
Evento pubblico
Per i 100 anni del Corriere dello Sport al via un anno di iniziative ed eventi. Calcio d'inizio al Teatro Olimpico con la prima del docufilm “Eroici!”. Quinzi: "Un'iniziativa mai vista prima, per una celebrazione condivisibile con i nostri lettori"
Il Corriere dello Sport ha compiuto 100 anni. Un secolo di eroi, di miti e leggende, di cadute e rinascite. Un secolo di sport scritti e raccontati con la passione di chi lo sport lo ama e lo consegna alle pagine per renderlo eterno e di tutti.
Daniele Quinzi, Direttore Marketing del Corriere dello Sport-Stadio, ha raccontato ad e20express genesi e sviluppi di un programma di festeggiamenti che durerà un anno e che già dall'avvio lascia il segno uscendo dagli schemi tradizionali degli eventi celebrativi per creare un prodotto filmico in omaggio alla storia sportiva del nostro Paese.
"E' da un anno che siamo al lavoro su un'iniziativa che nasce dal desiderio di fare qualcosa di mai visto per festeggiare i nostri 100 anni con un'iniziativa che potesse essere condivisibile dai nostri lettori. Una sorta di lascito. E quello che ne è risultato è un prodotto filmico di altissimo livello, che non parla di noi ma della storia d'Italia attraverso lo sport, lasciando intravedere la presenza del giornale come costante, sempre a supporto dei grandi eventi sportivi. Un prodotto che alla presentazione in occasione della Festa del Cinema, che lo ha selezionato, ha suscitato grandi emozioni tra i presenti scatenando tre minuti di applausi. Inutile dire l'eco mediatica generata, anche grazie all'intervento di quattro pagine che ci ha dedicato Papa Francesco, molto sensibile al tema dello sport, e alla lettera del Presidente della Repubblica Mattarella" spiega Quinzi.
Una leva di marketing innovativa messa in campo con la collaborazione dell'agenzia Fattore Q che ha lavorato a quattro mani con il team interno all'editore. A Comin & Partners invece la gestione delle relazioni esterne.
Ricordiamo che il Gruppo editoriale di cui è direttore marketing Quinzi, vanta una presenza sul territorio consolidata e di successo grazie a un bouquet di eventi che hanno generato una serie di primati che durano nel tempo. "Siamo fieri" commenta Quinzi "di avere generato dei prodotti di marketing ed eventi riconosciuti da dati oggettivi come eccellenze che non smettono di produrre record anno su anno. Mi riferisco a Golden Boy, premio più importante in europa per i calciatori under 21, all'Italian Padel Award, format proprietario definito dal presidente della federazione internazionale come il premio di settore più importante al mondo, ai Caschi d'Oro di Motor Sprint e Auto Sprint, gli Oscar dei due settori, al premio Car of the year, e non possiamo dimenticare l'Acea Run Rome The Marathon che dai 7000 iscritti che aveva nell'anno in cui l'abbiamo presa, è diventata nell'ultima edizione l'evento di massa più partecipato (leggi news). Insomma tutti eventi accumunati da un'oggettiva leadership europea o mondiale, che garantiscono ai brand una strategica ed ottimale leva di marketing"
Nel 2025 l'Acea Run Rome The Marathon compirà 30 anni e per l'occasione il manager ci ha anticipato che sarà con iscrizioni a numero chiuso fino a 30mila (solo per la maratona) e per la prima volta sarà divisa in due giorni: il sabato la corsa amatoriale dei 5 kilometri e la domenica la maratona e la staffetta solidale.
Tornando ai festeggiamenti, domenica 20 ottobre il Corriere dello Sport ha celebrato un secolo di vita con un’iniziativa editoriale da collezionare e con un prodotto eccezionale per l’occasione, un docufilm per rendere la celebrazione indimenticabile.
Domenica sulla prima pagina del quotidiano, a dimostrazione del peso della storia di una testata che è riferimento in Italia per lo sport da 100 anni, c’erano anche i saluti di Papa Francesco e del Presidente Mattarella che hanno sottolineato quanto siano importanti e significativi i valori che lo sport trasmette con il sudore dei campioni, ma anche con i racconti che lo rendono eterno.
In regalo con questo numero storico uno speciale di 80 pagine da collezione dedicato a 100 anni di sport. Quello raccontato da Corriere dello Sport attraverso prime pagine e articoli storici. Un viaggio per rivivere un secolo di emozioni mediate dalle grandi firme che hanno fatto la storia di questa testata.

