Gare
Grey non partecipa alla gara Morellato
Come si legge in una nota diffusa dall'agenzia, Grey ringrazia Morellato ma declina l'invito a partecipare alla gara creativa per la diffusione della nuova immagine globale del brand. Attalla : "Nonostante la crisi ed il difficile momento della categoria, oggi possiamo decidere di non accettare un'offerta di cui non condividiamo il presupposto, proseguendo con coerenza lo sviluppo del nostro progetto".
Come si legge in una nota stampa diffusa oggi
dall'agenzia, Grey, di cui Mario
Attalla è presidente e ad (nella foto) ringrazia Morellato ma declina l'invito a
partecipare alla gara creativa riguardante la nuova fase di comunicazione
per presentare la nuova immagine globale del brand esteso nell'area del lusso
(vedi notizia correlata).
In tre anni l'azienda Morellato è evoluta molto e molto ha cambiato (es. sono cambiati i referenti marketing e comunicazione, i centri media, le agenzie PR etc. etc.). Grey invece è sempre stata al suo fianco contribuendo alla riuscita delle strategie d'immagine e al raggiungimento degli ottimi risultati commerciali, rappresentando un partner fedele e sempre pronto ad ogni evenienza ed emergenza.
Le campagne sviluppate da Grey sono andate in onda in tutto il mondo e si sono evolute di pari passo con l'evoluzione e gli sviluppi del marchio (es. Morellato Gold, Morellato Time) contribuendo a far raggiungere alla marca la posizione di primo piano che detiene oggi.
Abbiamo lavorato molto, con grande passione, cura e dedizione. Da quanto risulta, l'iniziativa della gara è frutto di nuove visioni che hanno evidentemente ritenuto che Grey non sarebbe stata in grado di far fare alla marca un ulteriore salto di qualità. E qui scatta immediata la domanda: perché una gara dopo solo 3 mesi di conoscenza? La decisione di declinare l'invito è dolorosa e costosa, maturata dal board dell'agenzia. Il nostro no, educato ma fermo, vuole essere anche un segnale al mercato. Infatti riteniamo inutile condividere tante belle intenzioni e progetti di cambiamento quali quelli condivisi in sede Assocomunicazione e al recente Summit UPA se poi alle parole non si fanno seguire delle azioni coerenti anche se dolorose e delle prese di posizione chiare e univoche.
Nonostante la crisi ed il difficile momento di tutta la categoria, oggi possiamo serenamente decidere di non accettare un'offerta di cui non condividiamo il presupposto, proseguendo con coerenza lo sviluppo del nostro progetto che fa di Grey un'agenzia contemporanea e concretamente diversa dalle altre.
Salutiamo quindi l'azienda facendole i nostri migliori e più sinceri auguri. Per noi resterà sempre un'esperienza importante da cui abbiamo imparato molto e che certamente metteremo a frutto.