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Infront: sponsorizzazioni sportive per combattere la crisi
Dalla nostra inviata a Cortina. Quante volte avrete visto la Mucca Lilla di Milka durante una discesa libera o un Super G femminile? E quante volte ancora avrete visto sui berretti delle sciatrici intervistate il marchio Colmar, o quello di San Carlo sui giacconi delle atlete?
Sono solo alcuni degli sponsor delle gare di Coppa del Mondo di Sci femminile, che sabato 24 e domenica 25 gennaio si sono disputate sulla pista di Olympia delle Tofane a Cortina. Discesa Libera, Slalom Gigante e oggi, lunedì 26, il Super G. Tre giorni di diretta televisiva sui maggiori canali italiani ed europei (vedi notizia correlata), per un'audience che, in Italia, ha raggiunto i 3 milioni di individui con un picco di share del 15,1% nella Discesa Libera (dato delle trasmissioni in diretta sabato e domenica su rai 2, rai 3, rai sport più eurosport), secondo le prime stime che e20express è in grado di fornire ai suoi lettori.
Numeri davvero significativi per la produzione, totalmente a cura di Infront Italy (la ex Media Partners di Marco Bogarelli, 48 milioni di euro di ricavi nel 2007), società di marketing sportivo parte del Gruppo Infront Sports & Media che detiene oltre il 90% dei diritti media e oltre il 70% di quelli pubblicitari della Coppa del Mondo di Sci.
Se le cifre snocciolate non bastassero, eccone altre: 21 telecamere per riprendere ogni momento della discesa, un camion regia del valore di 10 milioni di euro (nella foto sotto, l'interno di questo gioiello di tecnologia), 8.000 metri di fibra ottica per cablare tutta la montagna e garantire la diretta video, oltre 100 persone tra cameraman, operatori specializzati e registi che ogni giorno hanno lavorato per garantire 70 ore di trasmissione e gli aggiornamenti in tempo reale sul portale della Federazione Internazionale di Sci.
La società offre ai marchi che vogliono associare il proprio nome alla Coppa del Mondo di Sci diverse tipologie di sponsorizzazione sul campo. La pista viene suddivisa in 7 o 8 spazi da dedicare agli sponsor. C'è chi paga da 1 a 2 milioni di euro per la top sponsorship, con la presenza dello sponsor in tutte le 46 tappe europee sui pettorali, sulla casetta di partenza, lungo il percorso e all'arrivo (per questa Coppa Colmar e Milka). Seguono gli sponsor ufficiali, che spendono dai 500.000 euro al milione, e sono presenti solo sulle tappe nazionali - nel nostro caso italiane - con le stesse modalità dei top sponsor: è la volta di Generali, San Carlo, Gioco del Lotto, Intersport, CMT. Per fregiarsi del titolo di partner invece è necessario spendere dai 2 ai 300.000 euro, e si compare solo in alcune gare specifiche. Infine, si può essere presenti anche in una sola gara diventando event partner, a un costo di 100.000 euro.
Ne abbiamo parlato con Mauro Mottini (nella foto), direttore marketing Infront Italy. "Può capitare che un marchio non sia ben visibile nel corso di una gara - spiega Mottini - ma dal momento che la sponsorizzazione è spalmata su un medio periodo di 4 mesi, compensiamo le eventuali mancanze nelle gare successive. Inoltre i pacchetti prevedono una combinazione con attività sul posto che vanno ben oltre la presenza del brand in tv: ogni sponsor è presente con hostess, attività di sampling e testimonial. Grande spazio è dato anche alle pubbliche relazioni, con la presenza di giornalisti ospiti a ogni tappa. L'azienda poi supporta la sponsorizzazione elaborando campagne pubblicitarie a mezzo tv e stampa dedicate".
Per quanto riguarda il Corporate, Infront non fa comunicazione business to consumer, ma soltanto b2b. Si concentra invece sulla promozione del brand Coppa del Mondo di Sci, con l'obiettivo di migliorarne il posizionamento, ottimizzando il format esistente. "La Coppa è paragonabile alla Formula 1 - spiega con un esempio Mottini -. Stiamo cercando con la FIS di apportare delle migliorie: ad esempio, trasmettere a orari fissi per creare attesa intorno a una gara; o ancora ridurre gli sponsor, aumentando di conseguenza la richiesta economica, così da far emergere l'azienda che investe in comunicazione sportiva".
L'anno appena iniziato è cruciale per Infront, che a partire da febbraio venderà gli spazi di sponsorizzazione per la stagione 2009/2010, e che quindi sinora non ha risentito della crisi del 2008. "Ci auguriamo che le aziende continuino a investire nello sport come strumento di comunicazione - chiosa Mottini -, perchè da una parte consente di associare il proprio marchio a una serie di valori positivi, dall'altra è in grado di far emergere il proprio nome senza fare 'pressioni' sul consumatore, che al giorno d'oggi è bombardato di messaggi provenienti da ogni parte".
Per quanto riguarda nuove gare per aggiudicarsi l'esclusiva dei diritti di sponsorizzazione, Mottini ha dichiarato che la società correrà per i diritti dei Mondiali di Nuoto 2010 (gara che si aprirà tra breve) e che parteciperà altresì al bando di gara per l'acquisizione dei diritti dei Campionati di Volley del 2010.
Viola Venturelli

