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Dotti (JWT): 'Dietro una buona campagna c’è un cliente lungimirante'

Tre Leoni di Bronzo conquistati al Festival di Cannes: due nei film ('Vapours' per Halls; 'Savana' per Reactine) e uno in Radio ('Duck' per Svelto Più). Ma anche altre due campagne nella shortlist Film e due in Press. Di chi è il merito di tanto successo? L'ad di Jwt Italia lo spiega ad ADVexpress.

Tutti felici e soddisfatti, tutti meritevoli di un applauso. L'agenzia, Jwt Italia, e i clienti, Halls, Reactine, Svelto Più . Un team vincente, nel vero senso della parola, che quest'anno si è presentato a Cannes con numerose campagne, frutto del lavoro di un anno, e che ora è rientrato dalla Croisette con aria di festa, e ben tre pesanti – nel senso della consistenza – Leoni di Bronzo nei Film. Oltre a due presenze nella shortlist dei Film e due lavori nella sezione Press. Di chi è il merito? Lo racconta ad ADVexpress Pietro Dotti (nella foto), ad Jwt Italia.

"Il merito è di tutti, – risponde Dotti, – dei creativi che hanno lavorato ai progetti, della casa di produzione, di Pietro Maestri che in giuria ha fatto un ottimo lavoro e dei nostri clienti, che hanno accettato il nuovo posizionamento dell'agenzia e approvato le nostre scelte creative. Generalmente i grandi gruppi multinazionali sono un po' conservatori quando si tratta di 'osare' con creatività innovative e fuori dagli schemi; invece i clienti con cui lavoriamo, come Rekitt Benkiser per Glassex, Kraft per Simmenthal, Cadbury con Halls - per citarne alcuni -, ci hanno dato la possibilità di realizzare belle campagne, che rispettano brief e strategie con idee e stili creativi non convenzionali e distintivi.

Come interagite con i clienti nella realizzazione di una campagna pubblicitaria?

Le belle campagne le fanno sempre i clienti. Dietro una bella campagna c'è sempre un cliente lungimirante che capisce l'agenzia e la considera più come un partner che come un fornitore.

Qualche esempio di cliente lungimirante?

Ce ne sono tantissimi. Dai giù citati Rekitt Benkiser, Cadbury, a Nestlè, Heineken, Vodafone e molti altri.

Qual è, esattamente, il nuovo corso intrapreso dall'agenzia?

Si tratta di un riposizionamento mondiale, ottenuto stressando sulla creatività e applicando la regola dei voti inaugurata internazionalmente da Jwt.

In cosa consiste questa regola?

Semplice: durante le riunioni, account, creativi e pianificatori giudicano le campagne che sono state realizzate in agenzia e se qualcuna non supera il 5, non viene portata al cliente. E' una strategia che funziona, stimola la creatività, sprona a proporre buone idee e favorisce un giudizio oggettivo e severo sulle campagne che dobbiamo mostrare ai marchi con cui lavoriamo.

Il metodo, dunque, sta dando i primi frutti...

Direi di sì. I due leoni e le 7 shortlist a Cannes hanno dimostrato che il metodo funziona. E po Jwt Italia è la terza agenzia nel mondo in termini di creatività, dietro a Jwt Parigi e Jwt Londra. Mi sembra un dato significativo.

Il nuovo corso di Jwt abbraccia tutti i media?

Il nuovo posizionamento dell'agenzia non si ferma ai mezzi tradizionali, perchè, come hanno dimostrato i numerosi lavori promo, ambient, viral e cyber iscritti a Cannes, sono proprio questi i nuovi orizzonti della comunicazione pubblicitaria. Jwt ha accettato questo approccio alternativo e quando presenta una campagna tocca tutte le iniziative collaterali possibili, che coinvolgono la gente in tutti i luoghi possibili, per strada, al cinema, nei negozi. Si tratta di una peculiarità che ci contraddistingue come gruppo integrato e strutturato. 'Manzo Scomparso' è un esempio della nostra filosofia multimediale, ed è un progetto che ha ottenuto un grande successo sia in termini di risultati che di contatti e tempo trascorso sul web.

C'è un media su cui puntate in modo particolare?

La stampa, un mezzo in Italia putroppo molto trascurato perchè gli investimenti sono concentrati in televisione. E' ingiusto, perchè la stampa rappresenta una significativa scuola di fotografia e di impaginazione per i creativi. In Jwt crediamo molto in questo mezzo. A Cannes, infatti, avevamo due lavori in shortlist in questa sezione. E' già un buon risultato.

Tornando a Cannes, qual è stato il vostro asso nella manica?

Direi l'internazionalità. Cerchiamo di studiare un'idea semplice, come quella di Halls e di Reactine, facilmente capibile da tutti. Ecco perchè, ad esempio, i due spot che abbiamo realizzato per Heineken vengono diffusi anche all'estero con successo. Semplicità e comprensibilità. Sono l'abc della buona creatività. E poi, aggiungerei, tra i nostri tratti distintivi, anche un tocco di autoironia e una strizzatina d'occhio al consumatore.

Un voto a Jwt e uno al Festival della Pubblicità

Per noi il Festival è stato eccezionale, quindi all'agenzia dò un 8 e ringrazio tutti per il lavoro svolto. In generale, il livello dei film iscritti al Festival quest'anno non era altissimo, non ho visto niente di innovativo su questo fronte, quindi penserei a un 6. In effetti, il livello degli spot ha già raggiunto standard elevati ed è difficile arrivare più in là. Ho visto campagne di gran pregio nella stampa e nell'affissione, due sezioni a cui dò 7. Straordinari i lavori nel Titanium, nei Promo, nel Direct e nell'Ambient, ai quali dò un 8. Particolarmente significativo 'Barcode Design', il progetto di design applicato ai codici a barre che ha vinto nei Titanium; credo sia l'uovo di colombo, si merita un otto.

Elena Colombo