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In Lombardia dal 1° luglio ripartono eventi, congressi e fiere

Lo ha stabilito l’ordinanza 573 del 29 giugno 2020, con cui la Regione ha integrato le misure approvate dal Dpcm dell’11 giugno dando così il via libera alla event & meeting industry attraverso disposizioni valide fino al 14 luglio.

Dopo 15 regioni in cui si è già autorizzata la ripresa, via libera alla event & meeting industry anche in Lombardia. Lo ha stabilito l’ordinanza 573 del 29 giugno 2020, con cui la Regione ha integrato le misure approvate dal Dpcm dell’11 giugno dando così il via libera alla event & meeting industry attraverso disposizioni valide fino al 14 luglio.

IN ALLEGATO L'ORDINANZA

Le indicazioni si applicano a convegni, congressi, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili, compresi quelli svolti all’interno di strutture ricettive, nonché alle manifestazioni fieristiche di cui all’art. 121 L.R. 6/2010. Tali indicazioni vanno integrate, in funzione dello specifico contesto, con quelle relative alla ristorazione, con particolare riferimento alle modalità di somministrazione a buffet (leggilo qui).

Come da protocollo suggerito da Federcongressi&eventi, il numero massimo dei partecipanti all’evento dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati. Al fine di ridurre l’affollamento e assicurare il distanziamento interpersonale.

E’ necessario riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato. Al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. «Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale», viene precisato. Se possibile, occorre organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.

Inoltre, si deve predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.

Promuovere l’utilizzo di tecnologie digitali al fine di automatizzare i processi organizzativi e partecipativi. Ad esempio, il sistema di prenotazione, il pagamento dei tickets, la compilazione di modulistica e la stampa di sistemi di riconoscimento. E ancora, il sistema di registrazione degli ingressi, l’effettuazione di test valutativi e di gradimento, la consegna attestati di partecipazione. Sempre al fine di evitare prevedibili assembramenti e nel rispetto della privacy, è d’obbligo mantenere un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.

La postazione dedicata alla segreteria e all’accoglienza, laddove non già dotata di barriere fisiche (schermi), dovrà essere eventualmente adeguata. Si deve consentire l’accesso solo agli utenti correttamente registrati.

Prima dell’accesso al luogo di lavoro – cioé dell’evento – deve essere rilevata la temperatura corporea del personale. Se superiore ai 37,5° non sarà consentito l’accesso o la permanenza ai luoghi di lavoro al lavoratore, che sarà quindi posto momentaneamente in isolamento con relativa segnalazione all’Ats competente per territorio. Analogamente si provvederà in tal modo se durante l’attività il lavoratore dovesse manifestare i sintomi di infezione respiratoria da Covid-19: febbre, tosse, raffreddore, congiuntivite. La rilevazione della temperatura corporea è fortemente raccomandata anche per i clienti/visitatori/utenti. Per le disposizioni di dettaglio si rinvia a quanto previsto dal paragrafo 1.3 dell’Ordinanza 78.

Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.

È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree come biglietteria, aule, servizi igienici, e promuoverne l’utilizzo frequente.

Nelle sale convegno, occorre garantire l’occupazione dei posti a sedere in modo da favorire il distanziamento minimo di almeno 1 metro.

Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet (goccioline respiratorie). Il tavolo dei relatori e il podio per le presentazioni dovranno essere riorganizzati in modo da consentire una distanza di sicurezza che consenta a relatori/moderatori di parlare senza l’uso della mascherina.

I dispositivi e le attrezzature a disposizione di relatori, moderatori e uditori (microfoni, tastiere, mouse, puntatori laser) devono essere disinfettati prima dell’utilizzo iniziale . Verificando che siano disconnessi dal collegamento elettrico. Successivamente devono essere protetti da possibili contaminazioni da una pellicola per uso alimentare o clinico, da sostituire possibilmente ad ogni utilizzatore.

Considerata la condivisione prolungata del medesimo ambiente, tutti gli uditori e il personale addetto all’assistenza (all’accettazione, personale tecnico, tutor d’aula) dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie per tutta la durata delle attività. Nonché procedere ad una frequente igiene delle mani con soluzioni igienizzanti.

Nelle aree poster, si devono riorganizzare gli spazi in modo da favorire il rispetto del distanziamento interpersonale. Valutando il contingentamento degli accessi. E promuovere la fruizione in remoto del materiale da parte dei partecipanti. Eventuali documenti informativi e scientifici potranno essere resi disponibili preferibilmente in espositori con modalità self service (cui il visitatore accede previa igienizzazione delle mani) o ricorrendo a sistemi digitali.

Nelle aree espositive, gli spazi tra le aree dei singoli espositori vanno riorganizzati in modo da favorire il rispetto del distanziamento interpersonale, valutando il contingentamento degli accessi ai singoli stand. Anche in questo caso, eventuali materiali informativi, promozionali, gadget potranno essere resi disponibili preferibilmente in espositori con modalità self service (cui il visitatore accede previa igienizzazione delle mani) o ricorrendo a sistemi digitali.

Dovrà essere garantita la regolare pulizia e disinfezione degli ambienti con particolare attenzione alle superfici più frequentemente toccate, ai servizi igienici e alle parti comuni (aree ristoro, tastiere dei distributori automatici di bevande e snack). In ogni caso al termine di ogni attività di un gruppo di utenti.

Infine, si deve favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delleportate di aria esterna secondo le 79 normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna.

Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria.

In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto l’estrattore d’aria  in funzione continuata.