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Marano (RaiDue): "Parlare di fatturati in Rai non è reato". Al via 'Giù al nord'
Con Giù al Nord, programma presentato oggi presso la sede Rai di
Milano e in onda da giovedì 26 aprile alle 00.20, Rai Due
propone un ideale viaggio a tappe nel tempo e nello spazio, attraverso terre e
città dalla provincia Lombarda al Friuli Venezia Giulia, da Genova a Torino, da
Milano a Venezia attraverso la via Emilia, riscoprendo personaggi che hanno
fatto la storia (dello spettacolo, della cultura, dell'economia) al territorio
dove hanno operato. Ne viene fuori una trasmissione di
'repertorio', costruita con oltre 2000 ore di filmati esaminati, 170
ore per puntata, 60 ore di montaggio a puntata e sette sedi Rai coinvolte.
I 'titoli' dei dodici viaggi del programma, nato da un'idea dello stesso Marano, sono 'Vite parallele di Mina e Celentano', con il contributo del 'maestro' Ermanno Olmi; 'Calcio dei grandi derby e dei paròn: Tribuna Nord' (in onda il 3 maggio), con il contributo (l'ultimo per la Rai prima della scomparsa) ed il ricordo di Giorgio Tosatti, oltre agli interventi di Enzo Ferrari, Boniperti, Rivera, Angelo Moratti e altri, commentati dal 'maestro' della puntata Gianpaolo Ormezzano; 'Emilia romagna: Via Emilia' (10 maggio), mitica strada dove si incontrano Guccini, Caselli, I Nomadi ed Equipe'84; 'Carosello: Milano da vendere', in ricordo del periodo in cui numerose case di produzione, spesso con sede a Milano o Torino, hanno 'inventato' la pubblicità televisiva in Italia. Seguiranno 'I laghi: uomini d'acqua dolce' , 'Movimenti Politici: vento del nord', 'Allenatori, cilcisti, pugili: ogni vittoria una rapina', 'Veneto: Venezia e retroterra', 'Liguria: Genova per noi', 'Milano: Milano Centrale', 'Gli studi di Milano: alla fine della Fiera'.
"Utilizzare il mezzo televisivo come memoria storica – ha esordito Marano durante la presentazione – è utile per alimentare l'umus della terra dove viviamo, raccontando la crescita dal dopoguerra ad oggi attraverso la storia di personaggi importanti".
Commentando i contenuti delle diverse 'tappe' presentate, l'autore Edmondo Berselli ha sottolineato come, in quella dedicata al Carosello, si affronterà un punto focale della modernizzazione italiana, dal momento in cui la tv ha cominciato a proporre al pubblico alcuni codici di comportamento, affiancati a programmi che invece descrivevano o riproducevano i costumi degli italiani, instaurando una dinamica che ha assunto sempre maggior importanza per la nostra società.
Sul fatto che la trasmissione andrà in onda dopo la mezzanotte, Marano ha spiegato che "La ragione è semplicemente di natura commerciale, aspetto che non considero reato affrontare anche in Rai".
"Un posizionamento in terza serata – ha aggiunto Berselli – è comunque adeguato per una trasmissione come Giù al Nord, che si guadagnerà un pubblico 'cosciente' e 'affezionato', ricostruendo un importante rapporto tra RaiDue e un certo tipo di target. Questo programma, anzi, darà un grosso contributo a questa fascia oraria, ormai tradizionalmente dedicata a cultura e qualità".
"Credo che il futuro in questo senso – ha concluso Marano – sia lo sviluppo di canali tematici digitali e satellitari, che valorizzino i contenuti basandosi sulla dinamica 'vedi quello che vuoi quando vuoi'. Nella televisione generalista gli ascolti continueranno a farli i reality e l'intrattenimento, e il segreto è saper 'miscelare' ".
Ai nottambuli, dunque, buona visione di Giù al Nord. In attesa, come promesso dal direttore di RaiDue, di 'Su al sud'.