
Evento musicale
JazzMi compie 10 anni e torna 'on stage' con oltre 200 concerti e un programma che comprende film, incontri con gli artisti, mostre, attività educative e workshop. Main partner Volvo e Intesa Sanpaolo
Dal 23 ottobre al 9 novembre 2025 la città di Milano torna a farsi sintesi vibrante del jazz, con la decima edizione di JazzMi: più di 200 concerti distribuiti in spazi teatrali, club, luoghi storici e ambienti non convenzionali. Un traguardo importante che celebra un percorso di crescita artistica, sperimentazione e diffusione culturale.
Un’edizione da celebrazione
JazzMi 2025 non è solo un festival, ma una riflessione sulla vitalità del jazz contemporaneo, sulle sue radici e sulle sue possibilità future. Fin dalla sua prima edizione nel 2016, la manifestazione ha fatto dell’ibridazione tra tradizione e contemporaneità una delle sue cifre distintive. Per questa edizione il festival si propone come un’esperienza diffusa su scala urbana: oltre ai concerti, il programma comprende film, incontri con gli artisti, mostre, attività educative e workshop.
Dove ascoltare, dove vivere la musica
I due poli centrali restano Triennale Milano Teatro e Blue Note Milano, ma JazzMi si espande per tutta la città, coinvolgendo spazi prestigiosi come Teatro Arcimboldi, Teatro Dal Verme, Lirico Giorgio Gaber, Conservatorio di Milano, Armani/Silos, ADI Design Museum, Cascina Nascosta, Spirit de Milan e altri luoghi caratteristici.
Questa distribuzione urbana intende trasformare Milano in un palco diffuso, favorendo la scoperta di nuovi angoli culturali e l’aggregazione tra pubblico e luoghi.
Artisti in primo piano e line-up d’autore
La line-up celebra il passato, il presente e il futuro del jazz con nomi di grande richiamo internazionale e proposte emergenti.
Tra i protagonisti annunciati:
- Diana Krall, che inaugurerà il festival al Teatro Arcimboldi.
- Anouar Brahem Quartet, con atmosfere mediorientali e mediterranee al Conservatorio.
- Shabaka Hutchings, con un progetto interamente suo.
- Quintorigo & John De Leo al Teatro Dal Verme. m
- Il trio Paolo Fresu, Richard Galliano & Jan Lundgren al Lirico con “Mare Nostrum IV”.
- Huun-Huur-Tu, ensemble tuvano che intreccia tradizione e sperimentazione.
- Amaro Freitas, espressione contemporanea del jazz brasiliano.
- The Headhunters, la storica formazione nata da Herbie Hancock.
- Daniele Sepe & Galactic Syndicate, con un progetto che mescola suggestioni globali e dialettiche sonore del Sud Italia.
- Mammal Hands, trio britannico di nu jazz.
- Bilal, soul/jazz e contaminazioni contemporanee.
- Avishai Cohen Trio, con il progetto “Brightlight”.
- Abdullah Ibrahim, leggenda del pianoforte sudafricano, in trio.
- Chris Thile, virtuoso del mandolino, con un concerto che esplora confini tra classica, folk e improvvisazione.
- Artchipel Orchestra feat. Michael Moore, in una proposta originale dedicata a Misha Mengelberg.
Tra gli altri momenti da non perdere: Mike Stern, Richard Bona Asante Trio, Molly Lewis, L’Antidote (con il trio Chemirani / Khalifé / Hasa), Orchestra Baobab, Summer Pearl e molte altre sorprese.
Iniziative giovani e partecipazione
Per coinvolgere le nuove generazioni, JazzMi affianca alle performance ufficiali il progetto JAM THE FUTURE, riservato a band under 35. Le audizioni si sono svolte in settembre presso Volvo Studio Milano, con semifinali e finale in ottobre. Il tema scelto per questa edizione è “Il Possibile Adiacente: Musica, Giovani e Futuro”.
Inoltre, è attiva la #CALLTOJAZZMI25, una call che consente a band emergenti di candidarsi per suonare durante il festival.
Dal programma alla città: un festival per tutti
JazzMi 2025 conferma la sua vocazione diffusa e interattiva: non solo concerti, ma un palinsesto ricco di cinema, mostre, presentazioni di libri, workshop e momenti di dialogo con gli artisti.
Il festival mette in rete oltre cento location milanesi, dai teatri ai club, dai musei agli spazi urbani, con l’obiettivo di costruire sinergie culturali e offrire percorsi musicali che attraversino quartieri, storie e pubblici diversi.

