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Federcongressi&eventi ha lanciato il DVRE, documento che tutela gli organizzatori di eventi da responsabilità per contagio Covid-19. Ferratini: "Con questo progetto offriamo strumenti sempre più concreti ai professionisti della meeting industry"

Il progetto, realizzato con l'obiettivo di proteggere il più possibile i dipendenti, collaboratori e fornitori del settore, aiuta gli organizzatori a verificare se l'evento potrebbe essere un alto potenziale rischio di contagio e/o focolaio di Covid-19. Lo hanno spiegato Sandro Cuccu (Symposium), Giulio Ferratini (CCI), Mauro Zaniboni (MZ Congressi) e Paolo Zona (Cluster) durante il webinar di presentazione.

Si è svolto venerdì 18 settembre in streaming il webinar organizzato da Federcongressi&eventi per presentare alle aziende della meeting industry il Documento di Valutazione del Rischio biologico in sede di Evento-DVRE redatto dalla stessa associazione, con la collaborazione di decine di aziende associate, virologi di fama e rappresentanti di categorie imprenditoriali coinvolte nella gestione degli eventi.

A dare il benvenuto ai numerosi ospiti, il Presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli: "Sono moltissime le persone che hanno partecipato a questo progetto. Voglio solo mettere al centro dell'attenzione quanto il valore di essere riuniti in un'associazione fortemente identitaria e anche fortemente legata da relazioni personali fra tutte quante le persone, permetta di generare un flusso di competenze e di professionalità che ritornano a disposizione della community. Questo è quello che è successo in questi mesi ed è il lavoro che è stato presentato oggi". 

Come spiegato durante il webinar da Sandro Cuccu (Symposium), Giulio Ferratini (CCI), Mauro Zaniboni (MZ Congressi) e Paolo Zona (Cluster) il documento è uno strumento tecnico che nasce con l’obiettivo di tutelare gli organizzatori di eventi e congressi dando loro la possibilità di dimostrare di aver adottato tutte le misure possibili per garantire il contenimento di rischio biologico Covid19 durante lo svolgimento dell’evento.

Il DVRE è infatti una matrice nella quale l’organizzatore, inserendo i dati dell’evento (per esempio, provenienza e numero di partecipanti, durata dell’evento, dimensione della sede ospitante…), ottiene come risultato un valore significativo dell’indice di rischio biologico dell’evento. 

Qualora il risultato dell’analisi effettuata attraverso la matrice segnali un valore di rischio elevato, il DVRE fornisce le possibili soluzioni, cioè le procedure da adottare affinché tale indice diminuisca, sino ad arrivare ai parametri più bassi ritenuti accettabili.

Le procedure suggerite rispettano sia le Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative della Conferenza delle Regioni sia i Provvedimenti di natura igienico-sanitaria e comportamentale per l'organizzazione di convegni ed eventi aggregativi in sicurezza biologica (Virus Covid-19) di Federcongressi&eventi. In particolare, come illustrato da Sandro Cuccu, le 8 procedure vanno a coprire tutte le attività che consentiranno di andare ad individuare le misure da adottare. Nel dettaglio sono:

Accoglienza e accreditamento, Allestimenti, Sala (allestimento e gestione), Ristorazione, Gestione del servizi audiovisivi, Sede eventi sociali, Servizi transfer, Intrattenimento/spettacolarizzazione eventi sociali. 

"Il sistema che abbiamo configurato - racconta Paolo Zona - parte da un presupposto di sequenzialità delle operazioni e non può essere trascurato. Nel momento in cui affrontiamo un evento residenziale in epoca Covid-19 dovremo approntare delle misure di mitigazione del rischio. Questo è uno dei passaggi che ha portato via maggior tempo al nostro gruppo di lavoro, perchè cercare di dare un valore numerico al rischio è complicato. E' il presupposto essenziale per decidere quali misure adottare e quali no".

“Con la stesura del Documento di Valutazione del Rischio biologico in sede di Evento-DVRE Federcongressi&eventi conferma la propria tempestività nel supportare il lavoro quotidiano e sempre più complesso dei professionisti della meeting industry con strumenti concreti”, commenta Giulio Ferratini (in foto), Vice Presidente di Federcongressi&eventi. “La nostra associazione è l’unica del settore del turismo organizzato ad aver prodotto un documento simile: è il frutto di un lavoro e impegno corale che ha l’obiettivo di tutelare gli organizzatori di eventi fornendo loro la preziosa opportunità di arginare il rischio della nascita di focolai in occasione degli eventi e di poter dimostrare di aver messo in atto tutte le possibili azioni per evitare il contagio da Covid19”.

Per la realizzazione della documentazione si ringrazia tutto il gruppo di lavoro: Petruska Andretta - Akesios Group, Massimo Andreoli - Wavents , Ugo Baggiarini – Immaginazione,Barbara Beretta – MiCo. Giorgio Bonamini - On-Stage,Tommaso Borioli - Superstudio events, Federica Catalucci -Triumph Group International, Matteo Bruno Calveri - Summeet, Paolo Capurro - Presidente ANBC Catering, Tommaso Corsini- Corsini Events Wedding, Francesco Crognale - Fiera Roma, Stefania De Toni - Padova Fiere, Antonio Ducceschi - Starhotels Firenze, Gabriella Gentile - Meeting Consultants, Gabriella Ghigi - Meeting Consultants, Laura Favaretti - Padova Convention&Visitor Bureau, Nazzareno Giarola – Veronafiere, Lisa Grotti| Iacopo Fiorini - Tecnoconference - Tc Group, Stefano Innocenti – CAMST, Enrico Jesu - Vela Spa, Massimo Laiolo – Aristea, Martina Leuci- MiCo, Armando Mastrapasqua – CWT, Giorgio Mazzeo - Centro Congressi Bergamo Giovanni XXIII, Alessandra Moretti - Regie d'Autore, Marica Motta - AIM Group International, Pietro Piccinetti - Fiera Roma, Lorenzo Pignatti – Terraevents, Rossella Poggesi -Terraevents, Lavinia Ricci - AIM Group International, Eleonella Righetti Cinquetti – Cogest, Elisabetta Salerno – OIC, Marisa Sartori - Sistema Congressi, Carla Sibilla – Convention Bureau Genova,  Duccio Ulivelli - MiCo Milano).

Stefano Grimaldi