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Zonin: Largo al giovane

Dopo circa 6 anni di assenza dallo schermo si è conclusa la settimana scorsa la nuova campagna televisiva Zonin. Il direttore creativo  Aldo Biasi ripercorre la genesi e descrive i risultati di una case history di successo.

 

 

 

 

 

 

Di Aldo Biasi

"Dopo circa 6 anni di assenza dallo schermo si è conclusa la settimana scorsa la nuova campagna televisiva Zonin. Un 5" dedicato alla nuova linea di vini Primo Amore pianificato all'inizio della rubrica dell'oroscopo del programma Prima Pagina di Canale 5.

Il rapporto tra la Aldo Biasi Comunicazione e Zonin ha inizio nel 2006 al Vinitaly allorché, in un incontro con il presidente Cavaliere del Lavoro Gianni Zonin e il suo staff, emerse la necessità di riportare in comunicazione il marchio Zonin che da anni non comunicava più sui grandi media in quanto si era dedicato totalmente al prodotto.

In quegli anni infatti sono nati grandi vini della Casa Vinicola ed oggi Zonin è una delle prime realtà vitivinicole private in Europa con oltre 1.800 ettari di vigneti di proprietà e 10 tenute distribuite in sette regioni italiane a maggior vocazione. Gianni Zonin aveva antiveduto, aveva acquistato terre e aveva fatto un progetto di espansione delle aziende agricole perché aveva capito in anticipo rispetto a molti altri che era indispensabile per far evolvere la qualità del vino. Aveva altresì investito in ricerca e tecnologie per assicurare espansione all'Azienda impostando un progetto di qualità totale perché sapeva che solo così avrebbe potuto reggere l'urto della concorrenza. Del resto da sempre il comandamento della Zonin è far bere bene al giusto prezzo i propri clienti. Insomma, ha fatto quello che ogni buon pubblicitario si augura faccia il suo cliente: dargli da pubblicizzare prodotti di alta e sicura qualità.

Ma torniamo al Vinitaly. In quella occasione, parlando di comunicazione, ho avuto modo di conoscere anche i 3 giovani rampolli della famiglia Zonin, Domenico, Francesco e Michele. Francesco Zonin, a cui il padre ha affidato la responsabilità del marketing dell'azienda ci è parso impegnato, preparato ed entusiasta. Voglioso, come giusto, di portare avanti l'opera paterna sviluppandola ulteriormente, aggiungendo la sua visione e, perché no, la sua giovinezza.

A me e ai miei collaboratori non è stato difficile giungere a un'ipotesi di comunicazione perché era già sotto gli occhi di tutti. Francesco Zonin poteva diventare il volto dell'azienda, la voce dell'azienda, poteva segnare un'evoluzione importante e positiva per il nome Zonin e la sua offerta. Zonin è un'azienda che, come molte aziende italiane, si è costruita in decine e decine di anni, 7 generazioni per l'esattezza, attraverso l'impegno, la volontà e la passione per la vite e per il vino di una famiglia veneta che non ha mai tradito la missione originale. Questo ha reso importanti e grandi molte aziende italiane ma nello stesso tempo non sufficientemente allineate alle esigenze di modernità e rinnovamento richieste da un mercato globalizzato e fondamentalmente mutato.

La figura di Francesco, comunicata come nuovo protagonista della Zonin, era perfetta per ringiovanire l'immagine dell'azienda, senza rinunciare ai valori della tradizione e dell'attenzione alla qualità costruita in tanti anni, proprio perché depositario del nome Zonin. Ma Francesco non è un venditore di prodotto. E' l'espressione di una missione, quindi la sua testimonianza avrebbe dovuto essere più simbolica: testimone sì, ma testimone del vino in quanto tale.

E' nata così la campagna costruita su una dichiarazione di Francesco Zonin; una dichiarazione a favore del vino a dimostrazione della sua attenzione per questo eccezionale prodotto della natura. "Il vino è un pensiero d'amore" è il titolo della campagna, il visual è Francesco Zonin, ritratto senza compiacimenti e senza retorica, ma in maniche di camicia all'interno di una sua tenuta vinicola, tra le vigne, col massimo della semplicità e spontaneità.

Si è trattato quindi di una campagna a carattere istituzionale, pianificata attraverso i mezzi Quotidiani e Affissioni; queste ultime, in una prima fase, sono uscite nelle aree di Milano e Roma, e, successivamente – a macchia di leopardo – in altre aree geograficamente interessanti per Zonin dal punto di vista distributivo.

Contemporaneamente l'azienda ha messo a punto una linea di vini di vitigno di ottima qualità ad un prezzo contenuto. "Tutti hanno diritto – sostiene da sempre Gianni Zonin – a bere vini di qualità". Questa nuova linea di vini Zonin ha preso il nome di Primo Amore: un nome carico di significati ed in perfetta coerenza con la dichiarazione d'amore di Francesco Zonin per il vino di qualità. Con Primo Amore, per la prima volta dopo numerosi anni, il marchio Zonin è tornato anche in Televisione. La Televisione è appoggiata da Affissioni e Quotidiani.

Quella che Zonin sta portando avanti con l'agenzia è dunque una strategia a doppio binario: istituzionale, attraverso il suo testimonial Francesco e prodotto, attraverso il lancio di novità. I risultati di immagine e di vendite sono stati subito confortanti ed in particolare il 'giovane' sta dimostrando di saper imporre un suo stile e una sua credibilità".