Evento pubblico
Festival dei Sensi: il paesaggio protagonista della terza edizione
26-27-28 agosto 2011: paesologia, arte trullara, usi e costumi di Puglia e dei suoi visitatori, la musica di Bach e il bellissimo asino di Martina Franca, simbolo della manifestazione. Il grande storico dell’architettura Joseph Rykwert, l’urbanista giapponese Hidenobu Jinnai e il pianista iraniano Ramin Baharami tra gli ospiti attesi.
Sarà il paesaggio il protagonista della terza edizione del Festival dei Sensi 2011, che si terrà quest’anno dal 26 al 28 agosto a Cisternino, Locorotondo e Martina Franca. Iter Itria in collaborazione con l’Università di Bari e con il sostegno del GAL Valle d’Itria, torna ad ammaliare il suo raffinato pubblico nell’ultimo scorcio d’estate, proponendo un format apprezzato da quasi 10.000 affezionati: conferenze sul tema dei cinque sensi nelle più belle masserie e dimore storiche della valle dei trulli, visite guidate nei borghi antichi, passeggiate naturalistiche alla scoperta del territorio, mostre e proiezioni cinematografiche. suggestioni proposte dagli ospiti che si alterneranno nel ciclo di lezioni e racconti in luoghi davvero speciali. A cominciare da Joseph Rykwert, ritenuto il maggiore storico dell’architettura al mondo, che terrà un’affascinante lezione sulla seduzione dei luoghi. Appuntamento curioso quello di Franco Cassano, docente di Sociologia dei processi culturali all’Università di Bari che interrogherà in 'paesologia' il narratore Franco Arminio, i cui versi sono spesso citati da Roberto Saviano. Hidenobu Jinnai, profondo conoscitore della cultura italiana e tra i massimi esperti dell’architettura propria della Valle d’Itria, illustrerà le specificità del luogo e metterà in mostra immagini inedite del suo archivio in un’esposizione curata dagli architetti Lucia Zambrini e Yuta Inamasu. Il maestro trullaro Martino Lodeserto, ultimo esponente sopravvissuto di una generazione che usava costruire trulli senza l’ausilio di materiali che non fossero le semplici pietre, spiegherà nell’ambito di un vero e proprio laboratorio come costruire una 'casedda', mentre Pietro Laureano, architetto, urbanista di fama internazionale e consulente Unesco per le zone aride, la gestione dell’acqua, la civiltà islamica e gli ecosistemi in pericolo, introdurrà il tema delle case vernacolari, mostrandone sorprendenti esempi. Maria Giuseppina Muzzarelli, docente di Storia Medioevale all’Università di Bologna dove insegna anche Storia del costume e della moda, mentre Annunziata Berrino, docente di Storia contemporanea all’Università di Napoli, condurrà il pubblico in un brillante excursus sulla storia della villeggiatura di cui scrive su varie riviste. Johan Sebastian Bach si accompagnerà all’imperdibile incontro con Ramin Baharami. Considerato uno dei migliori interpreti contemporanei della musica del compositore tedesco, il pianista iraniano conversando con Giuseppe Giacovazzo racconterà la sua infanzia a Teheran, l'incontro con la guerra, l'arrivo in Europa, lo studio, lo straordinario successo e la benefica influenza che la musica può avere sulla vita di ognuno di noi.
