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American Express presenta il restauro del Tempio di Portuno al Foro Boario di Roma

L’azienda celebra la Capitale presentando le sue attività a favore del patrimonio artistico e culturale nel centesimo anno dall’apertura della sede romana. Da oltre 15 anni, l'azienda ha contribuito a preservare 154 siti in 70 paesi, integrando preservazione del patrimonio storico, gestione del turismo sostenibile ed educazione dei visitatori.
In occasione della fine dei lavori di restauro del Tempio di Portuno - all’interno del Foro Boario in piazza Bocca della Verità a Roma - realizzati dalla Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma con il World Monuments Fund in collaborazione con American Express, l’azienda presenta il proprio contributo a sostegno del patrimonio artistico e culturale in Italia e nel mondo.

I lavori di restauro finanziati da American Express insieme con il World Monuments Fund hanno permesso il restauro interno della cella e delle pitture, la realizzazione della nuova copertura e relativo miglioramento antisismico e del grande infisso d’ingresso, il restauro del pronao delle pareti nord, sud, est e l’ultima parte del lato ovest in fase di completamento.
In passato American Express ha contribuito anche al restauro del Tempio di Ercole al Foro Boario.

La salvaguardia dei beni storici e ambientali rappresenta da sempre un punto centrale delle attività di mecenatismo di American Express. Contribuire al benessere e allo sviluppo delle comunità attraverso azioni significative e di valore è uno dei valori chiave dell’azienda, che dimostra attraverso l’impegno nel sostenere in diversi modi le comunità in cui opera, dove vivono e lavorano i dipendenti.

American Express ha, infatti, creato, all’interno delle attività di Corporate Social ResponsibilityHistoric Preservation, che costituisce una parte importante del programma di mecenatismo dell’azienda e ha l’obiettivo di proteggere l’ambiente in modo che possa essere fruito da cittadini e turisti e conservato per le generazioni future.

Inoltre, le attività di Historic Preservation sottolineano l’importanza della conservazione storica e ambientale e dei principali siti turistici, ponendo l’accento su come la salvaguardia di questi beni possa svolgere un ruolo fondamentale per attrarre visitatori e dare nuova vita al luogo, creando infine un senso di identità nazionale e locale. 
 
L’azienda è tra i co-fondatori del programma World Monuments Watch, avviato nel 1995, che ha lo scopo di richiamare l’attenzione sulla situazione del patrimonio nel mondo e fornire e attrarre fondi per affrontare le necessità più urgenti. Da oltre 15 anni, American Express ha contribuito a preservare 154 siti in 70 paesi, integrando preservazione del patrimonio storico, gestione del turismo sostenibile e educazione dei visitatori.

I Templi di Ercole e Portuno rientravano nel World Monuments Watch. Grazie agli interventi di restauro, ora godranno di nuova luce e saranno fruibili anche dalle generazioni future.

"American Express è orgogliosa dello straordinario lavoro e dell'impegno dimostrato dagli esperti di restauro che operano in tutto il mondo, il cui compito è di salvaguardare testimoni silenziosi di un passato glorioso. Siamo felici di partecipare a iniziative di tutela del patrimonio in via di estinzione e incoraggiamo gli altri a unirsi a noi nel tentativo di salvare singoli siti come questo", dichiara  Ken Chenault, Chairman e CEO di American Express.

Il 2014 segna inoltre una tappa importante per American Express: si tratta, infatti, del centesimo anniversario della presenza della sede operativa dell’azienda a Roma. “In 100 anni la città di Roma è cambiata notevolmente, ma quello che non è di certo cambiato è il richiamo straordinario dei suoi monumenti, che continuano a mantenere nella mente di abitanti e turisti sempre lo stesso magico splendore”, aggiunge Mimi Kung.

Da oltre 15 anni American Express ha contribuito insieme al World Monuments Fund al restauro di molti esempi di patrimonio italiano. L’azienda ha sostenuto il restauro dell’antica Città di Pompei; i Sassi e il Parco delle Chiese Rupestri di Matera; le Cinque Terre e nel 2001 il Ponte delle Catene di Bagni di Lucca.