Congresso - convegno
Gli Stati Generali degli Eventi. Dai portavoce del Governo, un impegno: “Il settore degli Eventi è strategico per il sistema Paese. Facilitare l’accesso alle gare, promuovere il comparto e la formazione del personale sono le azioni che metteremo in campo"
Martedì 10 settembre il Talent Garden Calabiana di Milano è stato teatro degli Stati Generali degli Eventi, promossi da ADC Group e powered By Plesh e BEA / Club degli Eventi, il meeting consultivo che riunisce tutti gli operatori del settore per confrontarsi e proporre soluzioni concrete alle sfide attuali.
Mai svolto così presto, a ridosso del rientro dalle ferie, ha invece visto la partecipazione di centinaia e centinaia di addetti ai lavori - dalle piccole imprese ai grandi gruppi, passando per associazioni di categoria, esperti e professionisti -, che intorno a dei tavoli di dibattito e di lavoro, hanno dato vita a discussioni coinvolgenti e stimolanti per provare a definire le linee guida e formulare proposte concrete da presentare ai policy maker, rispondendo prontamente alle urgenze e alle esigenze del settore.
Tre le macrotematiche intorno alle quali è stato creato il dibattito: la regolamentazione del settore eventi, la sua sostenibilità – a livello ambientale e lavorativo – e la tecnologia impiegata, con un focus particolare sull’Intelligenza Artificiale Generativa.
GUARDA QUI IL TALK SULLA REGOLAMENTAZIONE
Sul palco, oltre al Patron di ADC Group Salvatore Sagone, è salito anche Alfredo Accatino, CCO di Filmmaster Events, in qualità di moderatore del talk sulla Regolamentazione, che ha visto protagonisti Valentino Valentini, Viceministro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, in collegamento video da Roma, insieme a Fausta Bergamotto, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, presente sul palco in rappresentanza del Governo. Accanto a lei, Maria Laura Iascone, Direttore Cerimonie di Fondazione Milano Cortina 2026, e Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche, che ha presentato un'edizione speciale del Monitor sullo stato di salute del settore Eventi, dedicata ad agenzie e partner (leggi news).
Da qui, Accatino è partito per analizzare insieme agli ospiti la dimensione e la crescita del settore come espressione del Made in Italy, riconosciuto a livello globale per la sua creatività e competitività. I grandi eventi agiscono davvero da catalizzatori per la promozione del Made in Italy e le normative specifiche attuali possono davvero supportare la crescita del mercato e dell'occupazione? Per rispondere a queste fondamentali domande, si è partiti dal grande evento che tra meno di due anni vedrà l’Italia proiettata sulla ribalta mondiale: Milano Cortina 2026, le Olimpiadi invernali che si svolgeranno tra Lombardia e Veneto, a febbraio 2026.
Prendendo spunto da quelle appena finite a Parigi, in che modo i principali eventi che caratterizzano i giochi olimpici – come il giro delle torce iniziale o la cerimonia di apertura – verranno gestiti sul territorio nazionale e che ricaduta avranno anche a livello locale? “Le Olimpiadi sono un’occasione unica per raccontare l’Italia al mondo, con un’audience prevista di oltre 2 miliardi di persone e un’interazione social che andrà oltre gli 8 miliardi di scambi – ha affermato Iascone dal palco - Racconteremo i valori dello sport, ma soprattutto quelli dell’olimpismo, e per farlo, li veicoleremo attraverso la storia e la cultura italiana, nell’interesse di promuovere il Made in Italy. È vero che saranno principalmente tre le Regioni coinvolte direttamente, ma tutto il territorio italiano e il sistema Italia sarà attivato, perché la ricaduta e l’impatto anche economico sarà importante per tutto il Paese, con migliaia di posti di lavoro generati, un patrimonio materiale di infrastrutture a beneficio poi di progetti futuri, e immateriale, di conoscenze ed expertise acquisite sul campo”.
Un boost importante al settore Eventi, che già da solo – dati recenti alla mano – genera 35 miliardi di euro di contributo al PIL, impiega oltre 650 mila addetti, e vede un’enorme ingaggio della forza lavoro femminile, andando a presentarsi come uno dei settori con il minor gender gap.
La domanda quindi è sorta spontanea: come il Governo intende promuovere il settore degli Eventi come rappresentativo del Made in Italy? E che iniziative concrete intende mettere in atto per valorizzare la filiera? Le risposte sono arrivate da Fausta Bergamotto sia sul palco che durante la video intervista realizzata a margine da e20express: “Il settore Eventi è strategico per il Paese, per questo vogliamo renderlo pienamente riconoscibile e intendiamo supportarlo attivamente, mediante proprio il Ministero per le Imprese e il Made in Italy, creato specificatamente per questa mission. I dati parlano chiaro: l’Italia è un Paese prolifico dal punto di vista della creazione di eventi, che oltre a generare cultura, generano anche indotto e conoscenza per e di uno specifico territorio. Siamo convinti infatti che ogni territorio abbia una storia da raccontare: per questo il nostro impegno sarà direzionato nel rendere l’accesso alle gare più facilitato, soprattutto a livello locale; nel sostenere le criticità materiali – come i costi delle materie prime o la sensibilizzazione sull’importanza del creare eventi, laddove qualche Amministrazione locale le percepisca come ostacolo -, ma anche nel portare avanti investimenti su digitalizzazione, sostenibilità e formazione del personale, come già stiamo facendo”.
Un concetto ampliato da Valentini, che ha posto l’accento su come il Made in Italy narri egregiamente al mondo il sistema Italia: “Quando si parla di Italia al mondo, chiunque pensa a un’esperienza, di sensi, di cultura, di bellezza. Vi porto come esempio Villaggio Italia, l’Esposizione Mondiale Itinerante Pluriennale dedicata al Made in Italy all’interno del Tour Mondiale di Nave Amerigo Vespucci, progetto realizzato da Ninetynine. Un’esperienza unica, creata con l’obiettivo di portare il Made in Italy nel mondo e per fare in modo che tutti gli italiani all’estero possano riconoscere nell’iconica nave storia un simbolo della propria Storia.
Le prime due tappe del format – a Los Angeles e in Giappone - hanno avuto oltre 135 mila visitatori del Villaggio Italia, e file chilometriche di ore per poter salire a bordo della nave. Non solo: 70 eventi e 230 ore di show hanno animato il palinsesto del Villaggio Italia, generando curiosità, interazione e confronto intorno all’iniziativa, certo, ma soprattutto al Made in Italy. È difficile segmentare un settore formato da tante attività, ma questa è la direzione giusta e non intendiamo fermarci”.
Francesca Favotto