Evento b2b
Torna White. Il dg Francesca Cella: "Non paragonateci a una fiera di settore"
Il motivo è l'alto turnover (30% annuo) e la ricerca continua di inedite collezioni e di nuove proposte da offrire al pubblico degli operatori. Dal 22 al 28 settembre, dunque, il Tortona fashion district sarà animato da 449 espositori, di cui ben 186 new entry. 18.500 i metri quadrati espositivi totali e 20mila i visitatori previsti.
Dal 22 al 28 settembre torna protagonista della fashion week milanese White, il salone per la moda donna patrocinato dal Comune di Milano. White con i suoi 449 espositori (297 italiani, 152 stranieri) si appresta ad animare per sei giorni il Tortona Fashion District nelle sue tre location storiche (Superstudio Più - Tortona 27, Hotel Nhow - Tortona 35 e Ex Ansaldo - Tortona 54).
"Questo salone è uno degli eventi più innovativi della settimana della Moda - ha commentato l’assessore alla Moda e Design Cristina Tajani -. Un appuntamento molto atteso dagli operatori che ha trovato sede in uno dei quartieri più dinamici della città, nello spazio ex-Ansaldo, col fine di valorizzare eccellenze milanesi e giovani talenti nel segno della creatività e dell’innovazione".
White da 15 anni è spartiacque tra i vecchi cliché espositivi e la moda che verrà, alimentato, edizione dopo edizione, da un team di professionisti appassionati che amano la moda e le espressioni più veraci della cultura contemporary internazionale.
“Quando è nato il progetto White - afferma Massimiliano Bizzi, fondatore della rassegna di via Tortona - avevo ben chiaro un concetto fondamentale: fare un salone nuovo, diverso da tutti gli altri, che facesse della ricerca di nuovi brand il suo punto di forza per attirare in Italia i top retailer. In un momento così importante per Milano, la città dell’Expo, e per la moda, un settore sempre più trainante per l’economia italiana, avere la coscienza che White sia conosciuto e apprezzato come la più grande vetrina delle tendenze internazionali, mi riempie d’orgoglio”.
Le 186 new entry di questa edizione sono il risultato di una ricerca incessante che genera ricambio, l’ossigeno per una rassegna a misura di buyer.
“In ogni edizione puntiamo a creare un turnover pari a più del 30% dei nostri espositori - spiega Francesca Cella, direttore generale e numero uno del team-stile di White -. Ecco perché non amiamo essere paragonati alle fiere di settore per le quali la continuità è un dato acquisito. White invece porta a Milano, in ogni sua edizione, un imponente numero di collezioni spesso inedite, attraverso le quali rinnova costantemente l’offerta. E’ un lavoro che ci impegna molto, ma che ha dato e darà i suoi frutti in termini di affluenza iper qualificata”.
La vetrina outsider della moda donna in Italia torna, dunque, da protagonista nelle location di Tortona 27 (Superstudio Più), Tortona 35 (Hotel Nhow), e Tortona 54 (Area ex Ansaldo), per un totale di 18.500 mq espositivi totali e 20mila visitatori previsti.
Con un allestimento che ancora una volta stupirà piacevolmente i visitatori. Tutti gli allestimenti sono progettati in house e realizzati da abili artigiani; per la prossima edizione, gli interni della vetrina contemporary evocheranno le calde atmosfere d’antan dei salotti aristocratici, con specchiere alte tre metri che riflettono la luce e centinaia di tappeti vintage sparsi in un insieme oro e bordeaux.
"Questo salone è uno degli eventi più innovativi della settimana della Moda - ha commentato l’assessore alla Moda e Design Cristina Tajani -. Un appuntamento molto atteso dagli operatori che ha trovato sede in uno dei quartieri più dinamici della città, nello spazio ex-Ansaldo, col fine di valorizzare eccellenze milanesi e giovani talenti nel segno della creatività e dell’innovazione".
White da 15 anni è spartiacque tra i vecchi cliché espositivi e la moda che verrà, alimentato, edizione dopo edizione, da un team di professionisti appassionati che amano la moda e le espressioni più veraci della cultura contemporary internazionale.
“Quando è nato il progetto White - afferma Massimiliano Bizzi, fondatore della rassegna di via Tortona - avevo ben chiaro un concetto fondamentale: fare un salone nuovo, diverso da tutti gli altri, che facesse della ricerca di nuovi brand il suo punto di forza per attirare in Italia i top retailer. In un momento così importante per Milano, la città dell’Expo, e per la moda, un settore sempre più trainante per l’economia italiana, avere la coscienza che White sia conosciuto e apprezzato come la più grande vetrina delle tendenze internazionali, mi riempie d’orgoglio”.
Le 186 new entry di questa edizione sono il risultato di una ricerca incessante che genera ricambio, l’ossigeno per una rassegna a misura di buyer.
“In ogni edizione puntiamo a creare un turnover pari a più del 30% dei nostri espositori - spiega Francesca Cella, direttore generale e numero uno del team-stile di White -. Ecco perché non amiamo essere paragonati alle fiere di settore per le quali la continuità è un dato acquisito. White invece porta a Milano, in ogni sua edizione, un imponente numero di collezioni spesso inedite, attraverso le quali rinnova costantemente l’offerta. E’ un lavoro che ci impegna molto, ma che ha dato e darà i suoi frutti in termini di affluenza iper qualificata”.
La vetrina outsider della moda donna in Italia torna, dunque, da protagonista nelle location di Tortona 27 (Superstudio Più), Tortona 35 (Hotel Nhow), e Tortona 54 (Area ex Ansaldo), per un totale di 18.500 mq espositivi totali e 20mila visitatori previsti.
Con un allestimento che ancora una volta stupirà piacevolmente i visitatori. Tutti gli allestimenti sono progettati in house e realizzati da abili artigiani; per la prossima edizione, gli interni della vetrina contemporary evocheranno le calde atmosfere d’antan dei salotti aristocratici, con specchiere alte tre metri che riflettono la luce e centinaia di tappeti vintage sparsi in un insieme oro e bordeaux.