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EuBea Festival. Solaris (Event Manager Blog) e Darby (NoSuchThing): il futuro? Emozioni, strategia e tecnologia

SIVIGLIA - Se l'emozione e il concept rimangono fondamentali per la buona riuscita di un evento, le parole chiave del prossimo futuro degli eventi rimarranno tecnologia, capacità di raggiungere e misurare i risultati ed engagement. Ecco alcune delle conclusioni della sessione 'Future Vision' svoltasi in occasione dell'Eubea Festival 2015.
SIVIGLIA - Il futuro della event industry riassunto in poche parole? Emozione, tecnologia e risultati.

Per raggiungere i propri obiettivi di comunicazione, e colpire il target ci vuole anima, strategia e tecnica. Ne sono convinti i due protagonisti dell'appuntamento pomeridiano dell'Eubea Festival dedicato al futuro degli eventi.


Julius Solaris (Event Manager Blog), il futuro tra live interaction, data e smart venues
Cosa pensano i professionisti della meeting industry sull'utilizzo della tecnologia negli eventi? Quanto è rilevante e può contribuire alla buona riuscita di un evento? Una ricerca svolta dall'Event Manager Blog su un panel di 6.000 intervistati ha fornito dati interessanti. A presetarli Julius Solaris, editor Event Manager Blog.

Eccone alcuni. Il 94% degli intervistati pensa di acquistare tecnologia al fine di incrementare l'engagement, mentre il 75% punterà sulle app. Per veicolare i contenuti, invece, gli event manager scelgono gli eventi, a discapito di blog, case study o newsletter. Il 54% degli intervistati non misura i numeri relativi ai social media

Scendendo nel dettaglio delle tecnologie utilizzate, solo il 58% delle applicazioni per gli eventi offre un'integrazione Beacon.

Tre gli asset sintetizzati da Solaris che caratterizzeranno il futuro del comparto: live interaction, data e smart venues. In particolare, la live interaction si sviluppa intorno alle 5 P: People, Public, Performers, Place e Platform. 

Fil rouge rimane la tecnologia, che deve però rimanere un mezzo per raggiungere gli obiettivi di comunicazione e trasferire contenuti, essenziali per coinvolgere l'audience e creare networking. Per quanto riguarda i dati, invece, è fondamentale che siano  realmente significativi e utili. Pochi ma buoni, insomma. 
 
Darby (NoSuchThing), emozione: punto di partenza e di arrivo
Pioniere del digital matte painting, ha firmato gli effetti speciali di colossal cinematografici come 'Titanic' e 'Il quinto elemento' di Luc Besson e ancora ha legato il suo nome a film come 'Matrix', 'Harry Potter', 'Irobot', 'Minority Report'.

Parliamo di Charles Darby, creative director NoSuchThing, che ha condiviso con i partecipanti dell'Eubea Festival interessanti riflessioni su quanto il mondo del cinema e quello degli eventi si assomiglino, e come rendere questi ultimi memorabili. 
 
Darby ritiene il mondo degli eventi interessante e pieno di opportunità, che bisogna sapere cogliere con competenza e umiltà. Bisogna essere capaci di esplorare, partendo da concept e vision chiare, ma puntando a vivere e far vivere al proprio audience esperienze sempre nuove. Tra le sfide spicca la capacità di far vivere all'audience storytelling credibili e coinvolgenti.

Certo, tutto ciò, sia nel mondo degli eventi come in quello cinematografico, viene fatto con budget sempre più ristretti e con tempistiche sempre più serrate. Per questo avere obiettivi chiari e collaborare con il cliente è fondamentale.

Il mondo degli eventi, comunque, ha davanti a sé enormi possibilità derivanti dalle tecnologie digitali e dal cinematic che possono essere utilizzate per creare esperienze memorabili. Perché il punto di partenza e di arrivo è sempre lo stesso: l'emozione

Marina Bellantoni