Digital

IAB Forum: una seconda giornata all'insegna della tecnologia senza limiti. Oltre 15.000 i partecipanti all'edizione 2016

Molto densa di contenuti la seconda giornata dello IAB Forum, incentrata sull'impatto della tecnologia digitale nel prossimo futuro. Oltre 15.000 i partecipanti complessivi di questa edizione dell'evento.

Con la magia tecnologica del cyber illusionist Marco Tempest, si è aperta la seconda giornata dello IAB Forum 2016, molto densa di interventi e contenuti interessanti e particolari, all’insegna del tema portante di questa edizione dell’evento, ‘Limitless Possibilities’, che ha contato complessivamente oltre 15.000 partecipanti.

Un primo interessante esempio di possibilità senza limiti è appunto quello della tecnologia applicata alla magia. In un stupefacente – è il caso di dirlo – intervento, il cyber illusionist Tempest ha mostrato ai partecipanti come i due elementi oggi possano interagire per creare esperienze uniche, appunto magiche. “La tecnologia consente oggi al pubblico di immaginare il futuro – ha dichiarato – esattamente come la magia e di essere parte di un storytelling digitale unico e memorabile. E c’è una così grande relazione fra le nuove tecnologie e il mondo delle illusioni…”.

L’automobile del futuro: l’esperienza di BMW
Uno dei settori merceologici in cui l’impatto delle tecnologie è particolarmente evidente è q    uello dell’automotive, come è emerso dall’intervento di Salvatore Nicola Nanni, direttore marketing Bmw. “Oggi i macrotrend che stanno influenzando la mobilità sono essenzialmente tre - ha spiegato -: la tecnologia, l’evoluzione delle città (sono 28 le megacity oggi con più di 20 milioni di abitanti) e il cambiamento dei comportamenti degli individui. Le aziende automobilistiche si trovano dunque di fronte a un momento di profonda trasformazione, che porta al passaggio dal concetto di ‘automobile industry’ a ‘automobility industry’”.

Bmw ha dunque individuato quattro linee strategiche per affrontare il futuro, le cui iniziali vanno a comporre  la parola ACES: Autonomous Driving, Connectivity, Electricity, Sharing. “La guida autonoma è una scelta consapevole del guidatore quando crede che non sia necessario guidare – spiega il manager -. La connettività, poi, non mette in contatto l’uomo solo con l’auto, ma con tutto l’ambiente circostante. L’elettrificazione, poi, è la presa di responsabilità nei confronti dell’ambiente. Infine lo Sharing, che sta a significare anche la condivisione fra le case automobilistiche e le istituzioni in primis di obiettivi da raggiungere”.

Multicanalità e digitale:  Poste Italiane

Diverso, invece, il discorso di Poste Italiane, gigantesca azienda di servizi – 33 milioni di clienti, 13 mila uffici postali su tutto la penisola - che nel tempo ha colto le sfide dell’innovazione digitale, pur mantenendo la caratteristica chiave di realtà molto presente fisicamente sul territorio. “Il primo passo dell’evoluzione digitale di Poste è stato in ambito banking - ha spiegato Barbara Poggiali, direttore marketing strategico Poste Italiane -, con lo sviluppo di servizi fruibili in mobilità (uno su tutti l’App PostePay). Dal 2017, poi, saremo online con un nuovo portale web, che avrà un approccio incentrato sui bisogni dell’utente. Tutto ciò senza però dimenticare l’importanza del canale fisico, che pure è stato molto migliorato negli ultimi anni. Procediamo anno per anno nel raggiungimento di obiettivi concreti, che garantiscano l’offerta di un’esperienza seamless ai nostri clienti”.

