Evento pubblico
+50, la scultura protagonista a Spoleto
A cinquant’anni dalla grande mostra Sculture in città, curata nel 1962 da Giovanni Carandente, il Comune di Spoleto celebra la scultura contemporanea attraverso una serie di progetti che si svolgeranno Palazzo Collicola e in giro per le strade della città con oltre trenta artisti coinvolti.
Dal 23 giugno al 28 ottobre 2012 Spoleto ospiterà ‘+50 sculture in città’, un’iniziativa volta a promuovere la scultura a 50 anni dalla mostra ‘Sculture in città’, curata nel 1962 da Giovanni Carandente. Palazzo Collicola ospiterà tre mostre personali, quattro progetti speciali, oltre a Collicolab (spazio aperto a ospiti quali associazioni culturali, fondazioni, realtà individuali) e Lo Spazio della Memoria (un luogo di raccolta e documentazione).
In giro per Spoleto, nelle strade, nelle piazze, in alcuni Musei e istituzioni, tre 'mappature': una storica, grazie a una serie di totem che testimonieranno attraverso immagini fotografiche del 1962 la collocazione delle opere della prima mostra; una seconda, sempre dedicata alla storia, rinnovata, grazie al riposizionamento di alcune opere del 1962 negli stessi luoghi (Consagra, Pomodoro, Calder, Pepper); una contemporanea, in cui più di venti artisti collocheranno le loro opere scultoree (Alex Pinna, Fontana Piazza del Mercato; Sergio Ragalzi, Piazza del Municipio; Kindergarten, Terrazza Biblioteca Collicola; Gehard Demetz, Casa Romana).
‘Sculture in città’ fu qualcosa in più di una semplice mostra, il primo evento globale che relazionò una città ad alto valore storico con le visioni dei più grandi scultori del Dopoguerra. Oggi, ‘+50’ vuole conservare la memoria e riflettere sulle nuove formule espressive della scultura contemporanea. Un evento germinativo che si svilupperà tra Palazzo Collicola e la zona storica di Spoleto, secondo una ramificazione virale dei progetti, realizzati da alcuni tra i più interessanti scultori del panorama italiano.
Cinquant’anni fa prevalse la cultura della fusione e delle leghe pesanti, secondo una concezione elaborativa che esprimeva nel ferro la sua natura primordiale e al contempo avanzata. Oggi, sono cambiati i codici figurativi ma anche i materiali, le tecniche d’esecuzione, i modi di integrarsi o reagire nel contesto urbano. Diminuiscono le simbologie astratte e crescono i legami con la città viva, il corpo mutante, gli oggetti tecnologici. Diminuiscono, ma non scompaiono, le antiche tecniche elaborative a favore di un approccio eterogeneo, in dialogo con il progresso dei nuovi materiali e delle gigantesche possibilità tecniche.

La forza del nuovo progetto sta proprio nella sua doppia natura: da una parte la scultura come atto innovativo, esperimento sul presente, volume aperto; dall’altra il forte rispetto per la memoria storica, reso evidente da autori che lavorano il marmo, il gesso o la cera con raffinata sapienza ‘classica’, adattando la memoria alle storie del nostro tempo digitale. +50 sarà una ‘mostra diffusa’ che mapperà la città e diventerà un percorso a tappe tra interni ed esterni, visibilità e nascondimento, tra l’impatto figurativo e le molteplici chiavi narrative. Una ‘caccia ai tesori’ dove vincerà sempre l’opera coi suoi codici e le sue infinite nature sentimentali.
Tra gli eventi in programma: ‘La Memoria dello Spazio’ (riposizionamento di alcune sculture esistenti nel luogo in cui erano state installate nel 1962), 'Circuito 1962' (creazione di una segnaletica con totem su cui campeggia la foto dell'opera nel 1962, ‘Lo Spazio della Memoria (creazione a Palazzo Collicola di una zona in cui consultare i materiali esistenti e raccogliere fotografie, video, documenti e quanto possa aiutare il pubblico nell’approfondimento di una mostra fondamentale), ‘Scultura a Palazzo Collicola’ (che comprende le mostre di Giovanni Albanese, Michelangelo Galliani e Robert Gligorov e i quattro progetti speciali di Fausto delle Chiaie, Alex Pinna, Marianna Masciolini e Epvs) e 'Circuito 2012' (in città, interni ed esterni).
‘Sculture in città’ fu qualcosa in più di una semplice mostra, il primo evento globale che relazionò una città ad alto valore storico con le visioni dei più grandi scultori del Dopoguerra. Oggi, ‘+50’ vuole conservare la memoria e riflettere sulle nuove formule espressive della scultura contemporanea. Un evento germinativo che si svilupperà tra Palazzo Collicola e la zona storica di Spoleto, secondo una ramificazione virale dei progetti, realizzati da alcuni tra i più interessanti scultori del panorama italiano.
Cinquant’anni fa prevalse la cultura della fusione e delle leghe pesanti, secondo una concezione elaborativa che esprimeva nel ferro la sua natura primordiale e al contempo avanzata. Oggi, sono cambiati i codici figurativi ma anche i materiali, le tecniche d’esecuzione, i modi di integrarsi o reagire nel contesto urbano. Diminuiscono le simbologie astratte e crescono i legami con la città viva, il corpo mutante, gli oggetti tecnologici. Diminuiscono, ma non scompaiono, le antiche tecniche elaborative a favore di un approccio eterogeneo, in dialogo con il progresso dei nuovi materiali e delle gigantesche possibilità tecniche.

La forza del nuovo progetto sta proprio nella sua doppia natura: da una parte la scultura come atto innovativo, esperimento sul presente, volume aperto; dall’altra il forte rispetto per la memoria storica, reso evidente da autori che lavorano il marmo, il gesso o la cera con raffinata sapienza ‘classica’, adattando la memoria alle storie del nostro tempo digitale. +50 sarà una ‘mostra diffusa’ che mapperà la città e diventerà un percorso a tappe tra interni ed esterni, visibilità e nascondimento, tra l’impatto figurativo e le molteplici chiavi narrative. Una ‘caccia ai tesori’ dove vincerà sempre l’opera coi suoi codici e le sue infinite nature sentimentali.
Tra gli eventi in programma: ‘La Memoria dello Spazio’ (riposizionamento di alcune sculture esistenti nel luogo in cui erano state installate nel 1962), 'Circuito 1962' (creazione di una segnaletica con totem su cui campeggia la foto dell'opera nel 1962, ‘Lo Spazio della Memoria (creazione a Palazzo Collicola di una zona in cui consultare i materiali esistenti e raccogliere fotografie, video, documenti e quanto possa aiutare il pubblico nell’approfondimento di una mostra fondamentale), ‘Scultura a Palazzo Collicola’ (che comprende le mostre di Giovanni Albanese, Michelangelo Galliani e Robert Gligorov e i quattro progetti speciali di Fausto delle Chiaie, Alex Pinna, Marianna Masciolini e Epvs) e 'Circuito 2012' (in città, interni ed esterni).

