Evento sportivo

Giro d’Italia 2019, Enel sponsor della maglia rosa per altri tre anni. Tre gli eventi di responsabilità sociale collegati alla corsa: Biciscuola, Giro E e Ride Green

La corsa organizzata da Rcs Sport, giunta alla 102esima edizione, partirà sabato 11 maggio 2019 da Bologna e si concluderà il 2 giugno a Verona. Urbano Cairo, presidente ed amministratore delegato di RCS MediaGroup: “Per il nostro Gruppo lo sport è un asset fondamentale che continuiamo a sostenere e alimentare”. Paolo Bellino, direttore generale e amministratore delegato Rcs Sport: “Avremo quasi 200 televisioni collegate nei 5 continenti che ci permetteranno di raggiungere una audience potenziale di oltre 800 milioni di persone”. Tra gli eventi collegati alla corsa spicca il progetto Ride Green, che consentirà di fare una raccolta differenziata mirata nei comuni toccati dalle tappe.

Il Giro d’Italia 2019, 102esima edizione della corsa organizzata da Rcs Sport, si svolgerà da sabato 11 maggio a domenica 2 giugno 2019. Saranno tre settimane (21 tappe) di grande spettacolo con i più forti corridori del mondo che si sfideranno per conquistare l’ambita maglia rosa, conquistata lo scorso anno da Chris Froome; maglia rosa che continuerà a essere sponsorizzata, per i prossimi tre anni, da Enel.

Nell’ambito della presentazione, svoltasi mercoledì 31 ottobre (APRI LA GALLERY IN ALTO PER VEDERE ALTRE FOTO), Urbano Cairo, presidente ed amministratore delegato di Rcs MediaGroup, ha dichiarato: “Per il nostro Gruppo lo sport è un asset fondamentale che continuiamo a sostenere e alimentare attraverso La Gazzetta dello Sport e Rcs Sport. Il Giro d’Italia è uno dei pilastri su cui poggiano le nostre certezze e che negli ultimi anni è cresciuto moltissimo. Questo Giro tutto italiano permetterà di far conoscere le eccellenze del nostro Paese al Mondo, grazie alle immagini televisive e ai mezzi di comunicazione che verranno messi in campo. Sono certo che, anche nel 2019, la nostra corsa sarà un evento all’altezza della sua storia e della sua tradizione”.

Sul tema è intervenuto anche Paolo Bellino, direttore generale e amministratore delegato Rcs Sport, il quale ha evidenziato la dimensione internazionale della kermesse, seguita dai media di tutto il mondo: “Abbiamo ancora nella mente la grande impresa di Froome che lo scorso anno ci ha proiettati, con ancora più forza, in una dimensione internazionale di primissimo livello. Nel 2019 vogliamo continuare su questa strada e tenere sempre alta l’attenzione anche fuori dai nostri confini. Anche il prossimo anno avremo quasi 200 televisioni collegate nei 5 continenti che ci permetteranno di raggiungere una audience potenziale di oltre 800 milioni di persone”.

Il Giro d’Italia 2019 sarà inoltre caratterizzato da una serie di eventi nell’evento. “Avremo - ha spiegato Bellino - tre iniziative molto importanti di responsabilità sociale alle quali teniamo particolarmente: Biciscuola, Giro E e Ride Green. Il primo permetterà di coinvolgere oltre 50.000 ragazzi delle scuole di tutta Italia facendo conoscere il Giro anche ai più giovani; il Giro E, che ha visto il suo numero zero nel 2018, sarà un format a emissione zero di CO2. Auto, moto e bici saranno tutte elettriche e anticiperanno il percorso dei professionisti. Sarà un’opportunità unica per tutti di parteciparvi. Il progetto Ride Green consentirà invece di fare una raccolta differenziata mirata nei comuni che toccheremo con le tappe. Siamo certi che, grazie anche al supporto di tutti i nostri partner siano essi istituzioni, sponsor o media, il prossimo sarà un Giro da non perdere".

Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con Delega allo Sport, ha dichiarato: "Il Giro d’Italia è un patrimonio non solo sportivo ma anche culturale del nostro Paese e come tale vogliamo tutelarlo al meglio. Il ciclismo è una disciplina unica che arriva sulle strade e nelle case degli italiani come nessun altro sport sa fare. Un fenomeno di costume che ha fatto la storia dell’Italia e che mi fa particolare piacere sostenere vista anche la mia passione sin da ragazzino per la bicicletta e per la Corsa Rosa". 

Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia ha affermato: "Sarà uno dei Giri più duri degli ultimi anni con oltre 46.500 metri di dislivello complessivo e tre cronometro molto difficili da interpretare. Un percorso che sarà tecnicamente molto impegnativo e pieno di insidie sin dalle prime tappe con due prove contro il tempo a Bologna sul San Luca e quella più lunga e che farà maggiori distacchi a San Marino. Tra le Alpi e le Dolomiti poi incontreremo tappe di montagna con salite e arrivi che hanno fatto la storia di questo sport. Sarà un Giro aperto a tante soluzioni e quindi a tanti campioni con diverse caratteristiche. L’ultima cronometro di Verona potrebbe ancora cambiare le carte in tavola ed essere il giudice finale. Dopo l’esperienza del 2018 – con la storica partenza da Israele – racconteremo una storia praticamente tutta italiana tranne per lo sconfinamento nella Repubblica di San Marino. In questo viaggio attraverso il nostro meraviglioso Paese vogliamo mostrare non solo la sfida sportiva, ma anche il patrimonio culturale e turistico dell’Italia: Leonardo Da Vinci, Gioacchino Rossini, l’Arena di Verona, gli scenari unici delle nostre montagne dalle Alpi alle Dolomiti, l’arrivo a L’Aquila a 10 anni dal terremoto saranno parte integrante di questo Giro d’Italia".

Il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, Chris Froome, ha commentato: "La vittoria del Giro la porterò sempre nel mio cuore per tutta la vita perché non ho mai vinto una gara così, con un’azione d’altri tempi, e perché il calore che mi hanno fatto sentire i tifosi di ciclismo in Italia è stato incredibile. Questo Giro mi piace molto, lo può vincere solo un corridore completo, è una corsa equilibrata tra cronometro e montagne. Ci vorrà anche una squadra molto organizzata. La tappa con Gavia e Mortirolo è bestiale, anche perché viene dopo il giorno di riposo e in quella frazione verranno fuori i campioni".

Il Campione Italiano di ciclismo su strada e vincitore della Maglia Ciclamino all'ultimo Giro d'Italia, Elia Viviani, ha aggiunto: "Le mie prime impressioni sul Giro d’Italia sono buone. Sono in Maglia Tricolore, la Corsa Rosa finisce a Verona, sembra quasi il Giro dei sogni. Pensiamo alle volate: sulla carta sembrano esserci sei occasioni, poi andremo a fare le ricognizioni e capiremo il percorso in dettaglio. Sono un buon numero per il Giro d’Italia, nella scorsa edizione ad esempio ne avevamo vinte quattro e sfiorate altre due. L’ultima settimana sarà infernale per noi velocisti ma guardo al Giro con fiducia e voglia di arrivare nella bellissima Verona, la mia città. Ho già programmato il mio inizio stagione e non ho ancora deciso gli obiettivi in dettaglio, come ad esempio ripetermi in Maglia Ciclamino, ma voglio certamente fare bene, anche se sarà difficile migliorare il mio fantastico Giro d’Italia di quest’anno".

MG