l’asino di Martina Franca, razza allevata nella zona della Murgia dei trulli recentemente salvata dall’estinzione. L’asino sarà protagonista dell’inaugurazione a Cisternino (venerdì 26 agosto alle ore 19) con la sfilata di molti tra i più begli esemplari esistenti, organizzata in collaborazione con A.N.A.M.F. e con l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Alberto Vannetti, una delle numerose chicche che il Festival propone. S. Paolo di Martina Franca, eccezionalmente aperta al pubblico del Festival, dove il biofisico Ruggero Pierantoni e il geografo Franco Farinelli, racconteranno miti, curiosità e stravaganze storiche in modo assai intrigante. Nell’occasione sarà tra l’altro possibile assaggiare il mitico latte d’asina. L’asino di Martina Franca accompagnerà il pubblico anche in un paio di escursioni naturalistiche negli splendidi boschi della stessa masseria S.Paolo, mentre i bambini vivranno un’esperienza indimenticabile partecipando all’appuntamento 'Ho visto un asinello…'. Ai più piccoli, infatti, il festival propone laboratori didattici che uniscono il gioco a momenti di apprendimento e sensibilizzazione su tematiche ambientali e scientifiche. laboratorio che verterà su un’antica tradizione della gastronomia pugliese: i fichi secchi. Il conservatorio botanico Pomona, sede di una straordinaria collezione di fichi – oltre 300 varietà – ospiterà i piccoli che si cimenteranno con la raccolta e la preparazione di questi frutti golosi, aromatizzati con mandorle e semi di finocchio. Pietro Zito, celebre per il modo in cui gestisce un immenso orto che alimenta la sua rinomata cucina parteciperà a un incontro dal titolo Dall’orto alla tavola: la grande cucina a km 0. Ai clienti del suo ristorante, progettato dal bioarchitetto Maria Giulia Tannoia, Pietro Zito permette addirittura di prendere in affidamento un pezzettino di orto per poi raccoglierne con soddisfazione i prodotti e gustarli cucinati da lui stesso. Ai consigli di questo eccentrico cuoco faranno da contrappunto la straordinaria simpatia e la profonda conoscenza del paesaggio rurale italiano di Corrado Barberis, presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Agraria e autore di molti indimenticabili atlanti gastronomici. Cibo e sentimenti (sbucciare i piselli insieme) potrebbe essere il titolo dell’intervento di Marino Niola, antropologo della contemporaneità che precederà la proiezione del film 'Mangiare bere uomo donna' di Ang Lee conducendo il pubblico in un affascinante viaggio nelle affinità sentimentali attorno all’atto del cucinare, per scoprire quanto spesso vi trovino radici profonde le nostre relazioni sentimentali.
l’asino di Martina Franca, razza allevata nella zona della Murgia dei trulli recentemente salvata dall’estinzione. L’asino sarà protagonista dell’inaugurazione a Cisternino (venerdì 26 agosto alle ore 19) con la sfilata di molti tra i più begli esemplari esistenti, organizzata in collaborazione con A.N.A.M.F. e con l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia. Alberto Vannetti, una delle numerose chicche che il Festival propone. S. Paolo di Martina Franca, eccezionalmente aperta al pubblico del Festival, dove il biofisico Ruggero Pierantoni e il geografo Franco Farinelli, racconteranno miti, curiosità e stravaganze storiche in modo assai intrigante. Nell’occasione sarà tra l’altro possibile assaggiare il mitico latte d’asina. L’asino di Martina Franca accompagnerà il pubblico anche in un paio di escursioni naturalistiche negli splendidi boschi della stessa masseria S.Paolo, mentre i bambini vivranno un’esperienza indimenticabile partecipando all’appuntamento 'Ho visto un asinello…'. Ai più piccoli, infatti, il festival propone laboratori didattici che uniscono il gioco a momenti di apprendimento e sensibilizzazione su tematiche ambientali e scientifiche. laboratorio che verterà su un’antica tradizione della gastronomia pugliese: i fichi secchi. Il conservatorio botanico Pomona, sede di una straordinaria collezione di fichi – oltre 300 varietà – ospiterà i piccoli che si cimenteranno con la raccolta e la preparazione di questi frutti golosi, aromatizzati con mandorle e semi di finocchio. Pietro Zito, celebre per il modo in cui gestisce un immenso orto che alimenta la sua rinomata cucina parteciperà a un incontro dal titolo Dall’orto alla tavola: la grande cucina a km 0. Ai clienti del suo ristorante, progettato dal bioarchitetto Maria Giulia Tannoia, Pietro Zito permette addirittura di prendere in affidamento un pezzettino di orto per poi raccoglierne con soddisfazione i prodotti e gustarli cucinati da lui stesso. Ai consigli di questo eccentrico cuoco faranno da contrappunto la straordinaria simpatia e la profonda conoscenza del paesaggio rurale italiano di Corrado Barberis, presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Agraria e autore di molti indimenticabili atlanti gastronomici. Cibo e sentimenti (sbucciare i piselli insieme) potrebbe essere il titolo dell’intervento di Marino Niola, antropologo della contemporaneità che precederà la proiezione del film 'Mangiare bere uomo donna' di Ang Lee conducendo il pubblico in un affascinante viaggio nelle affinità sentimentali attorno all’atto del cucinare, per scoprire quanto spesso vi trovino radici profonde le nostre relazioni sentimentali.

