Evento pubblico
L'Expo muove i primi passi. Ma manca il commissario del Padiglione Italia
Come si legge su corriere.it, nei giorni scorsi si sono tenuti i primi meeting tra le delegazioni dei Paesi che parteciperanno a Expo 2015. Dagli incontri sono usciti tutti soddisfatti, ma si è molto discusso sulla mancata nomina del commissario del Padiglione Italia. L'ad della società che organizza l'evento, Giuseppe Sala, ha specificato che in caso di emergenze o ritardi il sindaco Pisapia, che è commissario straordinario, potrebbe usare i poteri che questo ruolo gli garantisce.
Con l'inaugurazione dell'International Participants Meeting l'Expo del 2015 muove i suoi primi passi. Fino a giovedì, tra Milano e Cernobbio, si sono incontrate le delegazioni dei paesi che hanno già annunciato la loro partecipazione a Expo 2015: circa 900 ospiti.
"Expo 2015 deve rispondere a tre grandi sfide: il superamento della crisi economica e finanziaria, il peso di venire dopo un'edizione che ha avuto un successo straordinario come Shanghai e quella di pensare differente, di sorprendere, puntando soprattutto sulla comunicazione -, ha detto il presidente del Bie, Jean-Pierre Lafon -. Avete vinto la sfida principale di assicurare la continuità - ha aggiunto - e penso che la posta in gioco fosse abbastanza importante per Milano, la Lombardia e l'Italia». Il presidente del Bie ha riconosciuto che l'organizzazione di Expo è riuscita a ridimensionare il piano per la manifestazione senza stravolgerne il progetto originale.
Dagli incontri sono usciti tutti soddisfatti, tuttavia si è molto discusso sulla mancata nomina del commissario del Padiglione Italia.
La mancata nomina «è una carenza che non ci aspettavamo». Lo ha detto il commissario straordinario all'Expo, il sindaco Giuliano Pisapia, a margine della seconda giornata dell'International Participants Meeting a Cernobbio. «Sono sicuro che con l'intervento del ministro degli Esteri Frattini e con le pressioni che eserciteremo sul governo, qualunque governo sia, riusciremo a fare le modifiche che il Bie ci ha chiesto». Pisapia ha auspicato interventi non solo per quanto riguarda la nomina del commissario italiano ma anche « per lo statuto di Expo», misura necessaria poter reperire le risorse.
Alla critica di Pisapia ha indirettamente risposto il presidente della Regione Lombardia Formigoni anch'egli commissario straordinario all'Expo e presente ai lavori di Cernobbbio «Il governo ha dei nomi, io ne ho suggeriti altri: confido che in qualche settimana ci sarà la designazione», ha detto Formigoni aggiungendo di aver parlato con il ministro degli Esteri Frattini.
L'ad della società che prepara l'evento, Giuseppe Sala, ha specificato che in caso di emergenze o ritardi nella realizzazione dell'Expo il sindaco di Milano Pisapia, che è anche commissario straordinario, potrebbe usare i poteri che questo ruolo gli garantisce. «Non siamo preoccupati dagli aspetti tecnici, perché le costruzioni sono leggere, ma da eventuali intoppi nelle procedure di gara», ha detto, aggiungendo di aver discusso «lungamente» col sindaco, che, «è disponibile ad usare i poteri da commissario se sarà necessario». «Se riusciremo a evitarlo ne sarò contento, ma se ci fossero delle urgenze glielo chiederò».
(dal corriere.it di martedì 25 e mercoledì 26 ottobre)

