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Con oltre 170 appuntamenti al via la Milano Fashion Week Donna 2025. Per l'occasione la città si veste di eventi, mostre e incontri aperti a tutti
Da martedì 23 a domenica 29 settembre Milano ospita la Fashion Week dedicata alle collezioni donna per la primavera/estate 2026, con oltre 170 appuntamenti, tra sfilate, presentazioni ed eventi collaterali.
Non solo passerelle. La settimana della moda milanese ha trasformato ancora una volta la città in un grande laboratorio creativo diffuso. Oltre alle attesissime sfilate delle maison, questa edizione si distingue per il ricco calendario di eventi collaterali, pensati per coinvolgere non soltanto addetti ai lavori, ma anche cittadini e curiosi.
Il cuore pulsante dell’apertura al pubblico è il Fashion Hub a Palazzo Giureconsulti, a due passi dal Duomo. Qui si alternano installazioni, talk e presentazioni dedicate alla moda emergente, con particolare attenzione a sostenibilità, innovazione e artigianalità. Il progetto “Designer for the Planet” dà voce a giovani stilisti che reinterpretano il futuro della moda con materiali e processi etici, segno che la Fashion Week non vuole essere solo celebrazione estetica, ma anche riflessione sul mondo che verrà.
La settimana è punteggiata da mostre e installazioni immersive che trasformano palazzi storici e boutique in spazi esperienziali. Da Pucciverse a Palazzo Clerici, un viaggio nell’universo Pucci tra arte e heritage, fino alla retrospettiva Kelly Morphose di Hermès in via Montenapoleone, che racconta le metamorfosi della leggendaria Kelly bag. All’Armani/Silos invece prende vita Guy Bourdin: Storyteller, esposizione che mette in luce la potenza visionaria del fotografo francese.
Non mancano incursioni artistiche più pop e urbane, come Arte in denim al Chiosco Faravelli, dove il tessuto simbolo dello streetwear viene reinterpretato da artisti locali. Le Gallerie d’Italia, invece, ospitano due percorsi fotografici dal taglio più intimo: Through Her Eyes: Timeless Strength di Max Vadukul e Luce e Ombra di Stefano Babic.
Accanto all’arte, anche il dibattito culturale trova spazio con il ciclo di talk Fashion Issues alla Triennale, dove studiosi, designer e opinion leader si confrontano su sostenibilità, multiculturalismo e nuove dinamiche di produzione. Una dimostrazione che la settimana della moda è sempre più luogo di pensiero, oltre che di spettacolo.
L’atmosfera è vivace anche nelle serate: tra proiezioni del Cinemoda Club – rassegna curata da Vogue Italia e Kering che lega moda e cinema – e temporary store disseminati nei quartieri, Milano diventa un palcoscenico aperto 24 ore su 24.
Questa edizione porta con sé anche una forte componente emotiva: è la prima senza Giorgio Armani, e numerosi eventi celebrano l’eredità del maestro, ricordandone il ruolo di ponte tra sartorialità italiana e visione internazionale.
In definitiva, la Fashion Week di Milano si conferma non solo come vetrina delle nuove collezioni donna, ma come festival culturale e sociale capace di aprire le porte della moda a tutta la città. Una settimana in cui l’eleganza delle passerelle incontra la vitalità degli eventi, trasformando Milano in un laboratorio aperto di stile, arte e innovazione.