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Libera Brand Building firma il video che racconta la partnership tra Costa Crociere e Banco Alimentare Onlus
Libera Brand Building consolida il rapporto di collaborazione con Costa Crociere e dà vita alla comunicazione di lancio che promuoverà l’iniziativa fortemente voluta dal player delle crociere in Europa e realizzata insieme a Banco Alimentare Onlus, punto di riferimento internazionale nella lotta contro lo spreco alimentare. Obiettivo della partnership è infatti la creazione di un nuovo processo di gestione delle eccedenze alimentari a bordo delle navi della flotta, finalizzato al recupero del cibo e alla redistribuzione presso le comunità attraverso i canali della rete Banco Alimentare.
“Un grande progetto di respiro internazionale, senza precedenti nel settore marittimo a livello globale, che coinvolgerà inizialmente i paesi del Mediterraneo ma punta a espandersi in tutto il mondo – afferma Roberto Botto (nella foto), Ceo & Founder del Gruppo Libera Brand Building – Il video che abbiamo realizzato è un racconto emozionale che mette al centro il valore del cibo come fonte di vita per qualsiasi cultura e come momento di gioia da condividere. La condivisione è infatti la chiave per narrare le modalità di valorizzazione del cibo in eccedenza e dello spirito con cui il processo viene portato avanti a bordo delle navi.”
Ad oggi la collaborazione tra Costa Crociere e Banco Alimentare Onlus è già operativa in otto città portuali tra Italia, Francia, Spagna e Antille Francesi.
“Per tutto il nostro team è una bellissima opportunità per proseguire il lavoro di trasposizione dei brand value in comunicazione - conclude Botto - Da tempo la marca ha raccolto la sfida della sostenibilità e ne ha fatto un asset di primaria importanza, con progetti in costante sviluppo che coinvolgono migliaia di
persone tra staff e ospiti.”
L’iniziativa intensifica e impreziosisce l’impegno di Costa Crociere in ambito sostenibilità, che aveva già visto la nascita del progetto 4GOODFOOD, programma su rispetto del cibo e consumo responsabile che ha l’obiettivo di ridurre del 50% gli sprechi alimentari a bordo entro il 2020, con dieci anni di anticipo rispetto ai traguardi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.