Celebrazione - ricorrenza

Nella Reggia di Caserta rivivono le grandi feste del '700

Coreografie da film per la notte delle meraviglie. Nella Reggia dei Borbone danzano dame e cavalieri al Gran Ballo di corte per far rivivere l’antico splendore di un luogo incantato. Evento clou, la mostra 'La Reggia e le Regine' che sarà visitabile nella Sala di Alessandro fino al prossimo 10 gennaio 2010. La mostra è curata dalla collezione Tirelli Costumi con l’allestimento firmato da Flora Brancatella.

La storia che rivive, la cultura che diventa evento.
Un evento unico e spettacolare, ricco di contenuti attinti dalla presenza borbonica in Campania. Come nel settecento, anche il 28 novembre la  prestigiosa Reggia di Caserta torna a suscitare stupore e meraviglia.
Fasti borbonici e suggestioni con spettacoli itineranti e la cena degna dell’epoca dei Borbone  per la serata di gala che mira a promuovere il ruolo del Palazzo Reale in Italia e all’estero. Un tuffo nel passato nella 'Reggia delle meraviglie' che per il Gran Ballo ha accolto oltre mille ospiti italiani e internazionali, giunti per assistere ad un evento memorabile, che ha riportato indietro di oltre due secoli. Tutti affascinati dalla “grandeur della soirèe” e dall’eleganza di Palazzo Reale illuminato a festa per l’occasione.
La manifestazione punta a valorizzare tutti i siti borbonici presenti a Caserta e nei dintorni. A partire dal real sito di San Leucio e da quello di Carditiello, testimonianze degli interessi di una dinastia che aveva saputo sperimentare forme economiche e assetti sociali destinati a diventare un modello per altre esperienze.
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Dame e cavalieri, dignitari, nobildonne e gentiluomini, musici, danzatori. Sono da poco trascorse le 19 quando lo sparo del cannone all’esterno del Palazzo Reale annuncia l’inizio di un grande evento che molti, e non solo a Caserta, ricorderanno per lungo tempo. Passato e presente si fondono ricreando antiche atmosfere, sotto lo sguardo incantato dei numerosi ospiti.
E’ il Gran Ballo alla corte di Carlo III, un contesto unico con performances scenografiche e  con l’inaugurazione solenne dell’inedita mostra “La Reggia e le Regine” che sarà visitabile nella Sala di Alessandro fino al prossimo 10 gennaio 2010

La mostra costituisce uno degli eventi clou della Reggia delle Meraviglie ed è curata dalla collezione Tirelli Costumi con l’allestimento firmato da Flora Brancatella.

Per la prima volta è esposto un abito autentico di Maria Carolina, lo stesso indossato in un dipinto di Filippo Marsigli (1789) che fa da sfondo all’originale.
A fare da corollario al prezioso abito, in mostra ci sono altri 21 costumi ciascuno con una storia da raccontare, come quelli  in lino ed avorio, del 1805 appartenuto a  Carolina Bonaparte, e quello in velluto nero, del 1860, indossato dalla Contessa Virginia di Castiglione.
Alcuni degli abiti di Tirelli, sono stati realizzati dalla storica sartoria impiegando le preziose stoffe di San Leucio. Poche città, al di fuori dei grandi centri d’arte, possono vantare modelli così unici di cultura del Settecento. Tra i 22 costumi in mostra, quello indossato dall’attrice Mary Nighy, principessa di Lamballe nel film “Marie Antoinette” di Sophia Coppola; l’abito di Cecile Cassel per il ruolo di Beatrice nel film “Barbarossa” di Renzo Martinelli e persino quello indossato  nel ’72 da Helmut Berger, protagonista del film “Ludwig” di Luchino Visconti. E ancora, il mantello “Sabaudo” a impreziosire una dama di corte della regina Elena, e ancora il vestito da sposa di una principessa romana, disegnato da Chanel, anno 1928. Alcune delle soluzioni tessili sono state realizzate impiegando le pregiate stoffe di San Leucio, le seterie che sorsero intorno alla Reggia per volere di Ferdinando II e che dettarono i canoni della moda a corte a cavallo del ‘700 e dell’800. “La Reggia e le Regine” celebra anche i 70 anni della prima mostra di moda curata dalla celebre giornalista  di Harper’s Bazar, Diana Vreeland al Metropolitan Museum di New York.

