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Su Mtv la nuova campagna Zero

Lo spot, declinato in un unico formato da 30'', è firmato dal regista Roberto Dal Bosco, che ne ha curato la creatività insieme a Zero. La colonna sonora è costituita da un brano dei Jetlag reinterpretato da Mitra, dj indo-italiano. Pianificazione interna.

Dal 5 al 25 dicembre Zero sarà on air con una campagna tv pianificata internamente su Mtv, e sui canali tematici Mtv Hits e Brand New , coprendo tutto il range di spettatori, dagli amanti della musica del momento, agli estimatori della cultura e delle sonorità contemporanee. La scelta di Mtv da parte di Zero deriva dalla convinzione di una comunanza degli asset costitutivi. Entrambi si rivolgono ad un target di 16-40enni che ricerca innovazione, internazionalità, trasgressione, e divertimento.

A proposito della rinnovata partnership Zero-Mtv, Sauro Mariani , Head of Marketing & Communication Mtv Italia sottolinea il piacere e l'entusiasmo con cui è stata accolta questa nuova collaborazione: "Siamo davvero onorati che Zero ancora una volta abbia scelto Mtv come medium di riferimento - dichiara -. Anche la rete musicale che rappresento da anni svolge, come Zero, il proprio lavoro, osservando e stimolando i giovani italiani che sono il target di riferimento per ciascuna delle nostre attività. Per questo motivo Zero e' un partner fondamentale per la costruzione di una comunicazione sempre più integrata e rivolta a tutti."

Lo spot, declinato in un unico formato da 30'', è firmato dal giovane regista Roberto Dal Bosco, su pellicola 35 mm. La colonna sonora è costituita da un brano dei Jetlag reinterpretato da Mitra, dj indo-italiano. Protagonisti del filmato sono le dita della mano, in versione 'lei' e 'lui'. I due si incontrano, passeggiano romanticamente su un lastricato di guide Zero alla luce del cielo stellato sullo sfondo, e dopo il breve corteggiamento si accoppiano. Il pay off di campagna, che compare alla fine del filmato, è 'Guida al Divertimento. Zero'.

 "Il video - ha dichiarato Dal Bosco - gioca su una struttura primaria del tipo 'Boy meets girl', come si usava dire a Hollywood fin dagli anni Quaranta: è il 'grado zero' di ogni trama cinematografica, il minimo che serve per fare funzionare un film. Due persone si incontrano, si piacciono, e stanno insieme. È anche l'idea che quasi ogni persona ha in testa quando esce per divertirsi. Si va fuori, nei locali, alle mostre, al cinema, in discoteca e si incontrano persone. Zero, in fondo, serve anche a questo".

Il regista non è nuovo all'uso di quel linguaggio provocatorio, che ha impiegato anche nel realizzare le campagne 2004 e 2003 di Zero, mescolando tecniche e materiali d'archivio di non sempre facile reperibilità. Nel primo caso il testimonial era un ammiccante Mao Tze Tung, che si anima dal suo celebre ritratto che campeggia la Piazza Rossa, e esorta con un 'Diveltisi è giusto... Leggete Zelo' le folle festanti della Rivoluzione Culturale Cinese, con in mano lo Zero come fosse il libretto rosso.  Un registro dissacrante simile a quello dello spot 2003, in cui è rimontato del materiale video mai trasmesso dell'esercito americano, che mostra la statua della libertà fatta a pezzi dalle bombe sovietiche.