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Mario Sciacca lascia il Gruppo Jakala
Sciacca, uno dei maggiori attori della crescita del mercato 'below the line' del nostro paese, ha dato vita, negli anni 80, a uno dei più importanti gruppi nei settori incentive, promotion ed eventi: Il Gruppo Promoplan. A fine 2004 la cessione a Jakala, dove Sciacca ha ricoperto il ruolo di presidente dell’area eventi (Jakala Events) e vicepresidente di Jakala Group.
Mario Sciacca ha lasciato, alla fine dell’anno 2008, il Gruppo Jakala di cui era presidente dell’area eventi (Jakala Events) e vicepresidente di Jakala Group, importante realtà nel mondo della comunicazione non pubblicitaria in Italia.
Sciacca, uno dei maggiori attori della crescita del mercato 'below the line' del nostro paese, ha dato vita, a partire dagli anni 80, al più importante gruppo italiano nei settori incentive, promotion ed eventi: Il Gruppo Promoplan. Questo marchio, insieme agli altrettanto noti e apprezzati Catiturama, Ambrosini e Associati e Gala Events ha contribuito a dare maggiore importanza e visibilità a tutto il movimento del btl e del marketing relazionale.
A fine 2004 la cessione a Jakala (ad eccezione di Ambrosini e Associati che non è stata inclusa nell’operazione) che, grazie all’apporto determinante dell’acquisito Gruppo Promoplan, diventa il maggior player italiano sia nelle aree presidiate da Promoplan, Catiturama etc…ma anche in settori aggiunti al gruppo come, ad esempio, il dm e, soprattutto, le Loyalty.
Alla domanda posta a Mario Sciacca: “Cosa farà adesso? Si occuperà ancora di questo mercato? Si alleerà con qualcuno? Creerà una nuova realtà?", la risposta è stata molto chiara: ancora per tutto il 2009, è legato ad un contratto di non concorrenza che, come è suo costume, intende rispettare. Ha alcuni progetti nel settore turistico-immobiliare ed un obbiettivo che la mancanza di tempo gli precludeva: il miglioramento del suo handicap golfistico...
Ma nel 2010 che succederà? "Se ne avrò ancora voglia e se vi sarà un progetto interessante, potrei fare come alcuni pugili di grande classe che,ancora integri nel corpo e nella mente, accettano di tornare sul ring non solo per la 'borsa' ma, soprattutto, per l’innata ed inesaurita voglia di vincere".