Evento b2b
Bea Educational - Bassetto (FMA Roma): “Oggi l’evento deve integrare tutti i touch point”
Non si può più immaginare un evento senza l’interazione di tutti i touch point. Parola di Gruppo FMA, che da 30 anni osserva il comportamento del target fino al ‘momento della verità’, ovvero l’acquisto fisico del prodotto. L’evento va quindi ripensato come point of influence, con l’agenzia come deus ex machina. Come dimostra la case history realizzata per Renault Twingo.
Al Bea Educational (Spazio Roma Eventi - Piazza di Spagna) , anche la testimonianza di un'agenzia storica nel mercato degli eventi.
Da ben 30 anni, infatti, FMA si occupa di eventi. “Noi già 30 anni fa parlavamo di brand experience - spiega Luca Bassetto (FOTO), ad FMA Roma -. Ricordate il Camel Trophy? Una pietra miliare nella storia degli eventi, tutti attaccavano l’adesivo del cammello sulle auto o sulla vespa. Era l’emblema del social! Oggi gli strumenti sono diversi, ma gli obiettivi sono gli stessi”.
La ricetta per la big idea negli eventi ha per l’agenzia un diktat preciso: 'Think, feel, do', come afferma Bassetto.
"Ci occupiamo di experience journey marketing osservando i consumer behaviour. Osserviamo il comportamento dei consumatori da ben 30 anni per arrivare al ‘momento della verità’, ovvero, la scelta del prodotto”.
Oggi, tuttavia, il consumatore si informa, vede sui social cosa ne pensano gli altri del prodotto.
“E’ il cosiddetto fenomeno dello showrooming, ovvero il consumatore acquisisce informazioni su internet ma poi ha bisogno di soddisfare tutti i sensi, necessita anche dell’esperienza fisica, di andare sul punto vendita e toccare con mano. Ecco, noi ci posizioniamo sul touch point, sull’esperienza diretta”.
L’evento va quindi ripensato come point of influence e come un’opportunità per l’azienda di soddisfare le crescenti esigenze di informazione del consumatore. Il ruolo dell’agenzia, in tutto questo, è proprio quello di stare alla ‘regia’ del point of influence.
“In particolare – spiega Bassetto – ci concentriamo su brand activation, promozioni, exhibit design meeting, consumer event, digital, social e sales force. Non saremo i primi a dirlo, ma oggi non si può più immaginare un evento senza interazione e integrazione di tutti i touch point”.
Tra le case history esemplari, quella realizzata per Renalut, il Renault Twingo Waiting Program, un progetto ricco e interattivo on line e on field.
“Lo speciale programma, lanciato inizialmente solo on line per ben quattro mesi, ha avuto un sito dedicato ed è stato sostenuto da un’intensa azione di social buzz. Il programma prevedeva un ‘photocontest’ a tema fun, ovvero ‘fun is back’. A scegliere i vincitori è stata la celebrity madrina del programma, la cantante Noemi”.
Il premio finale? Pass Vip per il red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia con viaggio e pensione completa. “Nella laguna abbiamo anche allestito uno stand Twingo di 64 mq per presentare la nuova Twingo. A intrattenere il target anche la possibilità di un test drive esclusivo per le strade del Lido di Venezia”.
I risultati? 600.000 post impression sui canali social di Noemi, oltre 180.000 visite al sito, 15.000 registrazioni di utenti, 200 biglietti del cinema vinti, e, soprattutto 100 Twingo Limited Edition sold out on line.
“Si è trattato di un evento che ha racchiuso tutte le componenti, dal digital a social, dalla scelta di una celebrity per amplificare i risultati dell’evento a livello virale all’evento finale della di Venezia con la presentazione dell’auto - spiega Bassetto -. Un evento complesso che è passato dal web alla ‘piazza’ e viceversa attivando il target in tutti i touch point”.
Serena Roberti
Oggi, tuttavia, il consumatore si informa, vede sui social cosa ne pensano gli altri del prodotto.
“E’ il cosiddetto fenomeno dello showrooming, ovvero il consumatore acquisisce informazioni su internet ma poi ha bisogno di soddisfare tutti i sensi, necessita anche dell’esperienza fisica, di andare sul punto vendita e toccare con mano. Ecco, noi ci posizioniamo sul touch point, sull’esperienza diretta”.
L’evento va quindi ripensato come point of influence e come un’opportunità per l’azienda di soddisfare le crescenti esigenze di informazione del consumatore. Il ruolo dell’agenzia, in tutto questo, è proprio quello di stare alla ‘regia’ del point of influence.
“In particolare – spiega Bassetto – ci concentriamo su brand activation, promozioni, exhibit design meeting, consumer event, digital, social e sales force. Non saremo i primi a dirlo, ma oggi non si può più immaginare un evento senza interazione e integrazione di tutti i touch point”.
Tra le case history esemplari, quella realizzata per Renalut, il Renault Twingo Waiting Program, un progetto ricco e interattivo on line e on field.
“Lo speciale programma, lanciato inizialmente solo on line per ben quattro mesi, ha avuto un sito dedicato ed è stato sostenuto da un’intensa azione di social buzz. Il programma prevedeva un ‘photocontest’ a tema fun, ovvero ‘fun is back’. A scegliere i vincitori è stata la celebrity madrina del programma, la cantante Noemi”.
Il premio finale? Pass Vip per il red carpet alla Mostra del Cinema di Venezia con viaggio e pensione completa. “Nella laguna abbiamo anche allestito uno stand Twingo di 64 mq per presentare la nuova Twingo. A intrattenere il target anche la possibilità di un test drive esclusivo per le strade del Lido di Venezia”.
I risultati? 600.000 post impression sui canali social di Noemi, oltre 180.000 visite al sito, 15.000 registrazioni di utenti, 200 biglietti del cinema vinti, e, soprattutto 100 Twingo Limited Edition sold out on line.
“Si è trattato di un evento che ha racchiuso tutte le componenti, dal digital a social, dalla scelta di una celebrity per amplificare i risultati dell’evento a livello virale all’evento finale della di Venezia con la presentazione dell’auto - spiega Bassetto -. Un evento complesso che è passato dal web alla ‘piazza’ e viceversa attivando il target in tutti i touch point”.
Serena Roberti