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Xing: un giornale occidentale che parla cinese
Gérald De Roquemaurel, presidente della Ultimate
Traveller .Xing, e Piero Mezzanzanica, ceo
Blei (nella foto), hanno presentato oggi, 14 novembre, nella Sala Buzzati a Milano,
il lancio del nuovo magazine .Xing.
"Un magazine cinese per i cinesi – ha detto De Roquemaurel – che verrà distribuito gratis nei quattro aeroporti cinesi all'interno delle Vip Lounge".
L'obiettivo del magazine, definito come life style business, è quello di raggiungere e guidare i consumatori cinesi con alto potere di acquisto nei loro viaggi all'estero. Proprio per questo, infatti, il contenuto del magazine, rigorosamente in lingua cinese, si concentra sulla moda e il lusso, contenendo al suo interno anche 20 mappe per lo shopping in diverse città del mondo: da Londra a Milano, da Parigi a New York. In questo modo si cerca di contattare e di indirizzare il consumatore poco prima del suo acquisto, tenendo presente che questo target è molto sensibile alla comunicazione e considera l'acquisto di marche internazionali come la realizzazione di un sogno e l'affermazione del proprio status symbol.
Il progetto, ideato in Francia, nasce da un'attenta valutazione delle sue potenzialità, partendo dal presupposto che la Cina rappresenta il terzo mercato per quanto riguarda l'acquisto di generi di lusso, dopo Giappone e Stati Uniti. Nel 2010, inoltre, si conta che il ceto medio di questo Paese raggiungerà i 250 milioni di componenti, che peseranno per un 12% sul totale delle vendite mondiali. Inoltre, bisogna tener presente che il mercato complessivo dei beni di lusso cinese si distribuisce per il 20% all'interno del Paese, mentre per l'80% sul mercato estero, dove non c'è contraffazione e le tasse sono meno elevate. In più, si stima che, nel primo viaggio, ogni cinese spenda mediamente 1.500 $ per acquistare marche di lusso internazionali. Considerando che, a oggi, i viaggiatori cinesi che possono permettersi il costo dell'aereo e il pagamento del visto sono 31 milioni e che nel 2010 saliranno a 120 milioni, si possono intuire le potenzialità di questo nuovo progetto.
Xing, dunque, è la prima rivista di lusso con vocazione internazionle e verrà lanciata a marzo 2008 in 4 aeroporti cinesi: Hong Kong, Pechino, Shanghai e Guangzhou. Si partirà con una tiratura di 300mila copie, per raggiungere, nel 2010, il milione. Le pagine annue disponibili saranno circa 500, che si distribuiranno in 40-50 per ogni numero.
Per il primo anno, la raccolta pubblicitaria si aggira intorno ai 10 milioni di euro complessivi e l'Italia inciderà con una percentuale ambiziosa del 20-25%. Per il momento le marche francesi che hanno aderito al progetto sono: Luis Vuitton, Chanel e Cartier, mentre in Italia siamo ancora in fase di presentazione del progetto alle aziende di moda e beni di lusso. Sia le marche italiane che quelle francesi avranno la possibilità di scegliere delle posizioni privilegiate riservate esclusivamente a loro.
"Per quanto riguarda Blei – ha commentato Piero Mezzanzanica – chiudiamo l'anno con un +14% e con importanti acquisizioni come Gala, Recoletos e, appunto, Xing. È stato un anno eccezionale, considerando che il mercato generale è cresciuto dell'1-1,5%. Stiamo andando molto bene in Inghilterra con il +30%, grazie al Financial Times, su un mercato da 10 milioni di euro. Mentre in Francia, con Prisma, abbiamo registrato un +7/8% in un mercato da 3 milioni di euro. In Germania, invece, la situazione è più complessa a causa della perdita dell'investimento di mezzo milione di euro in un mercato che fa 6-7 milioni di euro. Stiamo andando bene anche in Spagna, con El Paìs, per un +12% di tutto il gruppo. Questi risultati sono dovuti alle grandi campagne corporate delle banche, di Eni, Enel e del Ministero dei Beni Culturali. Per il prossimo anno continuo a prevedere una crescita positiva a due cifre, anche perchè abbiamo implementato la nostra struttura interna e ai nostri attuali 400 clienti ne abbiamo aggiunti altri 50. Inoltre, abbiamo anche inaugurato un reparto internet che lavora molto bene soprattutto con le versioni web dei quotidiani".
Alice Dutto

