Hybrid event
Un faraone si aggira per Milano. Jungle firma la campagna di guerrilla marketing per promuovere la nuova mostra del Mudec
Da qualche giorno Milano ha un ospite d’eccezione: un faraone egizio, con tanto di guardie reali al seguito, se ne sta andando a spasso per le strade del centro, attirando l’attenzione di turisti e passanti. Un viaggiatore del tempo arrivato grazie a uno Stargate o un fashion blogger eccentrico in cerca di popolarità in vista della Settimana della Moda? Fatto sta che su Facebook hanno iniziato a girare centinaia di foto-testimonianze delle improvvise apparizioni dello strano personaggio, con commenti tra lo spaventato e il divertito.
Un fenomeno di photobombing diventato virale in pochi giorni, che ha fatto conquistare al curioso personaggio una popolarità che gli mancava probabilmente da migliaia di anni, risvegliando in molti la passione per la Civiltà del Nilo. Che nelle prossime settimane ci si debba aspettare un’invasione di Cleopatre youtuber o Mummie instagrammer?
Ecco svelato il mistero: si tratta di una campagna di guerrilla marketing, ideata e sviluppata interamente dall’agenzia milanese di unconventional marketing, Jungle, per la nuova mostra 'Egitto. La straordinaria scoperta del faraone Amenofi II', che aprirà i battenti a giorni al Mudec. Un’iniziativa originale che ha portato le atmosfere del Nilo nella metropoli lombarda.
Un faraone per testimonial
La riuscita del progetto è testimoniata dalle numerose reazioni degli utenti che sui social si stanno divertendo a commentare e condividere i post che mostrano il faraone in zona Navigli o in piazza Duomo, facendo diventare Amenofi II il primo influencer della storia. Su Facebook infatti sono stati condivisi oltre 1.500 contenuti da parte di utenti incuriositi dal faraone, raggiungendo oltre un milione di persone sul web e attirando anche l’attenzione da parte di siti esterni.
“L’Antico Egitto non rappresenta solo un grande periodo storico, ma grazie al suo fascino enigmatico è ormai un’iconografia che fa parte dell’immaginario collettivo”, afferma Lorenzo Fabbri, Ceo & founder di Jungle, “partendo da questo insight, abbiamo ideato una campagna unconventional che facesse leva sull’alone di mistero che avvolge ancora la civiltà della Valle dei Re per risvegliare l’interesse del pubblico e ingaggiarlo”.
MG