Media

Vanessa Paradis in esclusiva per Elle racconta il film con cui partecipa a Cannes: "Cette musique ne joue pour personne"

L'attrice racconta: “Il ruolo mi spaventava non solo per l’accostamento a De Beauvoir, ma perché Suzanne (il personaggio che interpreta) è balbuziente, tranne quando canta, e per interpretarla ho fatto prove su prove, un vero lavoro musicale sulla voce”.

La ragazzina che cantava Joe le Taxi oggi ha 48 anni ed è interprete di una commedia nerissima dove canta e balla il tip tap sulle parole di “Secondo Sesso” di Simone De Beauvoir. 

Vanessa Paradis si racconta in esclusiva per Elle nel numero in edicola questa settimana.  Una lunga chiacchierata con Piera Detassis, Editor at large Cinema e Enterteinment di Hearst,  in occasione del festival di Cannes dove viene presentato Cette musique ne joue pour personne, “questa musica non suona per nessuno”, diretta dal marito Samuel Benchetrit, scrittore e regista dell’assurdo quotidiano. 

Un contesto in cui Vanessa Paradis sembra trovarsi benissimo, come rivela a Elle parlando della scena del musical che strizza l’occhio proprio alla famosa scrittrice madre del femminismo. “Il ruolo mi spaventava non solo per l’accostamento a De Beauvoir, ma perché Suzanne (il personaggio che interpreta) è balbuziente, tranne quando canta, e per interpretarla ho fatto prove su prove, un vero lavoro musicale sulla voce”.

E ancora sulla trasposizione di Suzanne in Simone: “è stato divertente vestire i tailleur severi e il turbante che era solita indossare, così lontani dal mio stile. Solo la mia umile parrucchiera di Dunkerque avrebbe potuto immaginare Sartre e De Beauvoir, due intellettuali di quella potenza, lei addirittura la madre del femminismo, che cantano e ballano il tip tap in un musical. Ma gli occhi della gente comune sono sgombri da pregiudizio”.

Tra le mille invenzioni in una storia definita una commedia nerissima, dove il teatro dell’assurdo prende spunto dal quotidiano vero c’è però una riflessione importante sul contemporaneo: “Il film celebra il ritorno alla quotidianità, ma racconta soprattutto la necessità di vivere sereni pur nel turbine degli eventi più estremi. L’assurdo e il grottesco, che sono lo stile di Benchetrit, aiutano a prendere la distanza”.

Infine, l’occasione per parlare anche di Vanessa nel ruolo di madre di Lily-Rose Depp. “Sono estremamente fiera del tipo di carriera che persegue, film indipendenti, d’autore. So quanto lavora duro per scegliere bene, non sbagliare e penso faccia scelte preziose senza tradire il mondo artistico e senza usare scorciatoie. Per me, questa è la cosa che più conta”.

E c’è pure una grande novità, grazie a lui debutto finalmente a teatro! Il 14 settembre a Parigi, protagonista di Maman, una pièce scritta e messa in scena da Samuel. Quattro protagonisti per interrogarsi in modo survoltato sulle tante possibilità di maternità, il mio personaggio vuole adottare un adulto incontrato per caso. Il consueto universo folle di Benchetrit”.