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Mc Donald's lancia il nuovo McCrunchy Chicken con campagna multimediale firmata Leo Burnett
Mc Donald's ha presentato oggi a Milano il nuovo McCrunchy Chicken che, come ha spiegato ad ADVexpress Valeria Casani, Chief Marketing Officer dell'insegna, è protagonista di una campagna pubblicitaria firmata Leo Burnett e pianificata da OMD.
La campagna McCrunchy Chicken è iniziata con una prima fase teaser che ha coinvolto alcune radio e i The Jackal con attività digital su Instagram. La campagna di lancio si attiverà a partire dal 28 febbraio con una pianificazione omnicanale che prevede la presenza sulle reti tv generaliste e digitali, in radio e sul digital con vari formati su diverse piattaforme.
Per celebrare l’arrivo del nuovo panino, McDonald’s ha commentato durante la conferenza milanese i risultati di “Le evasioni quotidiane degli italiani”, la survey condotta da AstraRicerche per indagare le interferenze che spingono a cercare la propria “CrunchyZone”. (Nella foto Marco Cartasegna, founder di Torcha, Valeria Casani, Chief Marketing Officer McDonald’s, Simona Mastrantuono, ricercatrice AstraRicerche, Vincenzo Russo, Fondatore e Coordinatore del Centro di Ricerca di Neuromarketing dell’Università IULM).
Il desiderio di evasione più forte? È dei giovani uomini e delle donne. Soprattutto single.
Quattro italiani su dieci desiderano ogni giorno, o quasi, evadere dalle situazioni fastidiose: sono, in particolare, gli uomini più giovani (47% Millennials e 46% GenZ), le donne di diverse età (43% GenZ e 43% GenX) e i single (45%).
Quasi sempre, le situazioni in cui emerge il desiderio di evasione avvengono di persona (95,3%). Certo, anche WhatsApp e le chat social possono essere fonte di disagio (80%), specialmente per i giovani della GenZ. Segue anche la modalità video-call (Teams, Google Meet…) per il 64,9% degli intervistati.
Cosa si fa quando ci si trova in queste circostanze? C’è chi prova a cambiare la situazione, chi sopporta in silenzio, chi chiede di smettere, ma un quarto degli italiani sceglie, invece, di "evadere". E sono soprattutto le donne più giovani Gen Z (33%) e le Baby Boomers (33%) a farlo.
Le situazioni più ricorrenti da cui si vuole “fuggire”: ecco la classifica
· L’intramontabile “ti trovo ingrassato/dimagrito, sicuro di star bene?” detto dal parente inopportuno (31,2%)
· Il vicino di casa pedante e verboso che ti “prende in ostaggio” per analizzare la posizione delle fioriere del terzo piano (28%)
· Il capo o il collega che propone video-call che durano più di un colossal (20,3%)
· Dover cercare la risposta giusta ad un “quando ti laurei?” (19,0%) o, peggio ancora, ad un “quando ti sposi?” (17,6%)
· Gli spoiler micidiali sul finale della serie tv preferita (15,9%)
· Le domande accendi-ansia: “come va con il tuo partner?” (13,5%) o “ti sei preparato bene per l’esame?” (13,2%)
Ad ognuno la sua “piccola evasione quotidiana”: tra sogni, divano e… il piacere di un panino
C’è chi evade pensando ad altro (38,2%), chi inizia a fare altro (27,3%) e chi si allontana dall’interferenza (23,4%) rilassandosi sul divano guardando una serie tv oppure facendo una passeggiata. Ma la grande maggioranza degli italiani trova un momento di piccola evasione mangiando qualcosa di buono, che rilassa, dà gioia: il 62,6% sceglie questa modalità di evasione almeno 1-2 volte alla settimana.
Oltre la metà degli intervistati (69,5%) concorda nell’affermare che “mangiare un panino” rappresenta una piccola e appagante evasione. Il primo aspetto che regala un momento di evasione è, senza dubbio, il gusto (72,4%). Ma un quarto del campione dichiara che la sensazione di croccantezza (il crunch-crunch che fa mentre lo si mastica) e il suo profumo sono fondamentali per rendere questa esperienza di evasione più soddisfacente. È, infatti, noto che la texture di un alimento influisce significativamente sul suo gradimento, in particolare, la croccantezza, essendo associata ad un suono che si amplifica nel momento dell’assaggio stimolando tutti i sensi.