Un appuntamento unico come non si è  mai visto alla Reggia. La Reggia delle Meraviglie ha aperto i cancelli  con il corteo delle truppe borboniche che ha fatto gli onori militari agli invitati, attraversando il lungo corridoio che l’architetto Vanvitelli volle realizzare per collegare il Regno con il Palazzo fino ai grandi giardini delle vie d’acqua. Lo spettacolo ha avuto inizio nel cortile del  ‘Cannocchiale’dove, oltre ai figuranti in costume d’epoca, i 240 componenti del corpo di ballo della 'Società di danza del ‘700', hanno cominciato a volteggiare tra musiche barocche e suggestioni di luci, valzer e minuetti. Proseguendo come in un set teatrale, l’esibizione del gruppo musicale ensemble “Progetto Armonico” con musica barocca. Eppoi  funamboli, equilibristi, quartetti d’archi, e il balletto di danza classica dell’Accademia della Danza di Roma, diretta da Margherita Parrilla: un’atmosfera magica rivissuta nella prestigiosa Sala del Trono.
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Il lungo “Cannocchiale” e il maestoso scalone araldico valorizzati dalla suggestiva illuminazione, il “Vestibolo”,con un’esibizione di ballerini e tableau vivant, del “Duo Viola Viktor Nebrat e Mariana, e le evoluzioni di Snergina Nedaeva (Plastici Movimenti), la Cappella Palatina, la fuga di stanze dell’appartamento storico, con i quadri viventi, la collezione di  costumi della sartoria Tirelli, gli ospiti sono stati accolti e accompagnati dal Gran maestro di Cerimonia, il principe Maurice Agosti, direttore artistico, in abito e trucco bianco, fino a prendere posto tra i banchi della Cappella Palatina per il concerto del contraltista Nicola Marchesin, per rendere omaggio al grande Farinelli, dove è calato il silenzio. Il controtenore sopranista Nicola Marchesini, classe 1971, è specializzato in interpretazioni di musica sacra e opere. Ha cantato in tutto il mondo e recentemente è stato diretto dal Maestro Riccardo Muti durante il Festival di Salisburgo.

Pianoforte a coda al centro dell’altare mentre la voce incantevole di Nicola Marchesin pioveva giù dal matroneo, la zona tradizionalmente riservata all’organo, su una navata gremita di ospiti e giornalisti internazionali.

Uno spettacolo nello spettacolo: i figuranti in abiti d’epoca, fra merletti e crinoline, rasi e broccati, sete e damaschi che si confondono e si confrontano con gli eleganti abiti da sera delle signore presenti.

Folto e prestigioso il parterre. In prima fila i padroni di casa con consorti,  il sindaco Nicodemo Petteruti, il direttore dell’Ept di Caserta Nicola Cardano e il presidente Enzo Iodice, nonchè organizzatore della manifestazione, con l’assessore regionale Riccardo Marone, che non nasconde la soddisfazione per il successo dell’evento. 
L’ammiraglio Mark Fitzgerald, comandante dell’Allied Joint Force Comand di Napoli è stato fra i primi ad arrivare. “Wonderful, questo palazzo è splendido -  è stata la sua immediata e spontanea espressione”-.

E poi i deputati Giovanna Petrenga, Maria Elena Stasi e Stefano Graziano, il senatore Vincenzo Nespoli, il generale di corpo d’armata Francesco Tarricone, comandante delle forze di difesa dell’esercito nel Centro-Sud, il comandante della Brigata bersaglieri “Garibaldi” , Giuseppenicola Tota, l’onorevole Emiddio Novi, responsabile della segreteria del presidente del Senato Renato Schifani, il prefetto La Motta, viceresponsabile dell’Aisi, il viceprefetto vicario di Caserta Francesco Provolo, accompagnato dalla collega Imma Fedele, il presidente del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Andrea Della Selva, e poi l’amministratore delegato di RaiCinema Caterina D’Amico, il direttore di radio Rai, Preziosi, e il direttore del Dipartimento Comunicazione del partito del presidente Vladimir Putin (Edinaya Russia), Dmitry Vedeneyev. Lo scenografo premio Oscar, Pietro Tosi, la Soprintendente Paola Raffaella David e la direttrice della Reggia, Lucia Bellofatto.

