Evento pubblico

Al Palazzo della Gran Guardia di Verona le grandi sfide del nostro domani. Si chiude la IV edizione del Festival del Futuro. Appuntamento al 2023

I giovani al centro della terza e ultima giornata della manifestazione promossa da Eccellenze d’Impresa, Harvard Business Review Italia e Gruppo editoriale Athesis. “Il nuovo (dis)ordine mondiale” è stato il titolo di questa edizione.

Creare un piano nazionale per le competenze, che prepari le future generazioni a farsi strada in settori che stanno vivendo una trasformazione, accelerata dalla digitalizzazione. I giovani sono stati al centro della terza e ultima giornata del Festival del Futuro, l'appuntamento promosso dalla piattaforma di studio e divulgazione scientifica Eccellenze d’Impresa, da Harvard Business Review Italia e dal Gruppo editoriale Athesis.

I tre giorni di evento hanno registrato oltre 600 presenze in sala, con una foltissima partecipazione di ragazzi, e 542mila utenti unici in live streaming, con più di 1,1 milioni views su 17 diverse piattaforme e una social reach di 644 mila persone.

Tecnologia, economia, finanza, lavoro, società, sanità, geopolitica, energia e ambiente sono stati i temi che hanno tratteggiato il perimetro all'interno del quale si è sviluppata quest'ultima edizione del Festival del festival del Futuro che ha visto protagonisti oltre 60 relatori in un totale di 20 ore di diretta.

Il nuovo (dis)ordine mondiale” è stato il titolo di questa quarta edizione. Alle generazioni future ha guardato Augusta Montaruli, neo sottosegretario all'Università, intervenendo in apertura al panel “La nuova sfida della cultura e del Made in Italy tra heritage e innovazione tecnologica”. L'esponente del governo ha invocato “un'interlocuzione con il mondo dell'imprenditoria per la realizzazione di un piano per le competenze. Va superato il surplus di laureati in alcuni settori, mentre in alcune materie come quelle tecnologiche, il fabbisogno è elevato”. Un piano che, come ripetuto più volte nel corso della giornata, deve avere chiara la missione del sistema dell’istruzione: non insegnare le tecnologie, ma educare ad imparare rapidamente qualsiasi tecnologia. Solo così i ragazzi saranno resilienti ai rapidi cambiamenti della società.

Accanto a Montaruli, il sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi: “Nel futuro dovremo fare della cultura una leva occupazionale che sia attrattiva per le nuove generazioni. La cultura va non solo valorizzata, ma promossa a livello internazionale affinché diventi strumento di crescita e sviluppo per l'Italia".

L'arte va verso nuove frontiere e dà lavoro, in una commistione di creatività e scienza e tecnologia”, ha detto Vanessa Carlon, direttrice di Palazzo Maffei Casa Museo. Un esempio è arrivato dalla book influencer Martina Levato: "Io usavo TikTok come grande diario delle mie letture, mai avrei pensato di avere 280mila follower. Anche solo convincerne uno a leggere un libro è una soddisfazione”.

Numerosi gli imprenditori e i professionisti che si sono alternati sul palco nel corso delle tavole rotonde, e che hanno tenuto le redini delle riflessioni ancorate al periodo storico che stiamo vivendo. “Ci sono molti elementi di incertezza in questo momento che rendono difficile agli imprenditori fare delle scelte”, ha detto Laura Dalla Vecchia, presidente di Confindustria Vicenza, intervenendo alla tavola rotonda "Il sistema Italia nella competizione internazionale". Una difficoltà che si ripercuote anche sui giovani, “che hanno studiato delle tecnologie che vorrebbero applicare nelle nostre aziende, partecipando alle linee di sviluppo: ma le imprese frenano a causa delle incertezze che rendono complicata ogni pianificazione”.

Ciò che va programmato è il futuro dell’agroalimentare italiano che, nella nuova globalizzazione creata dagli attuali assetti geopolitici, impone la strada della sovranità alimentare. “Il tema centrale”, ha affermato Paolo De Castro, parlamentare europeo e primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale, “è quello di una sicurezza alimentare che ad oggi non è più sicura”. La soluzione è il Reshoring, ovvero la necessità di riportare la produzione nel paese d’origine, ripensando le filiere di approvvigionamento in funzione di potenziali rischi futuri di natura ambientale, geopolitica e logistica. Ma accorciare le catene non è semplice secondo Alessandro Terzulli, chief economist di Sace: “L'Italia non ha materie prime e uno choc casalingo provocherebbe problemi”. Sul tema è intervenuto anche il presidente Cereal Docks Mauro Fanin, con un appello: “L'agricoltura italiana deve aumentare la sua produttività e deve saper mettere in discussione ciò che ha da sempre fatto, con l’obiettivo di arrivare a una sovranità alimentare”.

L'appuntamento è all'edizione 2023, la quinta del Festival del Futuro.

Festival del Futuro 2022 è stato realizzato in collaborazione con la Commissione Europea. Gode del Patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero della Transizione Ecologica, del Patrocinio della Regione Veneto, Comune di Verona, Comune di Vicenza e Comune di Brescia, della Camera di Commercio di Verona, Camera di Commercio di Vicenza e della Camera di Commercio di Brescia.

Partner istituzionali sono Confindustria Verona, Confindustria Vicenza, Confindustria Brescia, Veronafiere e Agenzia ICE. Main partner Pastificio Rana. Platinum partner Cattolica Assicurazioni (Gruppo Generali) e Banca Pictet. Gold partner Banco BPM, Calzedonia, SAP e Snam. Silver partner Barilla, Camozzi Group, FastwebTechpa e UniCredit. Supporting partner ACS Data Systems, Credit Network & Finance S.p.A. e Unical AG S.p.a. - Riscaldamento e Climatizzazione. Thanks to Burro e Salvia Banqueting. Media partner Agenzia ANSA.