ripresa del 2016, sono tornati a un trend negativo.

La miglior performance commerciale del 2017 l’ha messa a segno l’edutainment (+5,0%), che conferma il trend positivo registrato negli ultimi anni. Bilancio annuo decisamente positivo anche per gli articoli per lo sport (+3,7%) e i prodotti di profumeria (+3,1%), che migliorano il tasso di crescita rispetto al 2016.