Dodici colonne di alloro dorato, sovrastate da sfere di rose e orchidee bianche cadenti, ad ornare il Vestibolo superiore della Reggia delle Meraviglie e i due saloni da pranzo della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione nella serata di gala più mondana degli ultimi anni. Un allestimento che privilegia i colori preferiti dai Borbone nelle cerimonie a palazzo, e riproposto sulla tavola degli oltre 400 ospiti invitati alla cena di gala.

Infine, il gran finale. Un’esplosione di suoni e colori per l’originale spettacolo pirotecnico, in un caleidoscopio di suggestioni nel buio della notte a culmine dell’evento mondano che ha affascinato l’intera città e gli ospiti provenienti da tutto il mondo.

Le politiche di valorizzazione del turismo a Caserta devono puntare sempre di più sul principale attrattore, la Reggia vanvitelliana, uno dei siti monumentali più visitati al mondo, dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità.

“Da questa premessa nasce la “Reggia delle Meraviglie” un grande evento che ha l’obiettivo di offrire ai rappresentanti delle istituzioni, agli operatori turistici e alla stampa nazionale e internazionale un’occasione per conoscere la Reggia attraverso un’idea originale di rilancio - spiega Enzo Iodice, Amministratore dell’Ept di Caserta - . Un evento che non intende semplicemente guardare al passato, ma, partendo dall’inestimabile patrimonio che la storia ha consegnato al nostro territorio, vuole tracciare la direzione per il futuro in tema di turismo  e di valorizzazione dei beni culturali.”La Reggia delle Meraviglie” è il nuovo progetto di promozione internazionale della Reggia e del territorio casertano, ideato e realizzato dall’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta. Il Palazzo Reale  e il centro della città sono state il cuore dell’iniziativa che ha fatto rivivere la vita di corte, con una rievocazione del regno di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Austria attraverso le diverse iniziative. Ecco anche spiegato il motivo del workshop allestito a beneficio degli oltre 120 operatori  turistici invitati in rappresentanza di 15 Paesi per presentare la Reggia di Caserta come destinazione turistica, inserita in un territorio che conserva grandi eccellenze, a partire dall’artigianato fino all’enogastronomia, con i prodotti vinicoli e l’industria casearia, ‘made in Caserta’. E’ la Reggia il traino fondamentale per la riscoperta dell’intera provincia. Così Caserta ambisce a trasformarsi in capitale contemporanea, in cui l’unicità del patrimonio storico s’incontra con il dinamismo delle idee di valorizzazione".

“Obiettivo raggiunto - si esprime soddisfatto a fine serata Enzo Iodice -, il senso era quello di riuscire a parlare positivamente di un territorio partendo dal suo principale attrattore, cioè la Reggia -spiega -. Caserta sta scrivendo una bellissima pagina della sua storia recente, con il nostro impegno finanziario, vogliamo divulgare un ‘modello Caserta’ positivo e accattivante - ha affermato Iodice. Ma la Reggia delle meraviglie è solo un tassello di questa strategia di marketing territoriale: le politiche di valorizzazione del turismo necessitano della sinergia che abbiamo saputo crare in questa occasione e adesso abbiamo mostrato a livello internazionale che questo territorio sa fare, ha un’eredità della storia che sa non solo custodire ma anche trasmettere”.

Ma i più entusiati sono i tour operator e i giornalisti  stranieri. Jorge Fischer, uno fra i più grandi tour operator tedeschi, non  nasconde il suo stupore: “E’ tutto bellissimo - dice - non dimenticheremo la Reggia fra le mete da proporre ai  nostri clienti”.