Evento pubblico
Interni Legacy al Fuorisalone: in mostra le installazioni dei più noti progettisti
Dal 16 al 28 aprile, nei Cortili dell'Università degli Studi di Milano, il mensile Interni allestirà la mostra evento, co-prodotta da Mini e Be Open, all'interno della quale verranno esposte le installazioni realizzate da progettisti internazionali, che hanno lo scopo di annunciare, anche a livello metaforico e simbolico, nuove possibilità, figure, tipologie e soluzioni per il progetto del domani.
Interni Legacy è il nome della grande mostra evento ideata dal mensile Interni, diretto da Gilda Bojardi, patrocinata dal Comune di Milano, e co-prodotta da Mini e Be Open, che si svolgerà nei Cortili dell'Università degli Studi di Milano, da oggi al 28 aprile, in occasione della settimana milanese del design.

Interni Legacy traduce nel mondo del progetto messaggi presi come memorie per il futuro e declinati in installazioni che di 'effimero' posseggono solo l'aspetto della loro durata temporale, legata alla settimana milanese del design. Si parla di 'eredità' in forma costruita, di spunti di riflessione sulla condizione della progettazione, in grado di abbracciare diverse scale e tipologie, dalla microarchitettura al paesaggio urbano, dagli interni all'oggetto di arredo.

La mostra riflette sulla possibilità di 'eredità del progetto' nel tempo in termini di ricerca, tecnologie, materiali, espressioni figurative, ma anche dal punto di vista del gesto legato alla cultura della sostenibilità e della riduzione degli sprechi nello spazio delle nostre case, degli ambienti di lavoro e delle città. Interni Legacy propone, con il contributo di aziende tecnologicamente avanzate nel campo dei materiali costruttivi e della sostenibilità ambientale, idee in grado di diventare dei segnali di riferimento nel complesso scenario del progetto contemporaneo e degli arredi di ricerca attraverso una serie di installazioni sperimentali.

Le installazioni realizzate da progettisti internazionali, annunciano anche a livello metaforico e simbolico, nuove possibilità, figure, tipologie e soluzioni per il progetto del domani. Le grandi opere sono collocate negli spazi dell'Università di Milano in Via Festa del Perdono 7, nel Cortile d'Onore, nelle corti quattrocentesche e secentesche e nei loggiati.

Numerosissimi i nomi di designer, architetti e aziende che hanno dato vita con i loro progetti a Interni Legacy: Akihisa Hirata con Panasonic, Scholten&Baijings con Mini, Alessandro e Francesco Mendini con Elegant Living, Michele De Lucchi con Listone Giordano, Marzorati Ronchetti e Publistand, Odile Decq con Fiandre, Monica Armani con Provincia Autonoma di Trento, SOM con Carrara Marmotec, Standardarchitecture con Camerich, Ludovica+Roberto Palomba con Payanini e Zucchetti.Kos, Massimo Iosa Ghini con FMG-Fabbrica Marmi e Graniti, Jacopo Foggini con Maip, Speech Tchoban/ Kusnetzov con Taltos, The Fake Factory con Deborah Milano, Matteo Ragni con Campari e Verallia e Przemyslaw 'Mac' Stopa con Samsung Cheils Europe, Marc Sadler con Samsung Electronics, Jürgen Mayer H. con Vorwerk, Patricia Urquiola con Missoni, Lorenzo Palmeri con Istituto Italiano di fotografia, Marco Vigo con The Glass Farm, Ora ïto con GVM, Designers per Klein Karoo.

Interni Legacy traduce nel mondo del progetto messaggi presi come memorie per il futuro e declinati in installazioni che di 'effimero' posseggono solo l'aspetto della loro durata temporale, legata alla settimana milanese del design. Si parla di 'eredità' in forma costruita, di spunti di riflessione sulla condizione della progettazione, in grado di abbracciare diverse scale e tipologie, dalla microarchitettura al paesaggio urbano, dagli interni all'oggetto di arredo.

La mostra riflette sulla possibilità di 'eredità del progetto' nel tempo in termini di ricerca, tecnologie, materiali, espressioni figurative, ma anche dal punto di vista del gesto legato alla cultura della sostenibilità e della riduzione degli sprechi nello spazio delle nostre case, degli ambienti di lavoro e delle città. Interni Legacy propone, con il contributo di aziende tecnologicamente avanzate nel campo dei materiali costruttivi e della sostenibilità ambientale, idee in grado di diventare dei segnali di riferimento nel complesso scenario del progetto contemporaneo e degli arredi di ricerca attraverso una serie di installazioni sperimentali.

Le installazioni realizzate da progettisti internazionali, annunciano anche a livello metaforico e simbolico, nuove possibilità, figure, tipologie e soluzioni per il progetto del domani. Le grandi opere sono collocate negli spazi dell'Università di Milano in Via Festa del Perdono 7, nel Cortile d'Onore, nelle corti quattrocentesche e secentesche e nei loggiati.

Numerosissimi i nomi di designer, architetti e aziende che hanno dato vita con i loro progetti a Interni Legacy: Akihisa Hirata con Panasonic, Scholten&Baijings con Mini, Alessandro e Francesco Mendini con Elegant Living, Michele De Lucchi con Listone Giordano, Marzorati Ronchetti e Publistand, Odile Decq con Fiandre, Monica Armani con Provincia Autonoma di Trento, SOM con Carrara Marmotec, Standardarchitecture con Camerich, Ludovica+Roberto Palomba con Payanini e Zucchetti.Kos, Massimo Iosa Ghini con FMG-Fabbrica Marmi e Graniti, Jacopo Foggini con Maip, Speech Tchoban/ Kusnetzov con Taltos, The Fake Factory con Deborah Milano, Matteo Ragni con Campari e Verallia e Przemyslaw 'Mac' Stopa con Samsung Cheils Europe, Marc Sadler con Samsung Electronics, Jürgen Mayer H. con Vorwerk, Patricia Urquiola con Missoni, Lorenzo Palmeri con Istituto Italiano di fotografia, Marco Vigo con The Glass Farm, Ora ïto con GVM, Designers per Klein Karoo.

