Ricerche

Crescita boom nel congressuale italiano: + 26,5% di presenze e + 17% di fatturato

A BTC International presentato il Rapporto elaborato dall’Osservatorio Congressuale Italiano sull’andamento del mercato nazionale nel 1° semestre. Promotori dell’indagine: Convention Bureau della Riviera di Rimini e la rivista Meeting e Congressi.

Primo evento nella fitta agenda della giornata inaugurale di BTC International, il Rapporto elaborato dall’Osservatorio Congressuale Italiano sull’andamento del mercato nazionale nel 1° semestre dell’anno getta una ventata di ottimismo sugli operatori riuniti nella nuova cornice della Fiera di Roma.
Ed è proprio l’evento fieristico punto di riferimento dell’intero settore che da questa edizione affianca, in qualità di sponsor, i promotori dell’indagine: Convention Bureau della Riviera di Rimini e la rivista Meeting e Congressi.
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I dati presentati dal prof.Attilio Gardini dell’Università di Bologna registrano 51.137 incontri organizzati (+2,87% rispetto al primo semestre 2006); 13.669.536 partecipanti (+12,87%) e 18.753.981 giornate di presenza congressuale (+26,55%).
Un risultato eccellente dovuto da una parte alla ripresa economica e al miglior posizionamento dell’Italia sul mercato globale dei congressi, dall’altra ad ulteriori fattori sinergici che hanno influito positivamente sul mercato e creato un clima di fiducia dopo la chiusura poco soddisfacente del 2006. Tra questi gli attesi mutamenti in tema di legislazione fiscale con la deducibilità dell’Iva sulle spese congressuali, la regolazione delle sponsorizzazioni dei congressi medici, la riduzione dei prezzi medi di offerta.

Tornando ai numeri, l’analisi evidenzia l’incremento della dimensione media degli eventi (+9,43%) e della permanenza media degli ospiti (+16,67%). L’aumento complessivo della produzione traina dunque il fatturato congressuale che cresce, sempre rispetto al 1° semestre 2006, del 17% circa, a fronte di una riduzione della spesa congressuale giornaliera del 9,2% a causa della tendenza strutturale al contenimento dei livelli di spesa ed ai limiti imposti alle sponsorizzazioni farmaceutiche dei congressi medici.
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Per quanto concerne la domanda viene confermata la crescita del segmento degli incontri internazionali (+2,13%), ma sono soprattutto gli eventi a carattere nazionale ad imporsi in classifica (+7,48%). E rimangono le aziende il principale cliente del sistema congressuale italiano con una quota pari al 51% del mercato, seguite dal sistema politico (29%) e dalle associazioni (20%). Il mondo associazionistico raggiunge gli incrementi di crescita maggiori con un +18,87% per le associazioni religiose, un +15,93% per le associazioni sportive e un +10,03% per le scientifiche.

In relazione alle sedi prosegue il trend positivo di centri congressi e delle dimore storiche che ottengono risultati rilevanti, registrando rispettivamente +49% e +38%.
Interessante anche la distribuzione dell’attività in termini di dimensioni dove il segmento al vertice, con un aumento del 16,87%, è rappresentato dalla fascia “incontri con 1.000- 2.000 partecipanti”, seguita dalla quella “oltre 2.000” (7,61%), “100-300” (+6,65%), “300-500” (+6,19%), mentre hanno saldo negativo (-0,61%) solo gli incontri di dimensioni ridotte a carattere locale (fascia “50-100”).

In conclusione la fotografia delle performance delle destinazioni: per le metropoli e le città d’arte lo studio riporta +5,13% nel numero di incontri, +4,32% nel numero di partecipanti, +17,39% nelle giornate di presenza congressuale; per i capoluoghi e i centri urbani minori +1,35% nel numero di incontri, +14,01% nel numero di partecipanti, +31,44% nelle giornate di presenza congressuale; per le località marine +2,54% nel numero di incontri, +17,00% nel numero di partecipanti, +21,02% nelle giornate di presenza congressuale; per le altre località turistiche +3,30% nel numero di incontri, +13,50% nel numero di partecipanti, +29,09% nelle giornate di presenza congressuale.