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Un futuro cookieless: le soluzioni di intarget e un evento per discuterne

Durante l’evento “Cookies: from zero to hero” di IAB Italia si è discusso riguardo a un nuovo dialogo tra utente e brand: con dati di prima parte raccolti nel rispetto della privacy ma attivabili su più canali di comunicazione. "C’è stato un impulso politico importante che ha fatto sì che il tema della profilazione diventasse un tema sensibile anche per gli utenti. È ora necessaria una svolta per tutti i brand, che devono adeguarsi ai nuovi regolamenti. Si tratta di una scelta importante non solo dal punto di vista normativo, ma anche di comunicazione: il rispetto della privacy è un punto cruciale per aumentare la credibilità e trasparenza del brand” afferma Luca Ciccarelli, Head of Platform di in:tech. “Il nostro approccio non prevede una soluzione automatica, ma piuttosto una strategia di medio-lungo periodo da implementare quanto prima, in vista dei grossi mutamenti che attendono il mercato”.

Di fronte a un futuro in cui i cookies di terza parte andranno lentamente a scomparire, le soluzioni messe in atto da intarget, partner per la consulenza strategica nel marketing digitale, per il settore dell’advertising si focalizzano sulla adeguata modellazione dei dati di prima parte.

Un approccio in grado di modellare in modo efficace i dati per la creazione di pubblici definiti e dinamici e di pianificare strategie di attivazione dell’audience, nel pieno rispetto dell’attuale normativa della privacy. Durante l’evento “Cookies: from zero to hero” di IAB Italia, proprio le prospettive future del mercato Adv sono state il fulcro dell’intervento in plenaria di Andrea Marcante, Managing Director di in:tech e del workshop Cookieless e Privacy: un punto di svolta insieme a Luca Ciccarelli, Head of Platform di in:tech.

L'evoluzione della tecnologia e della normativa sta cambiando il mondo digitale attraverso la progressiva eliminazione dei cookies di terza parte. Se Google ne ha decretato la fine entro il 2023, la stessa Apple, con il suo motore di ricerca proprietario Safari, ha lanciato una nuova campagna sull'iPhone fortemente incentrata sul tema della privacy, sottolineando la non cessione dei dati a provider di terze parti. 

“Quando parliamo di cookieless dobbiamo partire sempre dal presupposto che il punto di partenza è stato un nuovo quadro normativo, con la legge sulla privacy e la cookie law. C’è stato un impulso politico importante che ha fatto sì che il tema della profilazione diventasse un tema sensibile anche per gli utenti. È ora necessaria una svolta per tutti i brand, che devono adeguarsi ai nuovi regolamenti. Si tratta di una scelta importante non solo dal punto di vista normativo, ma anche di comunicazione: il rispetto della privacy è un punto cruciale per aumentare la credibilità e trasparenza del brand” afferma Luca Ciccarelli, Head of Platform di in:tech. “Il nostro approccio non prevede una soluzione automatica, ma piuttosto una strategia di medio-lungo periodo da implementare quanto prima, in vista dei grossi mutamenti che attendono il mercato”.

Per raccogliere i dati esistono diverse modalità, tra cui le CMP (Consent Management Platform), ovvero strumenti di gestione dei consensi dell’utente su property digitali, i tracciamenti server side, che consentono di avere tracciamenti non direttamente dal browser ma da un ambiente cloud protetto, il Consent Mode, che assicura che vengano acquisiti e utilizzati solo i dati che hanno ottenuto il consenso e le Privacy Sandbox, che permettono solo il tracciamento di cluster di utenti. 
La sfida per il settore sarà quella di comprendere come continuare a implementare campagne pubblicitarie digitali efficaci ed efficienti, ottenendo una grande quantità di informazioni di qualità, ma rispettando allo stesso tempo i limiti imposti dalla regolamentazione sulla privacy. 

“Quello che ci interessa maggiormente è approfondire le potenzialità delle Customer Data Platform (CDP), ovvero quelle soluzioni che ci permettono di unificare tutte le informazioni sull'utente con la finalità di attivarli su canali diversi, cercando di ottimizzare il messaggio e la sua tempistica rispetto alle caratteristiche dell’utente. Abbiamo sviluppato un'architettura che permetta di sviluppare una CDP senza acquisire nuovi strumenti, ma che lavora integrando i dati da diverse fonti (anche di dati offline in un reale contesto omnichannel) e, tramite modelli di intelligenza artificiale, li utilizza per segmentare utenti in diversi pubblici da analizzare e da attivare sui diversi canali di comunicazione e advertising” sostiene Andrea Marcante, Managing Director di in:tech. “Nei prossimi anni, l’obiettivo primario sarà proprio quello di modellare i dati di prima parte per poter orientare al meglio le pianificazioni pubblicitarie e di attivare i canali più adatti. I primi riscontri che abbiamo sulla nostra soluzione sono eccellenti in termini di ottimizzazione dei costi e di miglioramento dei risultati”.