Mobile

I trend del mobile da tenere d'occhio nel 2018, tra messaging app, wearables, assistenti virtuali e intelligenza artificiale

Andy Hood, head of emerging technologies di AKQA racconta a Campaign che quest'anno sarà caratterizzato dalla diffusione di nuove tecnologie, app, sensori, visori 3D e piattaforme che rendono ancor più interessanti le interazioni tra brand e consumatori.

 Andy Hood, head of emerging technologies di AKQA, ha raccontato a Campaign quali saranno i trend del mobile nel 2018, considerando che c'è una vera e propria proliferazione di nuove tecnologie e piattaforme che si integrano con il mobile favorendo nuovi comportamenti di consumo e offrendo innovative opportunità alla creatività.

Hood rivela subito il suo punto di vista verso il mobile, spiegando che, come già dichiarato a Cannes, durante la sua esperienza di giurato nell'omonima categoria, a suo parere è necessario parlare non tanto di mobile come singolo device, quando di 'mobilità'. 


Perchè gli user si trovano oggi all'interno di un ecosistema di nuove tecnologie come i wearables, gli smart home device come Amazon Echo e Google Home, messaging apps e sensori che consentono ai telefoni di interagire con il mondo fisico in modi nuovi ovunque e in qualsiasi momento.
Anche se l'utilizzo di native app ha toccato l'apice e non sta più crescendo, aumentano invece, e si trasformano,  le modalità con le quali le stesse interagiscono con i loro user. Proprio questo aspetto sarà un driver nell'evoluzione del mobile nel 2018.

In futuro saranno sempre più numerose le interazioni innescate dalle app stesse,  anticipa Hood. Prima di tutto, in un mercato saturo, la competizione per uno spazio sullo schermo di un cellulare sarà vinta solo da quelle app che  forniranno un'esperienza bella e coinvolgente. Quel tipo di esperienze diventeranno infatti sempre più diffuse e utilizzate se,  grazie alle piattaforme di machine learning, sapranno diventare personalizzate.

Poichè i brand hanno la possibilità di conoscere i singoli consumatori in maniera individuale, le  app potranno essere più direttamente rilevanti per loro nei contesti nei quali si trovano, per quello che stanno facendo, per i loro comportamenti passati e i bisogni attuali.  
Cresce inoltre l'engagement con gli assistenti virtuali, sempre più proattivi e in grado di fornire autonomamente informazioni utili riguardanti location, ore del giorno, indicazioni e alert sui viaggi, il tempo o altri aspetti della quotidianità.

 Siamo di fronte al passaggio da un'interazione avviata dagli user a una event- driven sottolinea Hood. Questo ha portato le app ad avere un  ruolo più importante per le persone, accresciuto dal  ruolo primario che i cellulari hanno nell'ecosistema di device che le persone utilizzano. 
 Per creare app di successo per i prossimi anni, la regola fondamentale sarà quella di  . conoscere ilil contesto delle interazioni quotidiane tra le persone e le tecnologie e il valore che queste ultime offrono agli users, in modo da anticipare i loro bisogni e soddisfarli. 

Nel 2018 crescerà anche il peso dell'IA e della realtà virtuale già oggi diffusa tramite i visori a 360° che garantiscono video - esperienze coinvolgenti e divertenti che connettono brand, prodotti e consumatori. 

L'Oreal e Sephora, ad esempio, ricorda il professionista, hanno utilizzato l'Augmented Reality per connettere con efficacia i consumatori con i loro prodotti e saranno sempre più i marchi che nei prossimi anni si avvarranno di questa tecnologia per creare nuove brand experience nel segno dello 'wow effect' e della condivisione di contenuti interessanti. 

Quindi, conclude Hood, il 2018 non sarà solo l'anno del mobile ma delle tecnologie e delle piattaforme che rendono ancor più interessanti le interazioni tra brand e consumatori. 

 

EC