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FCP-Assoquotidiani: calo dell'8,7% nel 2024 per l'impatto negativo della pubblicità legale (-44,7%). Bonanno: "iduciosi che il 2025 possa esprimere un risultato più in linea con le aspettative degli operatori"

Come spiega in una nota Walter Bonanno Presidente Fcp-Assoquotidiani (nella foto): " Il trend negativo della pubblicità legale va ricondotto all'abolizione dell'obbligo di pubblicazione di bandi ed esiti introdotti con il cosiddetto decreto Milleproroghe del 2024. Per quanto riguarda la pubblicità Commerciale Locale il 2024 registra un calo 4,2% rispetto all'anno precedente, passando dai 119,8 milioni di euro del 2023 ai 114,7 milioni del 2024, delineando, in un trend ampio degli ultimi anni, un andamento lineare del segmento dopo la performance migliorativa che aveva registrato il 2023. Segnali incoraggianti arrivano anche dalla categoria Commerciale Nazionale, dove nonostante il calo del 4,0% rispetto al 2023, la riduzione in termini di investimenti si attesta tendenzialmente in linea con l'anno precedente".

Il commento di Walter Bonanno (nella foto), Presidente Fcp-Assoquotidiani ai dati relatvi agli investimenti pubblicitari sui quotidiani nel 2024.

“I dati relativi al mercato pubblicitario registrano per i quotidiani un calo annuo complessivo dell'8,7% rispetto al 2023, un andamento dovuto in gran parte al trend negativo della pubblicità legale che ha registrato nel 2024 una contrazione
del 44,7%. In termini di fatturato il valore complessivo della pubblicità legale passa infatti dai 45,1 milioni di euro del
2023 ai 24,9 milioni del 2024. Il trend negativo va ricondotto all'abolizione dell'obbligo di pubblicazione di bandi ed esiti
introdotti con il cosiddetto decreto Milleproroghe del 2024 (o scorsa manovra di bilancio - tbd)".
 
"Per quanto riguarda la pubblicità Commerciale Locale il 2024 registra un calo 4,2% rispetto all'anno precedente, passando dai 119,8 milioni di euro del 2023 ai 114,7 milioni del 2024, delineando quindi, in un trend ampio degli ultimi anni, un andamento lineare del segmento dopo la performance migliorativa che aveva registrato il 2023. Segnali incoraggianti arrivano anche dalla categoria Commerciale Nazionale, dove nonostante il calo del 4,0% rispetto al 2023, la riduzione in termini di investimenti si attesta tendenzialmente in linea con l'anno precedente; se si confronta inoltre il dato con quello del 2022, ne emerge un segmento che nonostante le difficoltà della carta stampata riesce a registrare delle performance in miglioramento.
Dopo un 2024 decisamente complicato, siamo fiduciosi che il 2025 possa esprimere un risultato più in linea con le aspettative degli operatori, mantenendo ferma la nostra determinazione a confermare l’importanza e la rilevanza del mezzo “quotidiani” all’interno del media mix delle Aziende investitrici”.