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In Cattolica il lancio del Libro Bianco sulla comunicazione

Domani, mercoledì 4 maggio, l'Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo, in collaborazione con Assolombarda, Assocom, Ferpi e Assorel, presenterà uno strumento per monitorare il cambiamento delle professioni nel settore.

Un lavoro di analisi sull’evoluzione delle figure professionali della comunicazione. È quanto raccoglie il   Libro Bianco   in materia che sarà presentato   domani mercoledì 4 maggio  alle ore  9  nell’ Aula Pio XI  dell’ Università Cattolica del Sacro Cuore  ( largo Gemelli, 1 - Milano ) nel corso del workshop intitolato:   Le professioni della Comunicazione 2016

Realizzato dall’Alta Scuola in Media, comunicazione e spettacolo  ( Almed ), in collaborazione con  Assolombarda ,   Assocom, Ferpi e  Assorel , realtà che raccolgono i professionisti del settore comunicazione, e con i centri di ricerca dell’Ateneo   Osscom   (Centro di ricerca sui media e la comunicazione) e   Certa   (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi), il   Libro Bianco   a partire dal 2016 e successivamente con cadenza biennale, cercherà di fare il punto sui trend evolutivi in questo ambito professionale. I lavori saranno introdotti da   Ruggero Eugeni , direttore Almed,   Elisabetta Locatelli ,   OssCom , e  Massimo Scaglioni ,   Certa.


«Dal 2014 si è reso necessario un lavoro sistematico di ricognizione dell’evoluzione delle figure professionali della comunicazione: un bisogno non solo dei formatori, ma anche degli operatori del settore», spiega Nicoletta Vittadini, docente all’Università Cattolica e direttore del master in Digital Communication Specialist di Almed. «La risposta a questo bisogno è stata la produzione di un Libro Bianco che farà il punto sui trend evolutivi».
Tra le evidenze emerse dalla ricerca: alcune professioni cambiano nome e forma; si sviluppa una sempre maggiore interconnessione tra i ruoli professionali e una conseguente minore frammentazione; nascono nuove professionalità e, senza dubbio, il network diventa decisivo all’interno e all’esterno dal proprio posto di lavoro. I confini tra un “mestiere” e l’altro sfumano e si lavora in project team.