
Poltrone
Chi potrebbe prendere il posto di Sir Martin Sorrell? Le ipotesi di Campaign
Dopo la notizia di ieri, 4 aprile, relativa all'apertura di un'inchiesta per 'personal misconduct' da parte del board del Gruppo nei confronti di Sir Martin Sorrell, la stampa internazionale comincia a interrogarsi su quali potrebbero essere i suoi successori nel caso la questione non si risolvesse nel migliore dei modi per il Chairman e Ceo di WPP.
In prima linea potrebbe esserci Mark Read, global chief di Wunderman che in passato a stato alla guida dell'area digital di WPP ed è dunque già familiare agli investitori. Non solo. Read ha fatto un ottimo lavoro ridando lustro al business di Wunderman.
Tra i nomi papabili anche Karen Blackett, nominata prima country manager di WPP nel Regno Unito. Assegnare la guida di WPP a una donna di colore rappresenterebbe una presa di posizione forte, anche se la sua mancanza di esperienza nel trattare con la City potrebbe essere un punto a sfavore.
Anche Lindsay Pattison potrebbe rappresentare una scelta interessante. La manager, nel suo ruolo di chief transformation officer, è stata incaricata di portare avanti la strategia dell'orizzontalità così tanto voluta da Sorrell.
Johnny Hornby, chief executive di The & Partnership non ha mai nascosto la sua ambizione e ha un'esperienza importante nel costruire e gestire un network, anche se di dimensioni certamente non paragonabili a quelle di WPP.
Guardando all'area media, nomi papabili potrebbero essere Kelly Clark e Stephen Allan. Clark ha fatto carriera proprio all'interno di WPP, partendo da incarichi a livello regionale in Mindshare per poi passare alla guida di Maxus a livello globale prima di diventare global chief executive di GroupM. Anche Allen ha dalla sua un alto grado di fedeltà all'azienda, con la sua esperienza all'interno di MediaCom.
C'è poi Eric Salama di Kantar, che è stato il braccio destro di Sorrell per molti anni. Anche Adam Crozier, ora in ITV, potrebbe essere un nome interessante, visto che è ancora relativamente giovane.
Un altro possibile candidato potrebbe essere il geniale Jim Prior, designato alla guida di Superunion, la company globale creata dall'unione di 5 sigle di WPP attive nel settore design e branding.
Poi, secondo Campaign, potrebbe esserci anche l'opzione di andare a pescare un manager dalla concorrenza, come Jerry Buhlmann ad esempio, attuale Chief Executive Officer di Dentsu Aegis Network.
Keith Weed, chief marketing officer di Unilever, potrebbe essere un'altra opzione interessante: uno dei principali clienti di WPP conosce bene il Gruppo dall'interno ed è consapevole di quale sia l'opinione degli investitori.
SP