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Il martedì sera Italia1 punta sui 'maestri' della risata

Presentata oggi a Milano la nuova trasmissione Comedy Club . Protagonisti la presentatrice Federica Panicucci, un ampio cast di comici 'anni 80', e sei vip in gara tra loro. L'obiettivo, dichiarato dal direttore Luca Tiraboschi, è il 12% di share.

Ecco il nuovo martedì sera di Italia1: Comedy Club, game show condotto da Federica Panicucci in onda ogni settimana dal 16 maggio (ore 9-23.40), per quattro puntate.

La nuova trasmissione è stata presentata oggi a Milano dal direttore di Italia1 Luca Tiraboschi (nella foto), dal produttore Triangle Silvio Testi, dalla presentatrice Federica Panicucci, e dal cast di comici protagonisti del programma

Il genere sarà, indubbiamente, comico. La scelta è dovuta al fatto che 'la risata' è stata, è, e sarà, come spiegato dal direttore, un elemento fondamentale del palinsesto della rete 'giovane' di Mediaset. L'eredità, per altro, è piuttosto pesante, visto che Comedy Club viene subito dopo Distraction, il programma di Teo Mammuccari che ha 'chiuso' con una media del 15% di share, risultato strabiliante, un po' imprevisto, che Tiraboschi si affretta a definire "un grosso successo, molto difficile da ripetere".

Il format della trasmissione prevede la presenza di un cast di 'maestri' della comicità italiana, ovvero Jerri Calà, Gianfranco D'Angelo, Gigi e Andrea, Marisa Laurito, Francesco Salvi, Gaspare & Zuzzurro, che avranno il compito di insegnare i segreti del mestiere a sei vip che nella vita fanno tutt'altro. Per la prima puntata si tratterà del giornalista Alessandro Cecchi Paone, la cantante Siria, il canoista olimpionico Antonio Rossi, i pattinatori Barbara Fusar Poli e Maurizio Margaglio, l'ex del grande fratello Serena Garitta e la show girl Giovanna Civitillo. Le sfide, a suon di mologhi, gag e battute, prevedono l'eliminazione di due vip a serata, che verranno rimpiazzati da altrettanti neofiti della risata, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore, nella puntata finale di domenica 4 giugno. Le votazioni, e dunque la scelta del vincitore, avverranno esclusivamente tramite televoto.

L'obiettivo di ascolti dichiarato dal direttore Tiraboschi è il 12% di share, in linea con la media di prima serata della rete, un po' meno, come dicevamo, di quanto è stato fatto dal predecessore Distraction. La dirigenza, in ogni caso, e soprattutto il produttore Silvio Testa, sono fiduciosi, visto che il format, nato in Spagna nel 1999 e andato in onda fino al 2005, ha fatto raddoppiare la share della rete che lo ha progammato, generando una serie di spin off di successo.

L'investimento di Italia1, a quanto pare, è stato ingente, pur trattandosi del quinto nuovo programma della rete per questa stagione. Scartata, fin dal principio, l'ipotesi della messa in inda di una 'striscia' quotidiana, "questo per non stressare il concetto e il format del reality - ha affermato da Tiraboschi – già fin troppo presente nei palinsesti delle tv italiane. 'Comedi Club', del resto, non è e non vuole imitare il reality".

Ampliando il discorso all'andamento della rete, Tiraboschi ha spiegato che "per Italia1 maggio è un mese molto importante, su cui puntare, in vista dell'arrivo dei mondiali di calcio, periodo in cui procederemo ad un adattamento dei palinsesti".

A giugno, infatti, Italia1 dovrà 'mirare' in modo preciso al pubblico femminile, vista l'inevitabile concentrazione dei tifosi, per lo più uomini, davanti alle partite di calcio.

E allora ecco il Festivalbar, al via a giugno, condotto dal Mago Forrest con due 'spalle' d'eccezione, ma ancora da definire (tra i nomi, Cristina Chiabotto, Elisabetta Canalis, Ilary Blasi); e poi la nuova serie del telefilm 'Mamma per amica' e altre fiction a target femminile, giovane e adulto, oltre a nuove proposte di intrattenimento come 'Streghe' (titolo provvisorio) con Alba Parietti. "Il mondiale, ad ogni modo – assicura Tiraboschi – non lo trascureremo. Al torneo internazionale, infatti, dedicheremo un approfondimento in terza serata".

A proposito dello spostamento di investimenti da parte di Mediaset dalle reti 'tradizionali' verso altri 'business', lamentato, non molto tempo fa, dal veterano Mike Bongiorno in occasione della presentazione del suo nuovo quiz (vedi notizia correlata), Tiraboschi ha spiegato che, naturalmente, "Il nostro budget risente ogni anno delle decisioni dell'azienda, secondo l'obiettivo comune di crescere come 'gruppo'. E così, spesso, gli investimenti vengono 'shiftati' verso progetti o palinsesti più importanti, come quello di Canale5".

"Questo non ci impedisce, ad ogni modo – ha concluso Tiraboschi – di ruscire a fare nostre produzioni e lanciare nuovi programmi, anche di successo, come Distraction".