Il docufilm "Eroici" racconta 100 anni di Corriere dello Sport e racconta anche 100 anni di storia del Paese. Il docufilm si potrà vedere in Rai a inizio 2025 e sul grande schermo. È qualcosa che ricorda e vive la grandezza dello sport per renderla di tutti, guarda al passato prezioso ricco di emozioni e grandi gesta e volge al futuro per portare lo sport oltre il tempo. Ci si commuove e si ride, ci si stupisce e si scoprono sentimenti e lati semplici e umani di chi ogni giorno viene vissuto come un Eroe. E qui Eroici diventano tutti, perché il sentimento, la paura, la voglia di vincere e la difficoltà nella gestione della sconfitta sono di tutti, dei grandi eroi dello sport come dei tifosi che li seguono ogni giorno.
Le giornate dei festeggiamenti di questo speciale compleanno sono iniziate sabato 19 ottobre alla Festa del Cinema di Roma al Teatro Olimpico dove Corriere dello Sport ha presentato “Eroici! 100 anni di passione e racconti di sport” un docufilm prodotto da Groenlandia con la partecipazione di Rai Documentari, diretto da Giuseppe Marco Albano e scritto da Shadi Cioffi: un viaggio che parte dal gesto tecnico degli atleti e arriva ai sentimenti dei tifosi, un viaggio attraverso cento anni di imprese sportive, raccontate dalle voci di chi le ha vissute con la narrazione affidata alla magnifica voce di Luca Ward.
“Eroici!” riprende la prima pagina storica del 12 luglio del 1982, quella che celebrava la vittoria del mondiale da parte degli azzurri di Bearzot che a Madrid alzarono la coppa del Mondo: grazie al racconto di quell’impresa il Corriere dello Sport portò in edicola 1.699.966 persone con una prima pagina indimenticabile.
La storia di Corriere dello Sport iniziava il 20 ottobre 1924 a Bologna grazie all'intuizione di un ex calciatore, Alberto Masprone, e dal grande genio italico Enzo Ferrari e sabato scorso al Teatro Olimpico è stata celebrata la sua grandezza con il mondo dello sport e con i suoi protagonisti sul red carpet.
C'erano il presidente del Coni, Giovanni Malagò, il ministro degli Esteri, Tajani, i vertici di Sport e Salute, Mezzaroma e Nepi Molineris, il sindaco di Roma, Gualtieri, l’assessore allo Sport e ai Grandi Eventi, Onorato, Luca Cordero di Montezemolo, gli attori Giacomo Giorgio e Alberto Rossi, oltre ai presidenti delle federazioni sportive e ai dirigenti del calcio di vertice. Il presidente della Figc e vicepresidente Uefa, Gravina, il suo omologo a Nyon, Zbigniew Boniek, il patron della Lazio, Claudio Lotito, quelli del Napoli e del Bari, Aurelio e Luigi De Laurentiis, il numero uno della Lega Dilettanti, Abete, e con loro il ds della Roma, Florent Ghisolfi, l'avvocato Lorenzo Vitali e Ed Shipley braccio destro di Dan Friedkin, hanno dimostrato quanto il Corriere dello Sport sia un riferimento anche per le istituzioni. «Questa è come una meravigliosa notte degli Oscar», è stata la sintesi del direttore Ivan Zazzaroni, che dal palco ha ringraziato tutti i partecipanti, a partire dall’editore Roberto Amodei e Marco Arduini, che rappresentano una storia di successo imprenditoriale con pochi precedenti in Italia. In sala oltre settecento spettatori.
Una serata memorabile, la nascita di un docufilm che andrà in Rai e al cinema, una grande copertura mediatica, TG1 e Rai, Tg5 e Sport Mediaset, Sky Sport e tutte le testate nazionali e internazionali che hanno sottolineato soprattutto il grande gesto di ricevere una lettera di 4 pagine da Papa Francesco a celebrazione di un secolo di storia e racconto di passione per lo sport.
Nel film le azioni più memorabili del secolo sono raccontate dalla viva voce di chi le ha vissute sul campo da gioco: a testimoniare la loro passione per lo sport, e il legame indissolubile con il Corriere, sono stati tre campioni del mondo del 2006 (Totti, Nesta e Cannavaro), quattro medaglie d'oro olimpiche come Pellegrini (nuoto), Tamberi (salto in alto), Egonu (pallavolo) ed Errigo (scherma), le leggende del tennis e dello sci, Panatta e Tomba, il campione iridato della MotoGp, Pecco Bagnaia, tre grandi allenatori come Mourinho, Ancelotti e Pozzecco, personaggi del mondo dello spettacolo come Carlo Verdone e altri grandi interpreti del mondo dello sport come Signori, anche in ruoli dirigenziali, come Malagò e Montezemolo. Il vissuto degli atleti, bilanciato con quello della storia del quotidiano, crea un mix capace di rendere la memoria collettiva un presente da vivere con passione e la base per un grande futuro che guarda avanti ad altri 100 anni.

