
Evento b2b
Albretti (Expo 2015): "Il vero media sono le persone. La comunicazione di Expo è un modello ripetibile"
Expo 2015: il sistema italiano ha funzionato e il successo è stato riconosciuto a livello internazionale. Il merito? Di tutto il sistema, compresa la comunicazione intesa in tutti i suoi aspetti: dal web ai materiali, dal customer care alla parte social. Ne ha parlato al Bea Educational (Roma, Nazionale Spazio Eventi) Alessandra Albretti, head of media management and communication projects di Expo 2015.
"Un punto fermo della comunicazione, e quindi del successo dell'evento, è stato il coinvolgimento attivo del pubblico attraverso attività orizzontali e partecipative - ha esordito Albretti -. Abbiamo attuato progetti di inclusione e call to action su pubblici diversi, abbiamo coinvolto le donne, i bambini, le comunità scientifiche... tutti in modo attivo. Questa strategia ha funzionato: il 1° di maggio abbiamo aperto il sito espositivo con una cerimonia di inaugurazione, e pochi giorni dopo il web era già pieno di foto, post e commenti di persone che erano state in Expo. I visitatori, quindi, sono stati il principale media: 'active people', ambasciatori di Expo 2015 per tutti i sei mesi. Oltre agli strumenti tradizionali di comunicazione, abbiamo così scoperto di avere dalla nostra parte un grande asset, un canale spontaneo e molto, molto efficace".
Il successo della comunicazione, naturalmente, è stato determinato anche dal team di professionisti che ne ha seguito gli aspetti. "Ad aprile 2015 avevamo nel team cinque agenzie, vincitrici di bandi di gara. È stato come dirigere un'orchestra polifonica. Per 184 giorni abbiamo suonato un concerto di improvvisazione, ma con precise regole. Abbiamo messo in campo tutta la nostra flessibilità per affrontare i diversi problemi e risolvere le criticità". Un altro degli elementi distintivi della gestione della comunicazione di Expo è stata la capacità di tessere relazioni.
"Sono stati creati dei veri e propri network funzionali alla comunicazione, come quello degli ambassador, personaggi noti del mondo dello sport, dell'attualità e della cultura a cui abbiamo delegato il compito di trasferire attese e valori dell'Esposizione Universale. Queste persone ci hanno messo la faccia e hanno invitato il pubblico a visitare il sito espositivo".
"Credo che il format della comunicazione di Expo sia un modello ripetibile per tutti gli eventi che richiedono una grande partecipazione di pubblico. A patto di saper essere flessibili. Ma, soprattutto, a patto di saper ascoltare. Niente si fa più da solo".
Bea Educational è un evento di ADC Group
Main partner: Nazionale Spazio Eventi, Mood Hotels
Technical partner: 360 agency, Sinergica Visual Communication
Chiara Pozzoli