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Edizione Speciale del ‘Monitor degli eventi e della live Communication in Italia’. Secondo le agenzie il mercato corre. Criticità legate a gare, budget, timing, applicazione delle normative e recruiting
In occasione de ‘Gli Stati Generali degli Eventi’ è stata realizzata da Astra Ricerche per Adc Group una edizione Speciale del ‘Monitor Sul Mercato degli Eventi e della Live Communication In Italia’ con protagoniste le agenzie di eventi. Secondo i circa 150 intervistati, il primo semestre 2024 è decisamente migliore rispetto a primo semestre dell’anno precedente: il 45,8% afferma che il trend del fatturato è superiore, il 32,3% uguale e il 21,9% inferiore. Una crescita significativa, ma che rischia di essere bloccata dai prezzi, dalla burocrazia e dalle criticità legate a gare, budget, timing e recruiting. Come si evince dai seguenti Highlights.
Gare, Clienti e Scenario
I partecipanti alla ricerca (quasi 150) sono stati prima di tutto invitati a indicare quanto siano gravi e impattanti per la loro azienda, una serie di possibili negatività che afferiscono a tre aree: area gare, area rapporti con i clienti e area del contesto generale, con particolare riferimento all’impatto sul settore della Pubblica Amministrazione. Il punto chiave è che in tutte le tre aree, le negatività - cioè la percezione che questi aspetti siano gravi o gravissimi - sono molto diffuse.
Budget e Timing
Per quanto riguarda i rapporti con i clienti, percentuali particolarmente elevate (intorno all’80%) si riscontrano in merito al fatto che questi ultimi chiedono di fare eventi con budget troppi bassi, nonostante l'aumento dei costi che ha caratterizzato invece questi ultimi anni, e il problema legato al timing. La componente economica si riduce un po' quando parliamo di sostenibilità finanziaria (due rispondenti su 3, circa il 66,2%). “Circa l'80% degli intervistati lamenta come grave/gravissimo sia la componente economica sia la componente timing di realizzazione - sottolinea Cosimo Finzi, direttore AstraRicerche -. Il tema non è solo ‘quanto mi paghi’, ma ‘quando mi paghi’. Per quanto il dato sia più basso (66% contro 80%), il dato relativo alla sostenibilità finanziaria rimane comunque molto alto”.
Copyright e Annullamento
Ci sono poi dei temi, che possono essere ritenuti gravi dal punto di vista culturale, come il fatto che non vengano rispettati copyright e sforzo creativo. “Questo - precisa Finzi - rappresenta un altro dei punti cardine del rapporto agenzia/cliente, non soltanto in fase di gara: il 60% dice che subisce in modo grave/gravissimo l’utilizzo delle proprie idee da parte di altri con altre agenzie”. Sempre sopra il 50% (52%) segnala come critico l'annullamento di progetti. “Siamo usciti dalla fase pandemica in cui per ovvi motivi si dovevano annullare spesso i progetti. Ma questo tema rimane ‘hot’ e si collega molto bene a quello delle gare: per il 73% è grave/gravissimo che venga richiesto uno sforzo in termini di risorse economiche e umane per preparare un progetto e idearlo e prima di andare verso la fase realizzativa venga annullato senza alcun riconoscimento economico”. Restando sul tema gare altri tre temi hanno avuto una valutazione grave/gravissima sopra il 50% e sono la questione del pricing (58,6%) - e quindi qui ci colleghiamo al tema dell'ufficio acquisti come area dominante presso alcune aziende clienti -, il numero eccessivo di partecipanti (55%), regole non chiare e mal comunicate (54%) e partecipanti non omogenei e non confrontabili 40,6%.
I rapporti con la PA
Passando al contesto generale, un tema considerato grave/gravissimo è quello dell'aumento dei costi delle materie prime, lamentato dal 76%, ma non riconosciuto dai clienti. Altra criticità è legata all’opinione circa in ruolo della Pubblica Amministrazione: 2 su 3 (65,4%) affermano che c'è scarsa attenzione dei Governi al comparto e quasi 1 su 2 (45,9%) che le regole, norme, e affini non vengono applicate in modo coerente e prevedibile. “Quindi - precisa Finzi -, sembra un po' un terno al lotto riuscire a fare un evento: ti può andare bene con un Comune e male in un altro. Se non parliamo di Governo centrale (65,4%), ma di enti locali, il 42,9 % afferma di avere difficoltà operative per la burocrazia della Pubblica Amministrazione”. Il 40.6% degli intervistati, inoltre, afferma come a volte sembri quasi che creare un evento sia un elemento di disturbo, che non sia ben accolto, mentre invece rappresenta un volano per l’immagine del luogo e per l’indotto a livello economico. Solo uno su quattro (27.8%), infine, cita le difficoltà operative per le comunicazioni obbligatorie sulle collaborazioni, evidentemente sentito come un problema minore rispetto a tutto il resto.
Capacità realizzativa batte la capacità creativa
Interpellati sull’importanza di grandi temi volti a incrementare/mantenere il successo attuale, il 68,4% ha affermato che la capacità realizzativa batte nettamente la creatività pura (45%). “Quindi - precisa Finzi - saper ‘mettere a terra’ l'idea è più importante della creatività stessa”. Molto interessante è anche il fatto che l’impatto ambientale e sociale (41% e 42%) superino la rilevanza della scelta dei partner tecnici e delle location, considerati comunque importanti. Parlando di tecnologia, infine, e in particolare di Intelligenza artificiale, quasi il 10% dice che è poco/per niente rilevante andare in quella direzione, mentre circa il 24% dice ‘così così’. “Un terzo degli intervistati dunque - precisa Finzi - non è convinto che l'intelligenza artificiale sia così rilevante e che potrà in qualche modo cambiare il mercato”. Solo uno su quattro, infine, dice che l'utilizzo dell'intelligenza artificiale in generale (21,8%) o di tipo generativo (24.1%) possa essere molto rilevante per il successo futuro.
Lo scarso interesse per l’Intelligenza artificiale va di pari passo con l’incessante calo della rilevanza della componente digitale, quale elemento fondamentale di un evento con un pubblico più a distanza che in presenza. Gli eventi ibridi ci sono ancora, ma la parte fisica risulta assolutamente prevalente.
Si assume, ma il recruiting è difficile
Se il mercato corre e la capacità realizzativa è fondamentale, servono team numerosi e competenti. Servono dipendenti (circa 1 su 3 dice ‘devo assumere’) e come collaboratori (1 su 2 ha bisogno di accrescerne il numero nel 2024), ma c’è un grandissimo problema: 98 su 100 dicono che non sia facile trovare le persone (54 che è molto difficile), e ancora meno trovare quelle giuste.
Marina Bellantoni