 

Reti per la realtà virtuale: l’esperienza di Fastweb
Interessante anche il caso di Fastweb, che già da due anni è operativa nell’ambito della realtà aumentata. Il primo progetto è stato quello sviluppato per le Frecce Tricolori che, attraverso un video a 360 gradi, consente all’utente di ‘sentirsi’ a bordo del velivolo. “Quello della realtà virtuale è un nuovo modo di fare comunicazione che come fornitori di banda larga stiamo studiando attentamente, perché, essendo un real time content, necessita di una connessione costante  in qualsiasi luogo – ha spiegato Federico Ciccone, chief marketing & customer experience officer Fastweb -. Dal momento che poi sarà fruita sempre di più in mobilità, è fondamentale per noi pensare a sviluppare una connessione wifi non solo nei luoghi fisici”.

Ma la realtà virtuale non è solo intrattenimento: essa può anche avere funzioni culturali di promozione del territorio, come è stato fatto nel video promozionale a 360 per la regione Trentino.

In quest’ottica vanno visti gli step futuri di Fastweb. “Per il 2020 copriremo il 50% della popolazione con la fibra ottica – ha annunciato Ciccone -. Stiamo inoltre potenziando i data center e i cloud, abilitatori di questi servizi e di altri come l’Internet of Thing (ioT). E in tempi brevi cambieremo operatore, passando a Tim”.

 

È la tecnologia, bellezza!
Molto stimolanti, poi, sono state le presentazioni di diverse soluzioni ad alto tasso di tecnologia. Ad esempio l’Hyperloop, un nuovo mezzo di trasporto ad altissima velocità, che prevede l'utilizzo di capsule elettromagneticamente sospese, che dovrebbero schizzare all'interno di gallerie. Con l’Hyperloop per andare a Roma da Milano si impiegherebbe meno di un’ora. Come ha spiegato Sebastien Gendron, founder & ceo TansPod - una delle tre aziende operative su questo progetto – il prgetto verrà prima lanciato per i grandi mezzi (tor, camion, ecc…), fra il 2025 e il 2030, e solo dopo sarà fruibile anche dai passeggeri.

Anche il mondo dell’interfaccia dei pc subirà importanti cambiamenti. A spiegarlo in un bello quanto complicato intervento un ‘guru’ di questo ambito: Johh Underkoffler, founder e ceo Oblong industries, nonché inventore del sistema del film ‘Minority report’ (2002). “Dal 1984, anno in cui Apple lanciò il suo primo Macintosh, a oggi non sono stati fatti grandi passi in avanti sul fronte dell’interfaccia – ha spiegato -. Oggi i computer che abbiamo sono molto più potenti di quelli di allora, e c’è dunque bisogno di nuovi linguaggi”. Ma che caratteristiche devono avere? Secondo Underkoffler, è importante che esse permettano la de-astratizzazione del display e l’utilizzo della gestualità delle mani. “Importante, poi, è che a seconda degli usi che se ne vuole fare, cambi la dimensione – ha spiegato -:  per le emergenze naturali, ad esempio, c’è bisogno di grandi schermi”.

C’è poi il mondo dei Bot, le applicazioni di messaggistica, che per i marketer possono essere uno strumento utile di interazione istantanea con l’utente. “le app di messaggistica sono le più scaricate dagli App Store – ha spiegato Mikael Yang, founder ManyChat -. Per questo le aziende devono esserci. Esse consentono una comunicaizone istantanea e personalizzata, e soprattutto engaging”.

IAB Italia. Un 2016 molto intenso
“Il 2016 è stato per IAB Italia un anno molto importante, in cui abbiamo lavortao intensamente su molti fronti”. Così Daniele Sensini, direttore generale IAB Italia, ha commentato l’andamento dell’anno che si sta per concludere. “Abbiamo ampliato la squadra – da 4 persone siamo passati a 8 -, e abbiamo lavorato costantemente per alzare l’asticella degli eventi, da sempre punto di eccellenza di IAB. Stiamo continuando a lavorare molto sul fronte della formazione: abbiamo stretto un accordo con la Fondazione Cariplo, e a gennaio partiremo con l’Univeristà Cattolica con degli executive courses”. Infine il direttore generale ha ricordato il lavoro in corso per la realizzazione del Libro Bianco sul digitale , che verrà pubblicato nel prossimo anno.


Ilaria Myr