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L'Uomo Vogue sostiene l'Africa. Raccolta a 11mln nel 2008 (+12% sul 2007)
Dopo il numero di Vogue Italia dedicato alle modelle di
colore, lanciato lo scorso luglio, l'Africa è ora grande protagonista sul numero
di novembre de l'Uomo Vogue. Mentre negli Usa è alle ultime
battute la battaglia Obama-Mc Cain, la testata maschile Condé
Nast guidata da Franca Sozzani (nella foto) lancia infatti
l''Africa issue', che si presenta in edicola con tre diverse copertine:
protagonisti rispettivamente Nelson Mandela, l'attore
Forrest Whitaker e il filosofo francese Bérnard
Henry-Levy, che hanno anche partecipato come 'guest editors'.
Obiettivo di questa edizione è mettere in evidenza un selezionato gruppo di personalità dell'arte, dello spettacolo, dell'economia e della scienza che sono attivamente coinvolte in attività culturali e sociali a favore del Continente Nero. "L'Africa ha bisogno della collaborazione e dell'intervento di tutti – ha spiegato la stessa Franca Sozzani in un incontro tenutosi oggi presso la sede milanese di Condé Nast – Il fatto che un giornale 'patinato' come L'Uomo Vogue si occupi di questo argomento può destare attenzione e aiutare a dare luce al problema".
La testata fornirà inoltre anche un aiuto concreto. Il 50% dei ricavi derivanti dalla raccolta pubblicitaria verrà infatti devoluto in beneficenza, a una delle organizzazioni che operano sul territorio del continente.
Per dare maggiore risonanza all'iniziativa, a partire da domani, giorno dell'uscita in edicola del nuovo numero della rivista, verranno poste nelle edicole di tutta Italia, ma anche in quelle di Parigi e di New York, varie locandine con lo slogan '50% per l'Africa, sostieni la causa, compra L'Uomo Vogue'. Inoltre, il maschile Condé Nast sarà protagonista a Milano di una grande affissione in largo Cairoli e verranno organizzate delle mailing list per diffondere ulteriormente il progetto.
"Il 30% della diffusione de L'Uomo Vogue - ha precisato Roberta Gamba, publisher della rivista - si concentra sull'estero. In particolare, in Italia i 2/3 delle copie vengono diffuse in edicola e 1/3 tramite abbonamento, mentre all'estero viene sfruttato soprattutto il canale edicola. Le copie complessive diffuse sono circa 80.000, ma molto dipende dal singolo numero, come dimostra il fatto che per l''Africa issue' sia stata potenziata la distribuzione negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia".
I risultati non tardano ad arrivare. Già oggi, 4 novembre, sul Corriere della Sera, nelle pagine dedicate agli esteri, è apparso un articolo che cita l'iniziativa e anche il Washington Post e il Time hanno dedicato spazio a questo progetto. "Sicuramente questo numero dedicato all'Africa è un ulteriore passo avanti nel cammino che L'Uomo Vogue ha intrapreso due anni fa – ha affermato Franca Sozzani – anche se c'è ancora del lavoro da fare per far sì che la testata non venga percepita soltanto come una rivista di moda, lontana da ciò che accade nel mondo. Purtroppo alcuni la pensano ancora così, non sapendo che il giornale non dà soltanto spazio al fashion, a cui sono peraltro dedicate due special issue all'anno, ma all'arte, al cinema e a molti altri argomenti che interessano il nostro target di riferimento, costituito da uomini curiosi e attenti a ciò che accade, anche a livello internazionale".
"La nuova immagine che da due anni a questa parte è stata conferita al giornale – ha spiegato la publisher Roberta Gamba–, ovvero quella di giornale 'di stile', ha modificato anche gli investitori. Ora sulle pagine de L'Uomo Vogue non investono più soltanto marchi di moda, ma anche di orologeria, di auto, di bellezza".
In un periodo certamente non brillante sul fronte degli investimenti, la testata può vantare una chiusura d'anno positiva per quanto riguarda la raccolta. "Chiuderemo il 2008 con una raccolta pari a 11 milioni, ovvero a +12% rispetto ai 9,8 milioni del 2007", ha continuato Roberta Gamba.
Fonte di soddisfazione per Condé Nast è stato anche il roadshow appena conclusasi durante il quale è stata presentata ai clienti la ricerca 'Dall'engagement al percorso d'acquisto' (vedi notizia correlata) . "Alle 10 differenti tappe che si sono svolte in tutta Italia dal 7 al 31 ottobre hanno partecipato oltre 1000 clienti", ha spiegato Enrico Torboli, marketing director consumer magazines Condé Nast.
L'anno che comincerà a breve si preannuncia faticoso, ma l'entusiasmo e la grinta non mancano in Condé Nast: "Gli investitori continueranno a selezionare – ha affermato Torboli - proprio per questo è importante continuare a offrire prodotti di alta qualità".
Serena Piazzi

