Scenari

Condé Nast, Audible e Ipsos presentano la prima Digital Audio Survey: 7 mln gli ascoltatori di podcast nell'ultimo mese, il 26% degli italiani tra i 16 e i 60 anni

I podcast sono un format che risponde alle esigenze di target differenti che li fruiscono in situazioni diverse: il 78% tra le mura di casa, il 30% in macchina e il 26% sui mezzi pubblici. Spesso l’ascolto avviene in concomitanza con altre attività, solo infatti per il 46% degli ascoltatori di podcast l’ascolto è vissuto come un momento di relax. Il 53% degli ascoltatori sceglie i contenuti audio in base all’argomento. La survey è stata realizzata su un campione di 2.300 casi rappresentativi della popolazione italiana tra i 16 e i 60 anni e intervistati via CAWI con un questionario di 15 minuti a luglio 2019.

Il 2019 verrà ricordato come l’anno dei Podcast, format tutt’altro che recente, ma che oggi vive un momento di grandissimo fervore da parte di operatori e pubblico.

In questo contesto di grande fermento ma pochi dati sugli ascolti, Ipsos, player di primaria importanza nella misurazione e nello studio dei media in Italia, ha deciso di lanciare la prima indagine per dimensionare e monitorare nel tempo il fenomeno dell’ascolto con lo scopo di comprenderne al meglio caratteristiche e potenzialità. L’edizione del 2019, realizzata in partnership con Condé Nast Audible, costituisce quindi un importante punto zero per questo tipo di format.

Nel 2019 Condé Nast Italia ha scelto i podcast per raccontare e approfondire i temi di Vanity Fair, Vogue Italia e Wired con un’offerta globale di 230 contenuti. Il totale di ascolti e download ad oggi è stato di 300.000 e un singolo podcast viene ascoltato per il 70% della sua durata, un dato ottimo che rivela l’elevato engagement del contenuto digital audio.

“I podcast rappresentano, come il video, un linguaggio ideale per raccontare storie che è la base del lavoro che da sempre facciamo.” dice Raffaella Buda -  Advertising Marketing Director di Condé Nast Italia. “La ricerca che abbiamo condotto con Ipsos conferma che i contenuti audio di Condé Nast Italia, intercettano un pubblico qualitativo che mantiene un livello di attenzione unico arrivando al 70% del tempo d'ascolto. Questa è per noi un'ulteriore conferma della capacità dei nostri brand di attirare e mantenere alta l'attenzione di audience in target, trasversalmente alla piattaforma di distribuzione e per tutte le tipologie di contenuto.”

La prima Digital Audio Survey è stata realizzata su un campione di 2.300 casi rappresentativi della popolazione italiana tra i 16 e i 60 anni e intervistati via CAWI con un questionario di 15 minuti a luglio 2019.

Secondo Ipsos gli ascoltatori dei podcast nell’ultimo mese sono circa 7 milioni, il 26% della popolazione italiana tra i 16 e i 60 anni, di cui il 53% sceglie i contenuti audio in base all’argomento. Gli ascoltatori di podcast sono giovani, istruiti  di professione elevata e laureati. I podcast sono un format che risponde alle esigenze di target differenti che li fruiscono in situazioni diverse: il 78% tra le mura di casa, il 30% in macchina e il 26% sui mezzi pubblici. Spesso l’ascolto avviene in concomitanza con altre attività, solo infatti per il 46% degli ascoltatori di podcast l’ascolto è vissuto come un momento di relax.

In un momento in cui i Media faticano a tenere agganciato il proprio pubblico con appuntamenti ricorsivi, è significativo che la grande maggioranza degli ascoltatori si mostri molto interessata alle serie ma solo il 30% le ascolta per intero.

Condé Nast Italia nel 2020 continuerà a raccontare attraverso i podcast i temi che rappresentano i mondi di riferimento dei singoli brand. Wired, che con la serie Wired Play ha registrato più di 110.00 ascolti, esplorerà il concetto di innovazione in materia di economia, salute, sport e benessere. Vanity fair, che registra la migliore performance in ambito Serie TV e Motivation, proseguirà la realizzazione di contenuti digital audio legati al cinema, all’entertainment, alla musica e allo spettacolo focalizzandosi su storie emozionali e coinvolgenti. E infine Vogue che proseguirà il suo percorso esplorando il mondo della moda e del beauty attraverso le voci dei  diretti protagonisti, racconti d’autore, notizie e curiosità dai backstage.

SP