Evento b2b
Alfredo Accatino presenta il suo nuovo libro sugli eventi al Bea Expo Festival
Dopo il 'Dizionario degli Eventi', la nuova 'fatica' editoriale del creative & artistic director di Filmmaster Events si intitola 'The Events Master – tecniche, parole, segreti, e trucchi del mercato degli eventi'. Appuntamento al Teatro Franco Parenti di Milano alle ore 11:30 del 17 novembre per la presentazione.
Il prossimo lunedì 17 novembre, nell'ambito del Bea Expo Festival, la manifestazione annuale ideata, organizzata e promossa da ADC Group, il creative & artistic director di Filmmaster Events presenterà la sua nuova 'fatica' editoriale.
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L'appuntamento è alle ore 11:30 presso la sala AcomeA del Teatro Franco Parenti di Milano (Via Pier Lombardo, 14).
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Il nuovo libro si intitola 'The Events Master – tecniche, parole, segreti, e trucchi del mercato degli eventi', edito da ADC Group.
Ne pubblichiamo di seguito uno stralcio:
Per poi raggiungere, infine, il reparto Comunicazione & Marketing, lo scaffale per il quale il libro era stato concepito, ma che già trovai all’epoca, in effetti, un po’ stretto.
Dimostrazione lampante di quanto l’opinione pubblica in senso lato facesse ancora difficoltà a inquadrare un fenomeno tanto visibile nelle sue manifestazioni quanto incomprensibile dall’esterno.
Nonostante la partenza a handicap, la tiratura andò esaurita, segno che il tema trattato, nonostante tutto sembrasse remare contro, fosse in realtà di grande interesse e attualità: a fini accademici, ovviamente, ma anche per l’inserimento nel mondo del lavoro, o per l’autoformazione di chi già lavorava ma era costretto a cambiare area di attività.
						  
Questo è il problema di fondo.
Un’arma comunicativa che coinvolge decine di migliaia di addetti, che smuove un bel mucchio di denaro, della quale, nonostante le ricerche del settore, ancora non si conoscono realmente i volumi, gli obiettivi, le tecniche, i protagonisti, i limiti territoriali.
Dimostrazione lampante di quanto l’opinione pubblica in senso lato facesse ancora difficoltà a inquadrare un fenomeno tanto visibile nelle sue manifestazioni quanto incomprensibile dall’esterno.
Nonostante la partenza a handicap, la tiratura andò esaurita, segno che il tema trattato, nonostante tutto sembrasse remare contro, fosse in realtà di grande interesse e attualità: a fini accademici, ovviamente, ma anche per l’inserimento nel mondo del lavoro, o per l’autoformazione di chi già lavorava ma era costretto a cambiare area di attività.
E ne ho le prove, visto che in maniera del tutto spontanea, persone di ogni età chiedevano al banchetto delle informazioni con aria complice – come mi raccontarono in una libreria - quasi stessero comprando un giornale di donne nude: “…Ce l’ha qualcosa che parla di eventi?”.
Questo è il problema di fondo.
È nata una leva di marketing oggi divenuta industria.
Un’arma comunicativa che coinvolge decine di migliaia di addetti, che smuove un bel mucchio di denaro, della quale, nonostante le ricerche del settore, ancora non si conoscono realmente i volumi, gli obiettivi, le tecniche, i protagonisti, i limiti territoriali.
E dove le parole sono usate spesso a caso, o a sproposito, anche da molti di noi. “Come fiori di campagna in un mazzo comprato al semaforo, il giorno di San Valentino…”, come avrebbe detto il vecchio, caro amico Charles Bukowski. Pace all’anima sua...
		


