
Evento b2b
Rome Business Summit: nella Capitale la prima edizione dell’evento di Business International dedicato ai professionisti dei mondi finance, procurement e HR
C’è chi deve trovare nuove risorse finanziarie e nuovi modelli di controllo per generare valore, chi deve capire come semplificare le operazioni per consentire una concreta riduzione dei costi, a fronte di un migliore processo produttivo e chi, invece, deve capire come riorganizzare i modelli lavorativi per consentire una crescita, personale ancor prima che professionale, dei propri dipendenti e, in particolare, del management.
Dalle decisioni condivise allo smart working e dalla sostenibilità a una visione globale basata sulla capacità di produrre nuovi investimenti, il braccio operativo del board di un’azienda si sta modificando, diventando sempre più flessibile e reattivo per poter rispondere alle sfide che si trova ad affrontare. Un’ambientazione diversa dal passato, questa, che sposta il focus dalla difesa all’attacco e dal conservazionismo statico, ma non strategico, al dinamismo di lungo periodo. Un concetto quasi itinerante che impone nuove competenze trasversali per gestire inediti problemi globali, multicanale e, più spesso, dettati da un gap digitale che è ormai necessario ridurre.
Temi di grande importanza sui quali il mondo dell’industria italiana deve confrontarsi e che per la prima volta, quest’anno, Business International (divisione di Fiera Milano Media – Gruppo Fiera Milano) ha deciso di riunire all’interno del Rome Business Summit. Un grande evento previsto a Roma presso Palazzo Rospigliosi, dal 26 al 28 novembre 2019, e pensato per far incontrare i professionisti dei mondi finance, procurement e HR in tre giornate di formazione al fine di consentire uno scambio di opinioni su alcuni dei più importanti temi e trend del momento con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni alle sfide che il futuro porrà di fronte a queste figure apicali d’impresa nei prossimi mesi.
Le soft skill, chiave di una nuova managerialità
Secondo un recente studio del World Economic Forum, dal titolo 'Future of Jobs', nelle prime dieci competenze necessarie per affrontare il mondo del business del futuro si trovano la capacità di risolvere problemi complessi (problem solving), il pensiero critico e la creatività, oltre anche a intelligenza emotiva, negoziazione e flessibilità cognitiva. Tutte soft skill che solitamente si imparano nell’arco degli anni con l’acquisizione di esperienza, ma che, a causa della frenetica velocità con cui si sta evolvendo il mondo del business, risultano essere fondamentali in questa nuova rivoluzione industriale che sta modificando radicalmente qualunque modello e struttura operativa in qualsiasi segmento industriale.
Motivi questi che hanno portato questa prima edizione del Rome Business Summit a dare ampio spazio all’universo di quelle competenze trasversali che fanno della flessibilità la loro arma vincente per riuscire ad adattarsi a qualunque tipo di necessità. Grazie all’intervento di grandi personalità del mondo dello sport, come il velista Matteo Miceli, che, nella giornata di martedì, interverrà nel corso di Re-inventing Finance per parlare al mondo dei CFO di come il problem solving e la sostenibilità, soprattutto nell’individuazione di nuove risorse primarie, come le energie rinnovabili, rappresentino una qualità imprescindibile nella gestione amministrativa della propria organizzazione, o come l’avvocato esperto di diritto sportivo, Pierfilippo Capello, che nel pomeriggio di mercoledì, durante il CPO Rome Summit, cercherà di spiegare ai Chief Procurement Officer italiani quanto la pazienza e l’ascolto siano cruciali per condurre una buona negoziazione, e a grandi esperti del mondo dell’impresa e del lavoro come il professore dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Michel Martone, che nella giornata di giovedì all’interno dell’HR Business Summit, cercherà di spiegare ai professionisti delle risorse umane del Belpaese l’importanza di applicare una nuova flessibilità nei modelli lavorativi e formativi, la kermesse, che è pronta a ospitare oltre 600 manager tricolore nella location, si proporrà di offrire una visione laterale per la creazione di una nuova cultura manageriale e d’impresa necessaria per la crescita del nostro Paese.
Dal talento al cambiamento
Se è vero, infatti, che nel campo del procurement la digitalizzazione sta assumendo un ruolo cruciale nella riduzione dei costi e nella semplificazione dei processi, d’altro canto la gestione dei dati e delle informazioni implementate da nuove piattaforme aziendali digitali sta consentendo a chi opera nelle divisioni finance di lavorare in maniera sempre più strategica, riuscendo a gestire i capitali, sia in termini di investimenti, sia in termini di ottenimento di finanziamenti, con una maggiore propensione al rischio e una visione di più ampio raggio.
Un approccio che, invece, sotto il profilo HR si trasforma in una migliore gestione delle richieste provenienti dai dipendenti, magari attraverso chatbot basati sull’intelligenza artificiale, e in una migliore capacità di selezione dei talenti e sviluppo di una cultura aziendale focalizzata sulla capacità di comunicare sia internamente, sia esternamente attraverso nuovi canali digitali. Nuove attitudini e modi di lavorare che ovviamente rivoluzionano l’assetto di un’organizzazione e che il Rome Business Summit ha voluto sottolineare e indagare più in profondità.
Da un lato, infatti, grazie al supporto scientifico di Fabrizio Lepri, professore a contratto dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, Inaz e Business International hanno realizzato uno studio dedicato alla comprensione delle nuove sfide, esigenze e tendenze da monitorare e approcciare da parte del mondo delle Risorse Umane nei prossimi mesi, che sarà presentato nella serata del 28 novembre all’interno della giornata dedicata agli HR manager italiani.
Dall’altro, invece, attraverso la partnership con Federmanager Giovani, nella serata del 26 novembre, nel corso della sessione dedicata all’area AFC, saranno premiati i migliori CFO under40, per sottolineare come nel mondo del finance un approccio fresco e innovativo sia sempre più importante per superare in maniera flessibile e reattiva tutte quelle situazioni di criticità spesso dettate dai movimenti ondulatori dei mercati nazionali e internazionali.
SV