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Intervista esclusiva - Patrick Roubroeks (Xsaga): “Siate i primi a credere nell’effetto wow!”

Con la sua agenzia, Xsaga, Patrick Roubroeks si è aggiudicato il primo premio all’EuBea 2015 nella categoria Best Roadshow e il secondo per il Best Cultural Event. Fondata in Olanda nel 2001, Xsaga oggi ha un obiettivo ambizioso: ‘abbattere il muro’ che separa agenzie di eventi e agenzie di advertising.
All’European Bea 2015 si è aggiudicata il primo premio per il Best Roadshow con l’evento ‘De Nationale Museumweek’ e il secondo premio come Best Cultural Event con ‘Opening of the new entrance building of the Van Gogh Museum in Amsterdam’

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L'agenzia olandese Xsaga ha un preciso quanto ambizioso obiettivo: "Diventare l’agenzia numero uno in Europa nella live communication”, come racconta il founding partner Patrick Roubroeks.


(FOTO 1: Patrick Roubroeks - credits photo: Bas de Graaf
FOTO 2: Van Gogh Museum - credits photo: Nils van Houts – Flora Holland
FOTO 3: De Nationale Museumweek - credits photo: Jorrit Lousberg
FOTO 4: Rijksmuseum - credits photo: Sander Stoepker)

Una breve bio: dopo aver concluso l’high school nella sua città natale, Roermond (Olanda), Roubroeks si laurea all’Accademia di Giornalismo. Al termine di un internship in NOS Broadcasting, viene confermato editor producer della rete. 

Dopo sette anni, entra in IDTV come Arts & Events Executive Producer, dove è responsabile di oltre 100 programmi televisivi culturali e giornalistici pluripremiati. Si specializza, in particolare, nell’ideazione e realizzazione di eventi live e programmazione Tv.

Con Henk Koenders nel 2001 fonda Xsaga. In 15 anni, l’agenzia ha lavorato per una grande varietà di clienti, realizzando cerimonie, anniversari, concerti, inaugurazioni, promozioni e campagne, tutti eventi riconoscibili e distintivi. 


A e20express.it, l’intervista in esclusiva.

Parliamo del settore eventi. Com’è la situazione nel vostro Paese, oggi?
L’Olanda è un Paese speciale. Potremmo dire che l’Olanda sia un ‘Paese pilota’ per tutta l’Europa. L’abbiamo visto con i programmi televisivi - Il Grande Fratello di Endemol, ad esempio, con The Voice di Talpa e Musical Imperium di Stage Entertainment –, e anche nella scena dance, con l’ascesa di deejay come Armin Van Buuren, Tiesto e Hardwell.
Quello che notiamo è che oggi, in Olanda, sempre più spesso le agenzie di pubblicità vengono sostituite da agenzie di eventi come Xsaga. La nostra ambizione? Quella di ‘abbattere il muro’ che separa le due realtà, agenzie di eventi e di adv. 


Dove sta andando il mercato degli eventi? Quali i nuovi trend?
Il gap tra agenzie di eventi e di adv si sta colmando. Non solo. Anche i clienti stanno cambiando, così come il nostro posizionamento sul mercato. Notiamo che c’è richiesta di produzioni più tailor made in cui i consumatori si riconoscano. La chiave è l’autenticità
Inoltre, c’è un focus maggiore sulle produzioni on line. Le piattaforme social come Twitter, Instagram, Snapshot e Facebook assumono sempre più rilevanza. Ad esempio, noi abbiamo prodotto un piccolo evento per un deparment store di Bijenkorf con l’intento di pubblicarlo on line. Il video ha ottenuto un’audience enorme rispetto a quanta ne avrebbe potuto ottenere un evento.


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Quali sono gli aspetti più sfidanti quando si lavora negli eventi? E le difficoltà?
La grande sfida è rispondere alle esigenze dei clienti in una maniera non tradizionale. Il rapporto classico tra agenzia di eventi e cliente sta cambiando e questo è l’aspetto più sfidante e stimolante: essere player di primo piano nel campo di eventi e pubblicità senza perdere la nostra identità.

Cosa chiedono i clienti, oggi? 
Dobbiamo prenderli per mano e mostrare loro i vantaggi del nostro core business. Dobbiamo essere in grado di spiegar loro i risultati attraverso le immagini, e coinvolgerli emozionalmente. Inoltre, farli credere nel ‘fattore wow’. Fatti, immagini ed esperienze vanno tutti di pari passo. 

Secondo lei, quali sono i Paesi più interessanti oggi in cui produrre eventi?
Xsaga è attiva soprattutto in Olanda, ma negli ultimi tempi stiamo esplorando anche la Germania. Speriamo - e crediamo – che, con il nostro konw how, potremo guadagnarci un posto al sole nel mercato tedesco molto presto. Sarebbe una grande sfida. Non è un caso se i format Tv hanno prima successo in Olanda e poi vengono esportati all’estero. 

Quali sono state le sfide più grandi di quest’anno? Quali le strategie e gli obiettivi futuri?
Xsaga ha l’ambizione di diventare l’agenzia numero uno nella live communication in Europa. Vogliamo concentrarci sugli aspetti creativi della comunicazione: termini come identificazione, impatto, contenuto e attivazione giocheranno un ruolo fondamentale in questo processo. E’ una sfida strutturare un’agenzia su questi elementi. La nostra agenzia si fonda sul termine latino ‘communicare’, che significa ‘mettere insieme’. 

Che consigli si sente di dare a chi fa il suo ingresso nel mondo degli eventi?
Divertitevi! Lavoriamo nel settore più bello dell’industria del Marketing & Comunicazione. Ma, più di ogni altra cosa, siate i primi a credere all’effetto ‘wow’, alla capacità di stupirvi, credete nelle vostre sensazioni. Se sarete voi per primi a vivere un ‘esperienza ‘wow’, anche il cliente lo percepirà. E non c’è niente di meglio che condividere un’esperienza in comune. 

Cosa serve per realizzare un evento di successo?
In breve, Identificazione, Impatto, Contenuto, Attivazione.

Un ultima domanda: cos'ha, secondo lei, determinato il successo dei vostri eventi all’EuBea 2015?
Siamo entrati in nomination per due eventi. Il primo, 'The opening of the new entrance building of the Van Gogh Museum' in Amsterdam, è stata una produzione davvero di livello internazionale, con una copertura media incredibile. è andato anche in prima pagina sul New York Times e l’artista Bansky l’ha tweettato (con oltre un milione di follower).
Il secondo è stato 'De Nationale Museumweek'. Per quest’evento, abbiamo vinto il premio come Miglior Roadshow. L’obiettivo era quello di promuovere e mettere in mostra l’arte in modo spettacolare a un’audience che generalmente non frequenta musei. Credo proprio che l’evento abbia rispettato tutti gli step che ho nominato prima e che sono garanzia di successo, determinando l’effetto ‘wow’.